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Che cosa è successo oggi? – Sabato 2 gennaio 2021

governo conte DPCM novembre

Il racconto della giornata di sabato 2 gennaio 2021 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alle perenni avvisaglie di crisi di governo. Le vaccinazioni proseguono a rilento rispetto alle previsioni, sia in Italia che in Europa, ma ci sono eccezioni virtuose. In tutto il Mondo si vendono meno automobili, Cina compresa. È morto a 90 anni Marco Formentini primo e unico sindaco leghista di Milano. Infine l’andamento dell’epidemia in Italia nelle elaborazioni grafiche di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Con poco più di 67mila tamponi realizzati torna ad aumentare il tasso di positività fino al 17,6%. Sono 13 le regioni e province autonome con un indice di diffusione del contagio RT superiore ad 1, calano i nuovi contagi nelle ultime 24 ore, sono 11831 quelli registrati, aumentano leggermente i ricoveri e i posti occupati nelle terapie intensive. Calano anche i decessi oggi sono 364 e tra loro è morto il centesimo medico della seconda ondata.

Conte costretto all’equilibrismo dai numeri parlamentari risicati

(di Anna Bredice)

Per ora solo Sandra Lonardo, moglie di Mastella e senatrice del gruppo misto ha detto chiaramente che è pronta a votare per il governo Conte, passando in quel gruppo dei cosiddetti “responsabili” che potrebbero salvarlo dall’eventuale passo indietro di Renzi, con la sua truppa di 18 senatori, senza però riuscire a rafforzare un governo che avrebbe difficoltà anche solo ad affrontare un voto in qualsiasi commissione parlamentare. Nell’eventualità di una conta, ogni gruppo di salvataggio sta ben attento a non concedere subito appoggi e voti, e così sia i senatori di Cambiamo!, il gruppo che fa capo al presidente della Liguria Toti, sia l’Udc di Cesa dichiarano che non voteranno mai un appoggio al governo Conte. Ma è solo l’inizio di una strategia da entrambe le parti. Nell’attesa di lunedì, quando saranno più chiare le carte in tavola, Renzi e Conte si sfidano attraverso i giornali, soprattutto il primo, che si dice sicuro che Conte non avrà i numeri in Parlamento e lo sfida ad andare in aula. E’ come se ognuno accusasse l’altro di bluffare e tenere ancora le carte coperte, ma più passa il tempo è più diventa difficile la soluzione più semplice e immediata per far rientrare la crisi, ovvero trovare la sintesi del piano del Recovery Fund che vada bene a tutti, ma soprattutto a Renzi, che dovrebbe ottenere molti dei punti che ha sollevato nella sua contra proposta. Se insieme a questo il Presidente del Consiglio accettasse un rimpasto di qualche ministro tutto potrebbe rientrare, ma molti non ci credono più, i due si sono spinti troppo avanti e gli altri alleati sembrano quasi spettatori infastiditi, soprattutto il Pd. Se il lavoro di mediazione del ministro dell’economia Gualtieri, che sta lavorando da giorni a questo facendo sintesi ma anche attento a non inserire troppe misure in deficit, sarà pronto subito, nulla impedisce un consiglio dei ministri al più presto per il voto. A quel punto, se i renziani non ci staranno, ci sarà il ritiro dei ministri di Italia viva dal governo e se accadrà questo Conte dovrà andare in Parlamento, ma forse non basterà solo una nuova fiducia: con i voti di un altro partito, dovrebbe passare per una crisi formale, con le dimissioni al Capo dello Stato, colui che solo due giorni fa ha chiesto ai partiti di essere costruttori e protagonisti di una rinascita, senza perdete tempo e giocando solo per sé.

Vaccinazione: a che punto siamo

Sono più di 46mila le persone vaccinate dal 30 di dicembre in Italia, quasi tutti operatori sanitari, con grosse differenze organizzative tra i territori: nella Provincia autonoma di Trento si registra la percentuale più alta di dosi disponibili somministrate quasi il 35%, seguono la Regione Lazio con oltre il 20%, Bolzano e il Friuli-Venezia Giulia sopra il 15%., mentre rimangono sotto il 2% Abruzzo, Molise e Sardegna. Al 2,7% la Lombardia, anche questa volta in ritardo sui piani annunciati, manca una programmazione regionale unica e comunicazioni coerenti.

Carlo Alberto Rossi, presidente dell’ordine dei medici di Milano:

In molte regioni in Italia si lamentano carenze di personale e di siringhe per rispettare i tempi di programmazione di somministrazione del vaccino. Anche il resto d’Europa sta rallentando colpa del collo di bottiglia della produzione delle case farmaceutiche secondo la commissaria europea alla salute Stella Kiryakides. La produzione di un bene necessario all’umanità è nelle mani di poche aziende private.

Enrico Rossi, fino a pochi mesi fa presidente della Toscana ed ex assessore alla sanità della stessa regione rilancia il senso dell’iniziativa dei cittadini europei per il vaccino bene comune.

Sentiamolo, intervistato da Andrea Monti

Il crollo del mercato dell’automobile

La medaglia ha due volti, come sempre. Da un lato la crisi di un settore, quello automobilistico, che spesso trascina con sé tutta l’economia. D’altro lato meno automobili vuol dire meno traffico, meno inquinamento, più mobilità alternativa.

Restano i dati del 2020, che invece non lasciano dubbi: si comprano molte, molte meno macchine.

Anche in Italia, dove c’è stata una piccola fiammata a settembre, con il periodo delle rottamazioni, ma a novembre siamo subito crollati al meno 8,3% rispetto al novembre del 2019.  E complessivamente l’anno si chiude con quasi un terzo di immatricolazioni in meno, un calo storico avvenuto nonostante il periodo degli incentivi.

Il fenomeno non è solo italiano: in Francia Le Monde ha calcolato che le vendite di auto sono tornate addirittura a quelle del 1972. “Mai, a memoria di concessionario o di costruttore, ha scritto Le Monde, si era visto un crollo così in un solo anno”.

E perfino in Cina, per la prima volta da decenni, c’è stato un calo di vendite, seppure solo dell’1,5%.

Ovviamente ha contato il Covid, con la limitazione dei movimenti e con l’impoverimento del ceto medio, ma le case costruttrici sono preoccupate che si tratti anche di un fenomeno che rischia di diventare strutturale, tra nuova coscienza ambientale, piste ciclabili, monopattini, bici elettriche, car sharing e così via.

A proposito, gli unici dati positivi sulle vendite di auto vengono da quelle elettriche e ibride: le prime crescono del 350%, le ibride del 206,7.

Certo, si parte da basi di mercato ancora piccole e troppo spesso mancano ancora le colonnine per fare il pieno. Ma forse sta davvero finendo il secolo in cui si usava il combustibile fossile, per mandare avanti le nostre macchine. E questa, invece, sarebbe solo una notizia buona.

È morto l’ex sindaco di Milano Marco Formentini

È morto stamattina a 90 anni Marco Formentini, sindaco di Milano dal 1993 al 1997. Partigiano durante la Resistenza, Formentini militò nel Partito Socialista e poi nella Lega Nord con cui fu sindaco ed europarlamentare. Concluse la sua
carriera politica nella Margherita per poi rifondare la nuova Dc di Gianfranco Rotondi.
Il ricordo di Nando Dalla Chiesa, che di Formentini fu lo sfidante alle elezioni Comunali di Milano.

L’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia

 

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    L'uccisione negli Usa di Charlie Kirk rischia di innescare un incendio che travalica i confini americani. Da subito la destra “globale” ha lanciato in quasi in tutto l’occidente una campagna contro la sinistra – a tutte le latitudini e senza distinzioni - accusandola di essere complice se non responsabile di quella morte. È un passo in più, nel paradosso in cui siamo immersi: chi ha alimentato campagne di odio ora accusa gli altri di fomentarlo. Una confusione da cui sarebbe necessario uscire rimettendo in fila i fatti, le cause, gli effetti e il loro intreccio. L'intervista di Massimo Bacchetta a Federico Faloppa, docente di “linguaggio e discriminazione” all’Università di Reading (UK), prova a farlo. Federico Faloppa è anche referente scientifico per la “Rete per il contrasto ai discorsi e fenomeni d’odio”.

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