Approfondimenti

Cinque librai di Hong Kong scomparsi

È ancora una vicenda oscura, ma è lecito pensare che si tratti dell’ennesimo, preoccupante, segnale sul fronte della libertà di parola e dei diritti umani. Cinque uomini legati alla stessa libreria di Hong KongCauseway Bay Bookstore – sono scomparsi nelle ultime settimane. L’ultimo è il libraio Lee Bo, 65 anni: si è messo brevemente in contatto con la moglie da un numero di telefono di Shenzhen per dire che sta collaborando a un’indagine e che non tornerà a casa tanto presto. Il problema è che Shenzhen è Cina continentale, mentre Hong Kong ha statuto di zona amministrativa speciale dal 1997, quando ci fu la restituzione dell’ex colonia britannica alla Cina. Ha un proprio sistema giudiziario indipendente, separato da quello della Repubblica Popolare. Nessuno può quindi in teoria arrestare qualcuno a Hong Kong e portarlo in Cina.

Tutto lascia quindi pensare a una extraordinary rendition in versione cinese, non contro sospetti di jihadismo, ma contro “colpevoli” di libertà di parola. Causeway Bay Bookstore è infatti una libreria controllata da Mighty Current Media, un editore che spesso e volentieri pubblica libri critici nei confronti dei leader di Pechino, con retroscena sulla loro vita personale. Lee Bo, oltre a essere libraio è socio della casa editrice. Due degli altri scomparsi erano stati visti per l’ultima volta a Shenzhen, dove vivono le loro mogli; uno si sarebbe invece volatilizzato proprio a Hong Kong, come Lee; e un altro, che è cittadino svedese, sembra fosse addirittura a Pattaya, in Thailandia, dove possiede una casa per le vacanze. Si chiama Gui Minhai, è socio di Mighty Current Media ed è scomparso da ottobre.

Albert Ho Chun-yan, deputato del Partito democratico di Hong Kong, dice di avere sentito indiscrezioni secondo cui la casa editrice era in procinto di lanciare un libro sulla relazione tra Xi Jinping e una ragazza, risalente all’epoca della Rivoluzione culturale, tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. L’attuale presidente cinese si trovava allora nella provincia dello Shaanxi in quanto suo padre Xi Zhongxun, rivoluzionario della prima ora, era stato incarcerato dopo essere caduto in disgrazia. Si tratta di una fase oscura della vita di Xi, che girava al largo da Pechino, anche perché privo di protezione. Nell’attuale agiografia ufficiale, che tende a descrivere un percorso lineare e “armonioso”, si tralasciano puntualmente i dettagli di quel periodo e si preferisce costruire il mito di Xi Jinping figlio di uno dei Ba Lao, gli “otto anziani” fedelissimi di Mao Zedong. Ma la storia cinese – e quella di Xi – lineare non fu.

Ricordiamo che in Cina, anche in periodi più rilassati dell’attuale dal punto di vista del controllo censorio, non è mai consentito attaccare direttamente i leader o rivangare nel loro passato al di fuori dalla narrativa ufficiale. Con Xi Jinping i margini si sono ristretti ulteriormente. Nel 2012, due reportage di Bloomberg e del New York Times, rispettivamente sulle ricchezze familiari dello stesso Xi e dell’allora premier Wen Jiabao, costarono alle loro testate l’oscuramento del sito in territorio cinese e parecchi guai al momento della concessione dei visti ai giornalisti. Oggi, forse, ci troviamo di fronte alla persecuzione per reato di gossip, con tanto di sconfinamento territoriale ed extragiudiziale.

Se le notizie fossero confermate, assisteremmo infatti a un nuovo capitolo di quella “normalizzazione” di Hong Kong contro cui scese in piazza anche il cosiddetto “movimento degli ombrelli”, oltre un anno fa. Sempre più, la formula “un Paese, due sistemi” con cui si sancì l’handover del 1997, è letta a Pechino con l’accento sulla prima parte mentre a Hong Kong si enfatizza la seconda. Chi è preso in mezzo è il chief executive – letteralmente “amministratore delegato” – dell’ex colonia britannica, Leung Chun-ying, considerato uomo di Pechino, di cui il movimento di un anno fa chiedeva le dimissioni. Ha dichiarato che la libertà di espressione e di stampa sono garantite dalla legge di Hong Kong e che nessuna “agenzia al di fuori di Hong Kong” ha autorità per far rispettare tale legge. La sua posizione sembra sempre più scomoda.

  • Autore articolo
    Gabriele Battaglia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 27/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 27/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 27/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 27/12/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 27-12-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 27/12/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 27-12-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 27/12/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 27-12-2025

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 27/12/2025

    A cura di Roberto Maggioni, Alessandro Braga, Luca Parena e Chiara Manetti. M7 è il settimanale di Metroregione, una trasmissione per raccontare Milano e tutto quello che le sta attorno. In ogni puntata un tema affrontato a più voci. M7 è in onda tutti i sabati dalle 10.35 alle 11. Per comunicare con la redazione, per segnalazioni o spunti: metroregione@radiopopolare.it

    M7 – il settimanale di Metroregione - 27-12-2025

  • PlayStop

    Detto tra noi di sabato 27/12/2025

    Conversazioni con la direttrice. Microfono aperto con Lorenza Ghidini.

    Detto tra noi - 27-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 27/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 27-12-2025

  • PlayStop

    Gli accampamenti alla Columbia University contro i fondi per Israele in un documentario

    Kei Pritsker, regista con Michael T Workman del documentario “The Encampments”, racconta ai microfoni di Radio Popolare i retroscena della protesta studentesca pro Palestina alla Columbia University. “Gli studenti della Columbia protestano da anni per la Palestina e per ottenere che l’università dismetta gli investimenti in Israele – spiega Pritsker. L’università ha un ingente fondo di dotazione che investe in ogni sorta di attività, molte delle quali riguardano aziende produttrici di armi, aziende manifatturiere che realizzano armamenti, motori per elicotteri, bulldozer e ogni tipo di attrezzatura utilizzata in queste operazioni”. “The Encampments” fa parlare i ragazzi e le ragazze di questo movimento studentesco che dall’aprile del 2024 ha montato le tende nel giardino del Campus per chiedere trasparenza, il ritiro del denaro dagli investimenti israeliani e l’amnistia per gli studenti puniti per le proteste. “Chiunque creda ancora a questa narrativa sull’antisemitismo nel movimento per la Palestina dovrebbe semplicemente guardare il film – assicura Kei Pritsker”. Al momento “The Encampments” ha una distribuzione indipendente che lo diffonde nei cinema più coraggiosi. L'intervista di Barbara Sorrentini per la trasmissione Chassis.

    Clip - 27-12-2025

  • PlayStop

    Manovre pericolose

    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede, purtroppo, in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

    Clip - 27-12-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 26/12/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 26-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 26/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-12-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 26/12/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 26-12-2025

Adesso in diretta