Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Martedì 11 agosto 2020

Spostamenti Europa

Il racconto della giornata di martedì 11 agosto 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia e nel Mondo al via libera del Garante della Privacy alla diffusione dei nomi dei politici che hanno percepito il bonus destinato agli autonomi senza essere in condizione di difficoltà. La ricandidatura di Virginia Raggi a sindaca di Roma e lo sciopero a Pavia di 50 lavoratori della cooperativa Zero70 del Consorzio Cisa in solidarietà con 4 colleghi licenziati. In Bolivia l’ex presidente Evo Morales ha proposto ai movimenti sociali che lo sostengono di accettare un accordo sullo svolgimento delle elezioni generali il 18 ottobre, mentre in Libano proseguono le proteste nonostante le dimissioni del governo. La Russia annuncia il primo vaccino contro il COVID-19. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Salgono i contagi per coronavirus in Italia: sono 412 i nuovi casi registrati in un giorno, secondo i dati del Ministero della Salute. 6 i morti. Solo 2 le regioni senza nuovi casi, Valle d’Aosta e Molise, mentre i maggiori incrementi si registrano in Sicilia, +89 per un nuovo focolaio scoperto all’Hotspot di Pozzallo, Lombardia (+68) e Veneto (+65). In Emilia-Romagna, da domani, ci sarà l’obbligo di fare il tampone per chi rientra dalle vacanze da Spagna, Grecia e Malta. Ci si dovrà, infatti, segnalare immediatamente ai Dipartimenti di Sanità Pubblica delle rispettive Ausl di residenza. Il tampone andrà fatto entro le 24 ore dal rientro. Se l’esito sarà negativo, non scatteranno provvedimenti di quarantena. Lo prevede un’ordinanza che verrà firmata domani dal presidente della Giunta Bonaccini.

Il numero di contagi da COVID-19 nel Mondo ha superato la soglia dei 20 milioni. È quanto risulta da un conteggio dell’agenzia France Press. La maggior parte dei casi sono stati registrati negli Stati Uniti e nei paesi dell’America Latina.
Ma anche in Europa si registra un aumento significativo di nuovi contagi. Secondo il Guardian la Grecia è entrata formalmente nella temuta seconda ondata di pandemia, il Paese avrebbe raggiunto una fase critica nella sua capacità di contenere l’ulteriore diffusione del virus.
In Francia il primo ministro Jean Castex, di fronte al peggioramento della situazione,
ha annunciato la proroga fino al 30 ottobre del divieto di eventi nel Paese con oltre 5.000 persone e ha aggiunto che i prefetti avranno la possibilità di imporre l’uso delle mascherine all’aperto.

I furbetti del bonus. La posizione del Garante della Privacy

Il Garante della Privacy ha dato il via libera alla diffusione dei nomi di coloro che hanno percepito il bonus destinato agli autonomi senza essere in condizione di difficoltà economica. Dunque anche parlamentari e consiglieri regionali. Scrive il garante: “La privacy non è d’ostacolo laddove, come in questo caso, non possa evincersi, una condizione di disagio economico-sociale dell’interessato e ciò vale a maggior ragione pera coloro che svolgono una funzione pubblica“. Il Garante aprirà comunque un’istruttoria sulla metodologia seguita dall’Inps.
Per adesso sono venuti allo scoperto alcuni consiglieri regionali: 3 in Piemonte, due della Lega e uno del Partito Democratico. 3 anche in Veneto, tutti della Lega, tra cui il vice di Zaia. Uno in Friuli, di Forza Italia. Tra i richiedenti anche il coordinatore del centrodestra a Firenze. Le scuse sono state le più disparate e scontate: da chi “non sapeva” e “ha fatto tutto il commercialista”, a chi ha detto di averli chiesti per poterli dare in beneficenza.
Dei 5 parlamentari che lo avrebbero richiesto, lo avrebbero ottenuto in 3. Uno dei 5 stelle, due della Lega di cui circolano già i nomi. Ed è proprio nella Lega che sta scoppiando il caos: oltre a molti malumori nel partito, per ora è arrivato l’ordine ai due sospettati di non parlare con i giornalisti. Il capogruppo Molinari ha ribadito che una volta accertati, saranno sospesi.
Il governo, intanto, sta pensando ad una norma, da inserire nel decreto agosto, per imporre la restituzione del bonus a chi svolge attività politica, dai parlamentari passando dai consiglieri regionali fino ai sindaci delle grandi città.

Roma, Virginia Raggi si ricandida

A Roma per Virgina Raggi è arrivata la benedizione di Beppe Grillo e dell’ex capo politico Di Maio. “Daje” e una foto in cui lui abbraccia la sindaca di Roma, è il post con cui il fondatore del Movimento 5 Stelle appoggia la ricandidatura di Raggi annunciata ieri sera. “Virginia Raggi sta svolgendo un ottimo lavoro a Roma. Ed ha bisogno del supporto di tutto il Movimento” invece il post di appoggio del Ministro degli Esteri. Resta in alto mare il centrosinistra: oggi si è smarcato uno dei nomi proposti in questi giorni, Enrico Letta. Non sono di Roma e sto facendo altro, ha detto l’ex Presidente del Consiglio.

Sciopero dei facchini a Pavia

Cinquanta facchini, la stragrande maggioranza dei 60 lavoratori della cooperativa Zero70 del Consorzio Cisa, sono saliti questa mattina sugli scaffali alti 10 metri del magazzino Carrefour di Chignolo Po (Pavia) in solidarietà con 4 loro colleghi licenziati. Lo sciopero è iniziato ieri con i facchini che hanno dormito nel magazzino in solidarietà con i colleghi licenziati. La protesta sugli scaffali è scattata dopo che un contingente della Celere è entrato all’interno del magazzino, che è il principale snodo logistico italiano di Carrefour.

Elezioni in Bolivia: l’ex presidente Morales propone accordo per il 18 ottobre

(di Alfredo Somoza)

L’ex presidente Evo Morales ha proposto ai movimenti sociali che lo sostengono di accettare un accordo sullo svolgimento delle elezioni generali in Bolivia il 18 ottobre. Dal suo esilio in Argentina, Morales si è detto
preoccupato che le violenze ritardino il ritorno alla democrazia. Ieri il governo ad interim aveva annunciato la militarizzazione di almeno tre grandi città per contrastare i blocchi stradali organizzati da gruppi vicini al Movimento al socialismo. La protesta riguarda la decisione del Tribunale supremo elettorale di spostare le elezioni generali dal 6 settembre al 18 ottobre.
La situazione in Bolivia diventa ogni giorno più incandescente. Il paese andino è in bilico dallo scorso ottobre, quando vennero contestati dall’opposizione i risultati delle elezioni che davano vincitore per la quarta volta Evo Morales. Dopo l’espatrio di Morales in Messico e poi in Argentina, il governo provvisorio che si è insediato a La Paz ha governato su un precario equilibrio finché la pandemia ha investito il paese. Le elezioni presidenziali, che dovevano svolgersi a maggio, sono state rimandate a settembre e ora a ottobre. Troppo per i sostenitori di Morales che sospettano un rinvio perché le forze di centrodestra sono divise e temono di perdere. Ora il paese è paralizzato dal blocco delle strade ordinato da Morales, che però pare stia cambiando opinione sull’accettare il verdetto del Tribunale elettorale che ha riprogrammato le elezioni per il 18 ottobre. Una rivolta che avviene proprio quando la pandemia comincia a colpire duramente la popolazione e le strutture sanitaria collassano. La Bolivia, dopo anni di crescita economica, è oggi destabilizzata e in piena crisi sanitaria e politica, una situazione che si sta pericolosamente ripetendo in America Latina.

COVID-19, la Russia registra il primo vaccino

La Russia ha registrato il primo vaccino contro il coronavirus prima di ultimare tutti i test necessari. Ha destato molte perplessità l’annuncio di questa mattina del presidente Putin.
Putin ha dichiarato che a una delle sue figlie è stato somministrato il vaccino sperimentale, sta bene e ha un alto numero di anticorpi.
La fase 3 è stata lanciata in Russia la settimana scorsa, ma normalmente dovrebbe durare mesi. L‘OMS ha fatto sapere che prima di ottenere l’approvazione il vaccino dovrà essere sottoposto a rigorosi esami e valutazioni di tutti i dati richiesti sulla sicurezza e l’efficacia.
La Germania ha espresso dubbi sulla qualità, l’efficacia e l’assenza di rischio del vaccino russo. “L’autorizzazione di un vaccino in Europa – ha dichiarato un portavoce del governo tedesco – richiede sufficienti conoscenze di test clinici per provare l’efficacia e l’assenza di rischio oltre alla prova della qualità farmaceutica”

Andrea Monti ha intervistato Massimo Andreoni, direttore scientifico della società italiana delle malattie infettive:

 

Libano, quarto giorno consecutivo di proteste

Beirut si è fermata con un minuto di silenzio alle 18.06, ora dell’esplosione, per ricordare le oltre 200 vittime dello scoppio che esattamente una settimana fa ha devastato la città.
Nonostante le dimissioni del governo ieri sera la protesta non si ferma. Per il quarto giorno consecutivo centinaia di persone sono in piazza per esprimere la propria rabbia nei confronti della classe politica, accusata di essere responsabili del disastro di martedì scorso

Non sono bastate le dimissioni del primo ministro Hassan Diab per fermare i sit-in in città, l’assedio del parlamento e dei ministeri da parte dei manifestanti
il movimento di protesta deciso di mantenere la pressione sul potere fino alla formazione di un governo di unità nazionale, espressione della società civile e un piano di riforme per mettere fine alla corruzione
questa è anche la richiesta fatta dal presidente francese Macron che sta tentando una mediazione tra le diverse fazioni libanesi.
In cambio Macron farebbe da garante per sbloccare i 12 miliardi di dollari promessi nel 2108 dai paesi donatori e congelati a causa del caos politico.
Oggi a Beirut sono iniziati in modo informale le consultazioni per la formazione del nuovo governo.
Il Presidente Aoun vorrebbe riproporre il premier uscente Hassan Diab ma le ultime rivelazioni della stampa locale ha complicato le cose. Entrambi sarebbero stati informati direttamente, meno di un mese fa, della presenza nel porto di Beirut dei 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 03/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 03/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 03/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 03/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Ecco chi ci porta alla guerra

    Politici, industriali e finanzieri sono concordi nel sostenere la strada del riarmo e della militarizzazione europea: per i finanzieri si tratta di far fruttare i propri fondi rapidamente e in maniera sicura, per gli industriali idem, con fortissime iniezioni di denaro pubblico, non a caso anche quest’anno hanno fatto il record di vendite come registra il Sipri di Stoccolma il più autorevole istituto di ricerca sulla spesa militare nel mondo. Il problema, spiega Francesco Vignarca, portavoce della Rete Pace Disarmo, ricercatore e analista (tra i curatori del libro Europa a mano armata curato con Sbilanciamoci) è che così vince il discorso di guerra. Banalizzante, propagandistico e pericoloso perché sequestra la democrazia: “Il complesso militare industriale ha un pensiero medio lungo strategico. Stanno già intervenendo per togliere le leggi sulla limitazione alla vendita di armi, perché sanno che dovranno vendere questa sovraproduzione da qualche parte, così come fanno entrare capitali esteri nella nostra industria, come i sauditi in Leonardo, perché non siamo noi gli acquirenti di queste armi”. Ascolta l'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di mercoledì 03/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 03-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di mercoledì 03/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 03-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di mercoledì 03/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 03-12-2025

  • PlayStop

    L’inquietudine della provincia nel film “Ferine”, in concorso al Noir in Festival

    Trattandosi di un film horror si può raccontare poco. Ferine di Andrea Corsini si sviluppa intorno ad Irene, una donna che desidera una figlia ma nello stesso tempo è costretta a difendersi da chi la ostacola. In seguito a un incidente, la donna va in cerca di sangue per sopravvivere. Il tutto si svolge in un paesaggio vuoto e deprimente: “Cercavo una provincia in cui si respirasse solitudine e isolamento, come la villa di architettura brutalista e il centro commerciale esternamente vuoto. Il cemento da una parte e dall’altra le zone boschive, in cui si scatena l’aspetto selvaggio della storia”. Spiega Corsini, che nel film ha ricreato delle atmosfere che ogni tanto ricordano David Lynch, accompagnate dalla musica di Pino Donaggio: “È sempre stato il mio sogno, ma non avrei mai pensato di riuscirci. Non ho dovuto dirgli quasi niente per arrivare a questo risultato”. Un film prevalentemente femminile, con attrici internazionali che recitano in inglese e in cui gli uomini hanno soltanto parti in secondo piano. L'intervista di Barbara Sorrentini ad Andrea Corsini.

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 03/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 03-12-2025

  • PlayStop

    Lista stupri. Una delle ragazze minacciate: “L’educazione sessuo-affettiva serve ad arginare le violenze”

    L’educazione sessuale a scuola si farà solo con il consenso dei genitori degli studenti minorenni, sia alle medie sia alle superiori. Alla Camera ieri è arrivato il via libera agli emendamenti al ddl Valditara tra le proteste delle opposizioni. È stato respinto anche un emendamento che prevedeva di togliere il consenso dei genitori in caso il corso fosse organizzato dalle Asl, quindi non da associazioni ma dal servizio sanitario nazionale. Intanto, prosegue l’indagine della procura di Roma "lista degli stupri” comparsa nei giorni scorsi nei bagni del liceo romano Giulio Cesare. Al momento il reato ipotizzato è istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. Andrea, una delle studentesse del Giulio Cesare il cui nome era presente nella lista, al microfono di Mattia Guastafierro, ci racconta qual è il clima a scuola: “Ci sono stati dei precedenti, sicuramente non così gravi: stati bruciati dei cartelloni contro la violenza sulle donne nel bagno dei maschi, sono state strappate delle petizioni messe in bacheca per sensibilizzare alla violenza di genere. Purtroppo ci sono persone che hanno avuto un'educazione familiare estremamente poco consapevole di certe cose e purtroppo questa è la prova che un argomento così terribile come lo stupro possa essere utilizzato con leggerezza e, anzi, scritto su un muro di un bagno”. Inoltre, Andrea riconosce l'importanza dell'educazione sesso-affettiva nelle scuole: "Noi passiamo tantissime ore all'interno delle mura scolastiche e quindi deve essere la scuola a insegnare ed arrivare dove la famiglia magari non riesce. C'è molta disinformazione su quello di cui si tratta nell’educazione sessuo-affettiva: serve per insegnare il consenso, per conoscere se stessi senza paure, senza timori e stigmi sociali, per accettare ogni parte di sé. Facendo questo percorso dentro la scuola inevitabilmente la violenza di genere, e le violenze in generale, vengono arginate proprio perché la violenza parte da un'insicurezza. Se noi insegniamo che va bene averle, che queste si possono gestire, come gestire le relazioni, i conflitti ed educare al consenso, io credo che queste cose non succederebbero più. La scuola se ne deve far carico".

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 03/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 03-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 03/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 03-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 03/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 03-12-2025

Adesso in diretta