Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Venerdì 16 ottobre 2020

coronavirus medico spallanzani roma

Il racconto della giornata di venerdì 16 ottobre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alle nuove misure anticovid allo studio in Italia e in Lombardia, in un contesto sanitario che mostra già la corda. Ricorre il terzo anniversario dell’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana. Arrestato a Los Angeles l’ex capo della Difesa messicana, accusato di traffico di droga e riciclaggio. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

(di Andrea Monti)
oggi in Italia sono stati individuati circa 10mila casi di coronavirus, 1200 in più rispetto a quelli di ieri. 150Mila i tamponi, 13mila in meno rispetto a quelli di 24 ore fa. Ancora decine le morti comunicate: 55 contro le 83 di ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 638, con un aumento di 52. La regione con più nuovi positivi, circa 2400, è ancora una volta la Lombardia, dove la maggior parte dei contagi continua a essere registrata a Milano: oggi 1319 in tutta la città metropolitana, di cui 604 nel comune del capoluogo.
L’altra regione al centro dell’attenzione resta la Campania, da cui oggi arrivano 1261 casi. Nelle ultime 24 ore solo Basilicata, Molise e Val d’Aosta hanno individuato meno di 100 positivi.

 

Nuovi provvedimenti anti epidemia all’orizzonte

(di Anna Bredice)

C’è un pressing molto forte del Partito Democratico nei confronti di Conte affinché si prendano nuovi provvedimenti, nel primo pomeriggio era stato Franceschini, poco fa dal partito si è fatto sapere che c’è molta preoccupazione per questa impennata di contagi e si chiede al presidente del Consiglio di prendere delle decisioni per evitare, dicono, un nuovo e drammatico lockdown. E così da fonti ufficiose del governo sembrerebbe che un vertice potrebbe tenersi questa sera molto tardi, ufficialmente convocato per la manovra economica, ma si parlerà sicuramente della pandemia, questo accadrà al rientro di Conte prima da Bruxelles e poi da Genova. Domani ci sarà anche una nuova conferenza tra governo e regioni. Gli altri alleati di governo per ora tacciono, Renzi fa sapere di essere preoccupato per le ricadute economiche, i Cinque Stelle sono in silenzio e la ministra della scuola Azzolina ne sembra quasi infastidita, sembra essere stata lasciata sola a difendere l’apertura della scuola, “oggi in Campania gli studenti erano nei centri commerciali”, ha detto polemicamente a proposito della didattica a distanza decisa da De Luca. Ma la ministra ormai sembra rassegnata visto che dice di rimettersi alle decisioni del governo. Si attendono quindi nuovi provvedimenti, visto che l’ultimo decreto è ormai del tutto superato, potrebbe essere quello della chiusura di locali e ristoranti alle 22, così come le lezioni on line per le superiori. Nel Lazio, dove crescono i contagi, si fa sapere che decisioni autonome per ora non si prenderanno. Zingaretti che ne è il presidente non vuole forzare e creare ulteriori problemi al governo. Sulle regioni invece punta il dito il ministro Boccia che si chiede che fine hanno fatto le terapie intensive inviate alle regioni a non ancora installate e attivate.  

La tenuta del sistema sanitario è a rischio

C’è polemica tra il commissario Arcuri e le regioni sulla disponibilità dei posti letto nelle terapie intensive. Il monitoraggio del Ministero con l’Istituto Superiore di Sanità ha definito ad alto rischio ben 10 Regioni, in testa Lombardia e Liguria. Sarebbero le Regioni ormai vicine alla soglia critica del 30% dei letti occupati dai pazienti Covid. Arcuri ha chiesto pubblicamente ai governatori dove sono finiti 1600 ventilatori polmonari già inviati alle Regioni per attivare i posti letto di terapia intensiva. E ha aggiunto: ne abbiamo latri 1500 pronti da inviare ma prima vogliamo vedere attivati i posti per cui abbiamo già mandato i dispositivi. Il Ministro degli affari regionali Boccia ha dato man forte ad Arcuri: vi abbiamo aiutato, ha detto rivolto ai presidenti, ora date risposte su questi ventilatori. 

Ci sono situazioni di difficoltà anche al di fuori dei reparti di terapia intensiva.

A Roma l’Ospedale Spallanzani, specializzato sulle malattie infettive, ha deciso di accogliere solo i malati di Covid, per garantire una congrua disponibilità di posti letto. E sempre per far posto ai pazienti Covid la Asl di Napoli 1 ha sospeso tutti i ricoveri e gli interventi chirurgici non urgenti. Il presidente della Regione De Luca oggi ha detto che sarebbe drammatico perdere il controllo della situazione nell’area di Napoli, che è la più densamente popolata d’Europa. Ci vogliono decisioni forti, ha aggiunto, le mezze misure sono inutili.

Le prossime misure anticovid in Lombardia

(di Claudio Jampaglia)

Fare qualcosa per tutta la Regione e non solo per le tre province più contagiate, Milano, Monza con la Brianza e Varese, con un’ordinanza che dovrebbe entrare in vigore già domani è questo l’annuncio della Regione Lombardia, dopo la riunione tra la giunta, i capigruppo e i sindaci dei capoluoghi. Cosa dice l’ordinanza non è ancora certo. Sicuramente saranno sospesi competizioni e campionati dilettanteschi per gli sport di contatto. E poi vengono chiuse le sale scommesse, giochi e bingo. Per ristoranti, bar e locali, inveCe si attende la conclusione della riunione del comitato tecnico scientifico ancora in corso, ma dovrebbe trattarsi di una riduzione dell’orario d’apertura serale e di divieti di vendite d’asporto. Poi ci sono le raccomandazioni rivolte in primis al governo: più smart working obbligatorio nelle aziende, didattica a distanza per le scuole superiori, a rotazione, e nelle università, escluse matricole e specializzandi, mentre sui trasporti nessuna riduzione delle capienze dei mezzi pubblici o potenziamento con le autolinee turistiche, ma uno scaglionamento maggiore degli orari di entrata e uscita di scuole e uffici. Non molto, in realtà. Fontana ha detto di essere meno preoccupato della prima fase perché “abbiamo più coscienza di quello che sta succedendo”, e possono essere meno preoccupati anche i lombardi, ha aggiunto, a patto che rispettino le indicazioni. Un mezzo rinvio, quindi, in attesa del governo e di capire se nel fine settimana l’autocontrollo o la paura dei cittadini, faranno la differenza.

Terzo anniversario dell’assassinio di Daphne Caruana Galizia

Oggi il Consiglio d’Europa ha chiesto verità e giustizia per Daphne Caruana Galizia, nel terzo anniversario dell’assassinio della giornalista maltese. Conosciuta per le sue inchieste su temi come la corruzione, aveva contribuito a far emergere lo scandalo internazionale dei Panama Papers. Lorenzo Bagnoli è un giornalista di Irpi Media, che fa parte del consorzio investigativo Daphne Project:

Arrestato con l’accusa di narcotraffico l’ex capo della Difesa messicano

Arrestato a Los Angeles il generale messicano Salvador Cienfuegos, capo della Difesa durante il Governo Pena Neto. L’ex militare è accusato di riciclaggio e traffico di droga. Il suo arresto arriva un anno dopo quello di Genaro Garcia Luna, il poliziotto che aveva gestito la guerra al cartello di Sinaloa durante il Governo Calderon, accusato anche lui di corruzione e traffico di droga. Cienfuegos adesso sarà condotto a New York, nella stessa Corte dove è stato processato il narcotrafficante El Chapo Guzman. 

Fabrizio Lorusso è docente all’Università di Leon in Messico. Nel 2015 ha scritto “NarcoGuerra: cronache dal Messico dei cartelli della droga”. 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 27/11 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 28/11 07:01

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 28-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 28/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 28-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 28/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di venerdì 28/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 28-11-2025

  • PlayStop

    Di palo in frasca di venerdì 28/11/2025

    A cura di Marco Piccardi - Ospite in studio Claudio Sessa 1) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla) 2) Area, Hommage a Violette Nozieres 3) Patrizio Fariselli, Canzone di Seikilos 4) Duke Ellington, Doin’ the Voom Voom 5) Amadeus Wings/dir. C. Hogwood, Serenata Gran partita (Adagio) di W.A.Mozart 6) Chico Buarque De Hollanda, O que sera’ 7) Eric Dolphy, Miss Ann 8) Quicksilver, Maiden of the Cancer Moon/Happy Trails 9) Roberto Cacciapaglia, Tema celeste 10) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla)

    Di palo in frasca - 27-11-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 27/11/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 27-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 27/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 27-11-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 27/11/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 27-11-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 27/11/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 27-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 27/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 27-11-2025

  • PlayStop

    La Scala condannata per il licenziamento della lavoratrice che gridò Palestina libera

    Il Teatro Alla Scala di Milano dovrà pagare tutte le mensilità dal licenziamento alla scadenza naturale del contratto a termine alla Maschera che era stata licenziata dopo aver urlato - mentre era in servizio - “Palestina libera” lo scorso 4 maggio prima del concerto alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo rende noto il sindacato di base Cub che ha seguito la vicenda. La sentenza è del tribunale del Lavoro. Per la Cub si è trattato di un “licenziamento politico”. Spiega il sindacato: “Lo abbiamo sostenuto fin dall'inizio che gridare ‘Palestina libera’ non è reato e che i lavoratori non possono essere sanzionati per le loro opinioni politiche”. La Cub ora chiede anche il rinnovo del contratto della lavoratrice, nel frattempo scaduto. “Ora il teatro glielo rinnovi per evitare altre cause” ci dice Roberto D’Ambrosio, rappresentante sindacale della Cub.

    Clip - 27-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 27/11/2025

    1) “Il mondo non deve lasciarsi ingannare: a Gaza il genocidio non è finito”. Il nuovo rapporto di Amnesty International ci chiede di non voltare la faccia dall’altra parte. (Riccardo Noury - Amnesty Italia) 2) Negligenza e corruzione. Cosa c’è dietro l’incendio del complesso residenziale di Hong Kong costato la vita a decine di persone. (Ilaria Maria Sala, giornalista e scrittrice) 3) Stati Uniti, l’attacco di Washington potrà avere effetti a lungo termine sulle politiche migratorie dell’amministrazione Trump e sulla vita di migliaia di migranti. (Roberto Festa) 4) Francia, dall’estate 2026 torna il servizio militare volontario. Il presidente Macron ha annunciato oggi quello che sembra più che altro un segnale politico e strategico. (Francesco Giorgini) 5) Spagna, una marea di studenti e professori in piazza a Madrid contro i tagli alle università pubbliche. La regione della capitale, guidata dalla destra, è quella che spende meno per gli studenti in tutto il paese. (Giulio Maria Piantedosi) 6) World Music. Entre Ilhas, l’album che celebra diversità e affinità musicali degli arcipelaghi della Macaronesia. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 27-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 27/11 18:33

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 27-11-2025

Adesso in diretta