Approfondimenti

Che Guevara non è mai morto

Cinquant’anni fa a La Higuera, un paesino della Bolivia profonda, veniva ucciso Ernesto Guevara, detto il Che, come sono soprannominati gli argentini nel resto dell’America Latina. Medico, rivoluzionario, ministro, rivoluzionario ancora. 39 anni consumati di fretta in tempi in cui le scelte erano radicali, definitive, senza ritorno.

Il Che dei primi tempi non era comunista, la sua famiglia aveva origini altoborghesi e lui era cresciuto frequentando l’alta società del suo paese. È un viaggio nell’America Latina della povertà ancestrale a far crescere in lui un misto di rabbia e di voglia di agire che successivamente diventa ideologia.

A differenza delle sinistre del suo tempo, il Che non contempla l’ipotesi di sviluppare un lavoro di base, di far crescere un movimento e attendere che le contraddizioni del sistema si manifestino, così da prendere il potere. Per il Che bisogna agire subito, confondere l’imperialismo aprendo uno, cento, mille fronti di scontro diretto, armato. Costituendo avanguardie rivoluzionarie che avranno il compito di aggregare altre forze fino a conquistare una massa critica, come a Cuba, in grado di rovesciare un regime. Ma subito, senza tirare per le lunghe. Ed è proprio questa componente della sua personalità, l’urgenza nell’agire, il non accettare compromessi, che lo fa diventare un simbolo quando è ancora vivo.

Guevara era giovane e fotogenico, e incarnava in sé la volontà di cambiamento, spesso cieca, tipica della gioventù. Con la sua lotta dimostrava che le utopie erano possibili, come appunto a Cuba. Difficilmente avrebbe potuto continuare la sua vita da ministro-eroe insieme a Fidel: non era nato per governare ma per sovvertire, per rovesciare. È diventato l’icona della rivoluzione allo stato puro, senza i guasti che il tempo inevitabilmente provoca quando si esercita il potere.

Per questo la sua immagine non ci ha mai abbandonato, e nell’immaginario globale il Che è andato oltre la sua origine, la sua lotta, le sue vittorie e le sue sconfitte. Ha accompagnato minatori in lotta nel Galles, oppositori torturati dai regimi mediorientali, studenti europei nelle piazze del ’68, leader dell’indipendenza africana in lotta contro il colonialismo. Non importa quanto sia stato davvero capace come comandante, come medico, come ministro: il Che è stato, e ancora è per molti, un simbolo della possibilità di cambiare definitivamente l’ordine delle cose.

Quando si estrapolano le persone dal contesto storico, i conti difficilmente quadrano. Che Guevara è stato l’apostolo della rivoluzione o l’efferato criminale di cui parlano i fuoriusciti cubani che stavano con Batista? Né l’uno né l’altro, ovviamente. Piuttosto, è stato un uomo che, nel difficile contesto della Guerra Fredda, da una delle periferie dell’Impero è riuscito a comunicare con il mondo intero, senza retorica, con l’esempio della propria vita e arrivando fino alle ultime conseguenze. Ecco perché, giusto o sbagliato che sia, Che Guevara in realtà non è mai morto.

  • Autore articolo
    Alfredo Somoza
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 05/11 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 05/11 09:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 05/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 05/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 05/11/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 05-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 05/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 05-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 05/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 05-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 05/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 05-11-2025

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 05/11/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 04-11-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 04/11/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 04-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 04/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 04-11-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 04/11/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 04-11-2025

Adesso in diretta