Approfondimenti

COVID-19, come si accendono i focolai? Ce lo spiega Massimo Galli

  • Play
  • Tratto dal podcast
    Coronavirus |
COVID Chiusure

Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, fa il punto a Radio Popolare sulla pandemia di COVID-19 in Italia e la nascita di nuovi focolai da una parte all’altra del Paese.

L’intervista di Lorenza Ghidini e Claudio Jampaglia a Prisma.

La curva dei contagi sembra stabilizzata in Italia. A che punto siamo?

Diciamo che una serie di piccoli picchi locali fanno sì che si abbia questa sensazione di stabilizzazione con qualche piccola tendenza verso l’alto che possiamo considerare non significativa. Abbiamo una serie di focolai in giro per l’Italia che causano nuovi pazienti. Da tempo è finito il discorso che le nuove diagnosi sono in realtà casi vecchi di persone che erano chiuse in casa col coronavirus durante il lockdown. La quasi totalità delle infezioni che vediamo sono nuove infezioni. Molte derivano da piccoli focolai che vengono immediatamente riconosciuti, almeno fino ad ora, e circoscritti, mi auguro anche con una sufficienti valutazione dei contatti delle persone di cui si ha prova dell’infezione.

Come si accende un focolaio di COVID-19?

Questa malattia si trasmette in una maniera un po’ diversa rispetto all’influenza, sempre con le famose e micidiali goccioline. In questo caso, però, l’80% abbondante delle nuove infezioni è causato dal 10% scarso di quelli che sono stati infettati prima. In altre parole ci sono i cosiddetti super diffusori: una su dieci, ma forse anche meno, delle persone infettate trasmette alla grande, mentre le altre 9 non trasmettono un granché. Quell’1 su 10 è più che abbastanza per mantenere, almeno potenzialmente, la “catena di Sant’Antonio” che vorremmo tutti vedere interrotta.
Alla base dei focolai c’è proprio una condizione di questo tipo. Proprio di recente è verosimile che sia stato un funerale ad avere creato un focolaio di otto persone, con almeno due persone più anziane con conseguenze anche molto pesanti. In questa situazione non siamo soli e forse non siamo neanche quelli messi peggio, però la tristezza è di dover continuare a sottolineare il fatto che dobbiamo continuare a stare molto attenti. A noi sta andando bene, in particolare in Lombardia, perché molti anziani da diverso tempo si guardano molto bene dal mettersi in condizioni di poter correre del pericolo. Stanno chiusi in casa o sono molto attenti a quello che fanno. E questo ovviamente fa la differenza.

Anche negli altri Paesi si stanno vedendo dei focolai generati da super diffusori?

Così pare. Tenete anche presente che da noi, e in particolare in Lombardia, il colpo è stato durissimo e anche la paura e l’attenzione sono proporzionali al colpo subito. Mi sembra che le persone tendano mediamente a rispettare di più tutta una serie di misure di precauzione.

Voi avete avviato una serie di campagne per i test sierologici. Stiamo iniziando a capire meglio lo stato della diffusione?

Le do i miei dati. 22% abbondante a Castiglione D’Adda con una differenza marcatissima tra i bambini e gli anziani. I grandi anziani passano ampiamente il 30% e i bambini stanno intorno al 10%. In paesi come Carpiano e Vanzaghello, altri due comuni in cui abbiamo fatto un lavoro esteso, abbiamo una media decisamente inferiore – Carpiano 5% – e questo ci fa capire come ci sia stata una diversa distribuzione dell’infezione in aree diverse della Lombardia.
Ho un 7% tra i lavoratori dell’ATM e la cosa anche qui interessante da sottolineare è che quelli che hanno meno di 45 anni hanno il 5% di prevalenza e quelli che hanno più di 45 anni sono al 9%. È curioso perché tutti questi dati ti suggeriscono che forse le persone più in età avanzata non solo si ammalano più gravemente, ma sono anche più suscettibili all’infezione. Se qualcuno ancora si balocca prima del vaccino con l’idea del cosiddetto effetto gregge, è meglio che non lo faccia perché anche nelle zona più colpite come Castiglione D’Adda abbiamo meno di un quarto di positivi dal punto di vista degli anticorpi.

Che aspettative ha rispetto al vaccino per il COVID-19? E come vi state organizzando per il vaccino antinfluenzale?

Purtroppo non sono la persona giusta a cui chiedere a che punto siamo. Diciamo che sono abbastanza preoccupato per quello che sento, ma non voglio trasformare cose sentite in verità. Io credo che sia corretto che la popolazione cominci a fare le proprie richieste.
In autunno o in pieno inverno, quando ci troveremo le classi piene di bambini con sintomi influenzali e con difficoltà nell’avere una diagnosi differenziale immediata tra influenza e COVID, saremo contenti di una situazione di questo genere? La affronteremo con serenità? La vaccinazione antinfluenzale diventerebbe importante da questo punto di vista.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 19/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 19-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 19/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 19-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 19/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Volume di venerdì 19/12/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 19-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 19/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 19-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 19/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 19-12-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 19/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 19-12-2025

  • PlayStop

    Un'estate senza social nell'Italia arcaica

    Un'estate in un paese delle Sicilia, oggi ma come se fosse negli anni’70. Nico (Marco Fiore), il bambino protagonista di “Gioia Mia” arriva dal nord Italia e viene affidato tutta l’estate all’anziana zia Gela (Aurora Quattrocchi). Niente connessioni, quindi niente social, internet e streaming: come si passa il tempo se scomparissero le abitudini di questo secolo? Margherita Spampinato, alla sua prima regia dopo anni da segretaria di edizione, tra gli altri a Marco Bellocchio, Pupi Avati, Sergio Castellitto e Leonardo Pieraccioni, costruisce una storia semplice per fare emergere la noia, il tempo che passa e le relazioni sociali. “Ho subito la fascinazione dei miei ricordi d’infanzia e l’osservazione di mio figlio che ha l’età del protagonista", spiega Margherita Spampinato: "Quindi ho messo a confronto un undicenne super tecnologico con il mondo antico della zia: un mondo razionale, con uno arcaico in cui si pensa che esistano gli spiriti". L'intervista di Barbara Sorrentini a Cult.

    Clip - 19-12-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 19/12/2025

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi della sanità, dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia.

    37 e 2 - 19-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di venerdì 19/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 19-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 19/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 19-12-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 19/12/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 19-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 19/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 19-12-2025

Adesso in diretta