Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Mercoledì 25 marzo 2020

Attilio Fontana - Regione Lombardia - Salvini Coprifuoco

Il racconto della giornata di mercoledì 25 marzo 2020, attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19,30, dagli errori della Regione Lombardia nella prima fase dell’epidemia di coronavirus COVID-19 allo slittamento delle scadenze dei documenti personali. L’informativa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati, l’analisi di Vittorio Agnoletto sui dati diffusi oggi dalla Protezione Civile e i grafici di Luca Gattuso sull’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia.

COVID-19, gli errori del governo della Lombardia

(di Michele Migone)

Gli errori di strategia del governo della Lombardia per combattere il coronavirus sono stati molti. Il primo: non sono stati fatti i tamponi a tappeto per scoprire gli asintomatici, il vero veicolo del virus. I tamponi non sono stati fatti neppure a chi malato, da casa, si rivolgeva al medico di base, o alle persone a lui vicine. La scelta è stata quella di farli solo a chi arrivava in ospedale, con chiari sintomi e in molti casi già grave. Così da una parte si è permesso al virus di diffondersi e dall’altra sono stati messi sotto stress gli ospedali, strutture che nel pubblico avevano già subito tanti tagli.
Senza una diga di controllo a monte, la crisi è stato di fatto ospedalizzata. Ora iniziano a mancare i posti in terapia intensiva. Diversi pazienti sono stati portati fuori dalla Regione. Lo tsunami ha colpito soprattutto nelle zone dei focolai. Tredici medici del Papa Giovanni XXIII di Bergamo hanno firmato una lettera in cui spiegano di lavorare al limite del collasso, costretti a lasciare morire gli anziani. “Gli ospedali possono essere i principali veicoli di trasmissione del virus” – hanno scritto i tredici. Il virus gira per le corsie. Così è spiegata l’alta percentuale di mortalità. La situazione di Bergamo è la più grave. Molto deriva dai focolai di Alzano Lombardo e Nembro. Fontana dice di aver chiesto dai primi di marzo al governo di creare una zona rossa, ma di non aver avuto risposte da Giuseppe Conte. Altre fonti parlano dell’intervento di imprenditori e dei sindaci della Val Seriana, per lo più leghisti, affinché non se ne facesse nulla in nome dell’economia locale. Difficile capire chi abbia ragione. Di fatto, Fontana un’ordinanza per chiudere tutto in quella zona non l’ha mai firmata.

Slittano le scadenze dei documenti personali

(di Andrea Monti)

I provvedimenti approvati in queste settimane dal governo, in particolare il cosiddetto decreto “Cura Italia”, influiscono anche sulle scadenze di una serie di documenti personali. Il Ministero dei Trasporti ha diffuso due circolari che precisano quali sono le proroghe.
Un primo intervento riguarda carte d’identità e patenti: quelle scadute o in scadenza nei prossimi mesi saranno valide fino al 31 agosto. I permessi provvisori di guida rilasciati a chi deve sottoporsi a un accertamento sanitario davanti a commissioni locali saranno utilizzabili fino al 30 giugno. Stessa data limite per i fogli rosa in scadenza tra 1° febbraio e 30 aprile e per gli esami di teoria per la patente, che potranno essere fatti dopo i normali 6 mesi dalla presentazione della domanda. Proroga anche per le revisioni: chi doveva farle entro il 31 luglio avrà tempo fino al 31 ottobre. Le assicurazioni auto e moto in scadenza tra 21 febbraio e 30 aprile resteranno utilizzabili per 30 giorni dopo il termine, invece dei canonici 15. In tre regioni – Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna – è stato rinviato al 30 giugno il termine per i bolli in scadenza tra 8 marzo e 31 maggio.
Infine le multe: su quelle consegnate dal 17 marzo al 31 maggio si può avere uno sconto del 30% se vengono pagate entro 30 giorni, contro i normali 5.

Verso una stretta per i furbetti delle autocertificazioni

(di Massimo Alberti)

Sono stati persi altri giorni preziosi, ma il nuovo accordo tra governo e sindacati fa passi avanti rispetto al decreto di domenica riscritto da confindustria. Ci sarà un nuovo decreto del Ministero dello Sviluppo economico che in sostanza cambia l’allegato: nella bozza della nuova lista -sempre che di nuovo non venga cambiata – c’è una decisa sforbiciata ai codici autorizzati soprattutto nel settore chimico e metalmeccanico.
Stretta anche sui call center che non potranno fare marketing. Non cambia il corpo del decreto, dove si consente la produzione alle aziende ritenute strategiche e alle aziende che dovrebbero garantire le filiere essenziali, che lascia comunque molti margini alle imprese.
Il Ministero della Difesa scriverà una lettera alle industrie dell’aerospaziale e d’armi, invitandole a valutare la chiusura di parte delle produzioni, e la valutazione di impresa strategica non sarà più affidata solo al Prefetto ma anche alla consultazione sindacale.
Un’altra circolare inserirà proprio il sindacato negli enti da consultare dalle Prefetture per valutare le autocertificazioni delle imprese. Ma non vengono introdotte sanzioni per i furbetti.
A Milano sono già migliaia le autocertificazioni inviate, molte anche le difffide del sindacato. Considerato le forti riduzionidi personale nelle prefetture, resta il dubbio sull’efficacia dei controlli su una tale mole di documenti. Laddove il sindacato è radicato le aziende non essenziali hanno già chiuso facendo accordi, resta quindi il nodo delle piccole imprese dove spesso il sindacato non c’è. L’ultimo aspetto importante riguarda le norme di sicurezza per chi lavora, che dovrebbero essere definite in modo più dettagliato per lasciare meno discrezionalità alle imprese. Ma resta anche qui il problema di chi controllerà che siano rispettate.

L’informativa di Giuseppe Conte alla Camera

(di Anna Bredice)

Del senno del poi sono piene le fosse“. Il premier Giuseppe Conte prende in prestito dal racconto della peste fatto da Alessandro Manzoni una delle prime frasi del suo intervento in Parlamento, iniziato con un applauso in ricordo delle vittime e di ringraziamento dei medici e infermieri, 500 infermieri tra l’altro stanno arrivando dalle altre regioni verso la Lombardia.
Un intervento alle Camere fortemente voluto dalle opposizioni, sollecitato con discrezione anche dal Presidente della Repubblica. “La storia ci giudicherà“, dice Conte ribadendo il concetto che ora sarebbe importante stare tutti dalla stessa parte e poi quando finirà questa emergenza si valuteranno e giudicheranno gli errori.
Questa è ovviamente la posizione del governo, non condivisa dai gruppi dell’opposizione, che hanno invece sottolineato le mancanze: una di queste i numerosi decreti del Presidente del Consiglio, uno strumento che invece Conte rivendica, perché la linea del suo governo dice è stata quella della “massima precauzione insieme alla gradualità degli interventi in proporzione agli obiettivi“.
Per gradi quindi, una scelta che alcune Regioni, per prima la Lombardia ha contestato, ma che Conte riconferma. Ma il Presidente del Consiglio evita di ricordare i contrasti con Fontana, assicura che c’è sempre stato un buon rapporto con le Regioni e che andrà in Parlamento ogni 15 giorni per riferire. Riassume tutto ciò che si è fatto, e in tema economico annuncia che ci sarà un altro decreto, probabilmente ad aprile, di 25 miliardi per imprese e famiglie. Stilare la lista delle aziende è stato difficile, dice, ma difende la scelta di tutelare tutti i settori strategici dell’economia. All’Europa chiede un intervento maggiore, per affrontare la possibile recessione. Si mette a capo della presentata con una lettera firmata anche da altri paesi, di un intervento maggiore attraverso l’emissione di eurobond, ma per ora c’è il silenzio della Germania.

L’analisi di Vittorio Agnoletto sui dati dell’epidemia diffusi oggi

 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 30/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 30-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 01/12 06:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 30/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 30-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 28/11/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 30/11/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 30-11-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 30/11/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 30-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 30/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 30-11-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 30/11/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 30-11-2025

  • PlayStop

    Sudedoss di domenica 30/11/2025

    Sudedoss è il programma di infotainment che ogni domenica sera dalle 19.45 alle 21.30 accompagna le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare con leggerezza, ironia e uno sguardo semiserio sull’attualità. Conducono Matteo Villaci e Gaia Grassi, tra chiacchiere, musica, racconti e condivisione. Un momento per fare il punto sul weekend che sta per finire e prepararsi, insieme, alla settimana in arrivo, creando uno spazio di ascolto e partecipazione. Perché la domenica sera… ci dovete mollare.

    Sudedoss - 30-11-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 30/11/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 30-11-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 30/11/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18.00 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 30-11-2025

  • PlayStop

    Alice, chiacchiere in città di domenica 30/11/2025

    A cura di Elena Mordiglia. Nella città frenetica, in quello che non sempre sembra un paese delle meraviglie, ci sono persone da raccontare e da ascoltare. Quale lavoro fanno? Come arrivano alla fine del mese? Quale rapporto hanno con la città in cui vivono? Ma parleremo anche di cosa le appassiona ed entuasisma. Registratore alla mano e scarpe buone, queste storie ve le racconteremo.

    Alice, chiacchiere in città - 30-11-2025

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 30/11/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 17, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 30-11-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 30/11/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 30-11-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 30/11/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 30-11-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 30/11/2025

    Una trasmissione settimanale a cura di Anaïs Poirot-Gorse e Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 30-11-2025

Adesso in diretta