Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Venerdì 19 giugno 2020

Protesta Rider a Milano

Il racconto della giornata di venerdì 19 giugno 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia diffusi oggi col commento di Vittorio Agnoletto alla trattativa ancora in corso al Consiglio Europeo sul Recovery Fund. Il magistrato Nino di Matteo si sta togliendo un po’ di sassolini dalle scarpe nei confronti del Movimento 5 Stelle, mentre il numero dei migranti nel Mediterraneo in fuga dalla Libia è aumentato nelle ultime settimane. La protesta dei rider a Milano e l’addio allo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón. Sabato si scenderà in piazza contro la malagestione della sanità lombarda. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

I dati della Protezione Civile sul Coronavirus. Scendono sia i nuovi contagi che le vittime. I positivi nelle ultime 24 ore sono stati 251, ieri erano 333, le vittime 47, ieri 66. Tornano a calare anche i ricoverati in terapia intensiva, meno 7 nelle ultime 24 ore, ieri erano aumentati di due unità.
La Lombardia resta la regione più colpita con il 62,5% dei casi totali, oggi i nuovi positivi sono stati 157 in calo rispetto ai 216 di ieri. In calo anche i decessi: 18, ieri erano 36. In 5 regioni ci sono stati zero casi e in 11 zero decessi. Oggi l’Istituto superiore di sanità ha diffuso i dati del monitoraggio settimanale, che fa riferimento al periodo dall’8 al 14 giugno. Il dato più rilevante riguarda il Lazio dove l’indice Rt è salito sopra 1, il livello di guardia, a causa dei focolai all’ospedale San Raffaele Pisana e alla Garbatella. In aumento i positivi anche nel focolaio di San Salvatore Monferrato, Alessandria. Oggi nella RSA Madonna del Pozzo sono risultati positivi altre persone per un totale di 13.
In questi giorni si è parlato molto di tamponi da cui emerge una lieve positività che indicherebbe una bassa contagiosità del malato. Ma di cosa si tratta e cosa comporta? Ce lo spiega Vittorio Agnoletto, medico e nostro collaboratore:

 

Prosegue la trattativa UE sul Recovery Fund

Era stato presentato come un vertice interlocutorio e così è stato. Al Consiglio Europeo di oggi le posizioni sul Recovery Fund sono rimaste immutate. Da una parte Germania, Francia e Italia che spingono per un’intesa in tempi brevi , dall’altra i cosiddetti paesi “frugali”, contrari alla proposta della Commissione Europea. Al termine del Consiglio, svolto in video conferenza, ha parlato anche Conte: “Il vertice di metà luglio sarà decisivo”, ha detto. La trattativa dunque prosegue. Questa volta però l’Italia puo contare sul sostegno dell’asse franco-tedesco e Berlino dal primo luglio prenderà la presidenza dell’Unione Europea. Andrea Di Stefano, direttore di Valori.it:


 

Nino di Matteo si toglie un po’ di sassolini dalle scarpe

(di Michele Migone)

Nino di Matteo si sta togliendo un po’ di sassolini dalle scarpe. E quando lo fa, l’effetto non è secondario. Anzi. Prima, la vicenda della mancata nomina al Dipartimento Affari Penali che ha portato il Guardasigilli Bonafede a un passo dal perdere il ministero. Poi, la rivelazione, risalente al 2012, all’epoca dello scontro con Napolitano, di un’offerta di mediazione del Quirinale, proposto attraverso l’allora numero uno dell’Associazione Nazionale Magistrati Palamara, ai magistrati di Palermo impegnati nel Processo Trattativa Stato-Mafia. Infine, la rivelazione della promessa fatta da Luigi Di Maio di portarlo a Roma come Ministro degli Interni in caso di vittoria del M5S alle elezioni. Promessa delusa dopo l’alleanza con la Lega. È come se il più famoso magistrato Antimafia d’Italia avesse deciso di raccontare a puntate il rapporto d’avversione e di delusione con il Palazzo avuto in questi anni, dopo aver lasciato la Procura di Palermo. Una vicenda che per certo versi vuole richiamare alla memoria quella storia di progressivo isolamento che visse Giovanni Falcone, il magistrato che fu il modello su cui si è formato Nino Di Matteo. I contesti storici, le circostanze e i personaggi sono ben diversi, ma Di Matteo sembra voler segnalare, da una parte una profonda delusione per incarichi fondamentali nella lotta alla mafia, promessi dai vertici dei 5Stelle, ma mai assegnati a lui, magistrato in prima linea e icona del Movimento, e dall’altra, Di Matteo sembra voler rivendicare il ruolo di moralizzatore ante litteram di quella zona grigia a cavallo delle istituzioni in cui si sono mossi con disinvoltura i protagonisti dello scandalo delle nomine del CSM. Togliendosi questi sassolini, Nino Di Matteo torna al centro del gioco.

Aumenta il numero dei migranti in fuga dalla Libia

Oltre 200 persone sulla nave Sea Watch, 70 soccorse dalla Mare Jonio, altri 100 in pericolo su due barconi a sud di Lampedusa. Negli ultimi giorni è aumentato il numero dei migranti nel Mediterraneo in fuga dalla Libia. Ci sono state diverse operazioni di soccorso delle organizzazioni umanitarie. Solo la ong tedesca Sea Watch ha effettuato tre salvataggi nelle scorse ore. 211 i migranti a bordo della nave in attesa di un porto sicuro. Dalle autorità italiane e maltesi finora nessuna risposta, mentre la maggioranza non trova un accordo per modificare i decreti sicurezza. Giorgia Linardi, portavoce italiana di Sea Watch.


 

La protesta dei rider a Milano

(di Luigi Ambrosio)

Oggi non si ordina, oggi non si lavora. Questo lo slogan dei ciclofattorini in sciopero e in corteo oggi per le vie di Milano. La protesta contro il divieto di salire sui treni con la bicicletta.

È morto lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón

(di Ira Rubini)

Lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón è morto il 19 giugno, a Los Angeles, dove viveva dal 1993 e lavorava anche come sceneggiatore per Hollywood. La notizia della morte è stata diffusa dal suo editore “Planeta”. Era malato di tumore da tempo.
Si era affermato sulla scena letteraria internazionale con il romanzo “L’ombra del vento“, aggiudicatosi prestigiosi riconoscimenti e l’ingresso nella lista dei migliori cento libri in lingua spagnola degli ultimi venticinque anni.
Era nato nel 1964 a Barcellona, e la sua notorietà lo aveva portato a essere tradotto in ben 140 lingue straniere e a essere l’autore spagnolo più letto, dopo Cervantes. Con “L’ombra del vento” aveva aggiornato e rilanciato la tradizione del romanzo ottocentesco e della narrazione attraverso generazioni. Dopo il primo romanzo, aveva pubblicato “Il gioco dell’angelo“, “Il prigioniero del cielo” e “Il labirinto degli spiriti“, tutti parte della tetralogia del “Cimitero dei Libri Dimenticati“.
Oltre alla scrittura letteraria, molta parte del suo lavoro si era concentrata negli ultimi anni sulla sceneggiatura cinematografica e sulla collaborazione come opinionista nelle pagine culturali di importanti testate spagnole e internazionali.

Sabato in piazza contro la malagestione della sanità lombarda

Giornata di mobilitazione contro la malagestione dell’emergenza per l’epidemia da Covid-19 da parte dei vertici di Regione Lombardia. Radio Popolare la seguirà in diretta dalle 15.35 alle 17.30.
In piazza Duomo, alle 15, ci sarà l’iniziativa “Salviamo la Lombardia”. Una manifestazione organizzata da una sessantina di sigle, a cui hanno aderito numerose personalità e privati cittadini.
Un’altra iniziativa ci sarà, sempre nel pomeriggio, davanti alla sede della Regione. Si chiama “Vogliamo Giustizia”, organizzata da sigle del movimento milanese e dalle brigate di solidarietà che in questi mesi hanno portato aiuti alle persone in difficoltà.
Entrambe le manifestazioni denunciano una sanità piegata al profitto del privato e contro la salute come diritto per tutti, e chiedono il commissariamento dei responsabili del disastro lombardo

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Gli accampamenti alla Columbia University contro i fondi per Israele in un documentario

    Kei Pritsker, regista con Michael T Workman del documentario “The Encampments”, racconta ai microfoni di Radio Popolare i retroscena della protesta studentesca pro Palestina alla Columbia University. “Gli studenti della Columbia protestano da anni per la Palestina e per ottenere che l’università dismetta gli investimenti in Israele – spiega Pritsker. L’università ha un ingente fondo di dotazione che investe in ogni sorta di attività, molte delle quali riguardano aziende produttrici di armi, aziende manifatturiere che realizzano armamenti, motori per elicotteri, bulldozer e ogni tipo di attrezzatura utilizzata in queste operazioni”. “The Encampments” fa parlare i ragazzi e le ragazze di questo movimento studentesco che dall’aprile del 2024 ha montato le tende nel giardino del Campus per chiedere trasparenza, il ritiro del denaro dagli investimenti israeliani e l’amnistia per gli studenti puniti per le proteste. “Chiunque creda ancora a questa narrativa sull’antisemitismo nel movimento per la Palestina dovrebbe semplicemente guardare il film – assicura Kei Pritsker”. Al momento “The Encampments” ha una distribuzione indipendente che lo diffonde nei cinema più coraggiosi. L'intervista di Barbara Sorrentini per la trasmissione Chassis.

    Clip - 27-12-2025

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