Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Martedì 1° settembre 2020

Donald Trump

Il racconto della giornata di martedì 1° settembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alla riapertura delle scuole per i corsi di recupero e i nodi ancora da sciogliere, a cominciare dalla capienza ridotta dei mezzi pubblici e i dubbi si chi farà rispettare quelle limitazioni. I possibili scenari sul futuro del Governo dopo i risultati delle elezioni regionali e del referendum. Esteri: negli Stati Uniti, a Los Angeles, la polizia ha ucciso un altro cittadino afroamericano nelle stesse ore in cui Donald Trump arriva a Kenosha, la città di Jacob Blake. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

I numeri dell’epidemia in Italia. Il bollettino di oggi del Ministero della Salute riferisce di 978 nuovi casi nelle ultime 24 ore, un dato di poco inferiore a quello di ieri ed emerso però da un campione di tamponi più ampio. Sono stati, infatti, 81mila i test effettuati. Aumenta il numero complessivo degli attualmente positivi, quello dei ricoverati e anche il numero delle persone in terapia intensiva, che torna sopra la soglia di 100: sono 107, con un aumento di 13 unità rispetto a ieri. Domani mattina alle 9.30 il Ministro Speranza riferirà in Parlamento, alla Camera, sull’andamento dell’epidemia in Italia.

Scuola, al via la riapertura per i corsi di recupero

Hanno riaperto le scuole oggi in Italia, seppur solo per i corsi di recupero e per i collegi docenti. Si tratta delle prime prove generali di riapertura dopo sei mesi di fermo interrotti solo dagli esami di maturità. Ieri il comitato tecnico scientifico ha dato le sue ultime definitive indicazioni sui comportamenti e le procedure anti-contagio, dalle mascherine alle eventuali quarantene. Oggi invece l’istituto superiore di sanità ha fatto sapere di avere attivato i corsi destinati ai responsabili Covid, che dovranno essere individuati in ogni scuola. Sentiamo allora come procede negli istituti la preparazione dell’anno scolastico che inizia, Dino Barra è un docente di un liceo scientifico milanese.


 

Scuola e trasporti: chi farà rispettare le limitazioni alla capienza dei mezzi?

(di Anna Bredice)

Un accordo che ancora manca sui cosiddetti ‘lavoratori fragili’, gli insegnanti e personale Ata che non possono stare in classe, e poi le ricadute pratiche del piano sui trasporti per raggiungere le scuole soprattutto nelle grandi città. Questi sono i due punti del capitolo scuola che ad oggi presentano ancora parecchie problematiche, anche se ad esempio in alcuni istituti come il liceo Augusto di Roma la preside ha tenuto a precisare che tutti i professori si sono presentati e che non ci sono stati problemi per gli studenti che hanno iniziato, con le loro mascherine, i corsi di recupero. Questi ultimi intervistati fuori dalla scuola hanno confermato che in classe c’erano tutte le distanze previste, ma per arrivare a scuola sull’autobus, raccontavano, erano tutti attaccati. E’ una situazione che potrebbe capitare da domani in poi e ancora di più dal 14 settembre, visto che l’accordo trovato ieri sugli spostamenti sui mezzi pubblici presenta molti interrogativi per gli stessi sindacati dei conducenti. A Roma, raccontano, ci sono 8 mila fermate ed è improponibile che si possa controllare la salita e la discesa per ognuna di queste, propongono un personale dedicato al controllo delle distanze attraverso volontari della protezione civile o i vigili urbani, la Cgil trasporti della Capitale è convinta che ci vorrebbero almeno 400 o 500 persone in più, e poi la metropolitana, a Roma o a Milano, si chiedono come fare a controllare che ogni vagone abbia l’80% di capienza prevista. Sono problemi che emergeranno nei prossimi giorni con il ritorno ad una presunta normalità. L’altra questione irrisolta è quella dei lavoratori fragili, oggi doveva esserci un incontro tra i sindacati scuola e il ministero dell’istruzione, poi rinviato, per discutere di questo tema, prevedendo norme certe e categorie precise di patologie per le quali si può consentire l’esonero.

Governo, gli scenari per il post-elezioni regionali

(di Michele Migone)

I risultati delle regionali e del referendum diranno se il governo Conte proseguirà per la sua strada nonostante tutto; nonostante l’incerto ritorno a scuola, le tensioni sociali, i litigi sui miliardi del Ricovery Fund. Lo scenario più temuto per il governo nelle regionali è un 4 a 2 per il centrodestra (con la conquista di Puglia e Marche e la tenuta di Veneto e Liguria). In questo caso, quasi certo un rimpasto, possibile una crisi. Dentro la maggioranza volerebbero I coltelli, visto la decisione di 5 Stelle e Italia Viva di presentare propri candidati in alcune regioni. Sarebbe crisi sicura, invece, se il centrodestra dovesse conquistare anche la Toscana (5 a 1), ipotesi remota, ma sulla carta non impossibile. I più preoccupati sono Giuseppe Conte (per ovvi motivi) e Nicola Zingaretti. Se il primo si gioca la poltrona, il secondo rischia un rapido declino dentro il partito. Riottoso ad accettarla un anno fa, sarebbe ora vittima della fragile alleanza politica con i 5 stelle. C’è poi il referendum per il taglio dei parlamentari. I sondaggi dicono che gli elettori preferiscono il Sì. Sulla carta anche tutti i partiti lo vogliono. Ma poi in realtà fanno altri giochi. Berlusconi e Renzi hanno indicato libertà di scelta. Salvini snobba il quesito. Se vincesse il No non sarebbero dispiaciuti. Per il governo sarebbe un brutto colpo. Zingaretti schiererà il suo partito (che è diviso) per il Sì, ma solo per evitare crisi con i 5 stelle. In quanti andranno a votare? La mobilitazione alle urne sarà la carta vincente. Il fronte del No scende in piazza il 12 settembre. Nel frattempo la maggioranza ha decido il primo passo per il varo della nuova legge elettorale. Sarà votata in commissione alla Camera l’8 settembre. Ma il suo destino sarà deciso dal voto delle regionali e del referendum.

USA, la polizia di Los Angeles uccide il 29enne afroamericano Dijon Kizzee

(di Roberto Festa)

L’indagine è in corso, spiega la polizia di Los Angeles. Che ricostruisce la vicenda così. Un uomo è stato bloccato da due agenti di polizia a South LA, la parte sud di Los Angeles. L’uomo, nero, stava guidando una bicicletta in modo non conforme al codice della strada. Allo stop ha abbandonato la bicicletta ed è fuggito. È stato raggiunto dagli agenti a un isolato di distanza, ci sarebbe stata una colluttazione. Il sospetto ha colpito con un pugno un agente e avrebbe anche lasciato cadere una pistola semi-automatica. È qui che i due agenti avrebbero sparato e ucciso. Ovviamente è una ricostruzione tutta da verificare. I due poliziotti non indossavano alcuna videocamera. L’uomo, sia pure non ufficialmente, è stato identificato. Si chiama Dijon Kizziee e aveva 29 anni. Immediatamente nell’area e davanti al commissariato di zona si sono ritrovate centinaia di persone che chiedono giustizia. Va ricordato che la polizia di Los Angeles ha una storia antica di pregiudizio razziale. Il nuovo episodio di violenza della polizia arriva proprio mentre Donald Trump raggiunge Kenosha, Wisconsin, dove Jacob Blake è stato colpito da sette colpi di pistola alle spalle. Sindaco della città e governatore del Wisconsin hanno chiesto a Trump di non venire, per non alimentare le tensioni. Il presidente però ha deciso altrimenti. Incontrerà I responsabili della polizia ma non la famiglia di Blake. La visita è stata preceduta da dichiarazioni a dir poco imbarazzanti di Trump a un programma di Fox News. Il presidente ha paragonato i colpi di pistola sparati da un agente alla schiena di Blake alla mossa sbagliata di un giocatore di golf. Vanno in palla, sbagliano un tiro da un metro. Il presidente ha del resto scelto ormai chiaramente, in vista delle presidenziali di novembre, una retorica che enfatizza legge ed ordine. Continua su questa strada, nella speranza che il caos e l’indignazione per le sue battute razziste gli spianino ancora una volta la strada della Casa Bianca.

USA, qual è la strategia di Donald Trump?

Sulla strategia di Donald Trump l’opinione dell’americanista Fabrizio Tonello
autore del libro “Democrazie a rischio, La produzione sociale dell’ignoranza”:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 19/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 19-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 19/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 19-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 19/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 19/11/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 19/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 19-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di mercoledì 19/11 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 19-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 19/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 19-11-2025

  • PlayStop

    Il folk surreale di Lael Neale: la cantautrice della Virginia ospite di Volume

    È da ieri in Italia Lael Neal, cantautrice della Virginia che in questi mesi sta portando in tour il nuovo album "Altogether Strangers" uscito a maggio. Pubblicato dalla Sub Pop, storica etichetta alternativa di Seattle, il disco è un viaggio etereo e surreale che unisce folk e dream pop, l’inconfondibile suono dell’omnichord a paesaggi naturali e cittadini. Ieri dal vivo a Roma e domani a Torino, Lael Neale è oggi passata a Volume per suonarci alcuni pezzi prima del concerto di questa sera all’Arci Bellezza di Milano. E sulla presenza di figure femminili nell’industria musicale di oggi spiega: “non importa se sei uomo o donna perchè la qualità della musica dovrebbe parlare da sé”. L’intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive di Lael Neale.

    Clip - 19-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 19/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 19-11-2025

  • PlayStop

    Volume di mercoledì 19/11/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 19-11-2025

  • PlayStop

    Gaza vista dai suoi fotografi

    "I Grant You Refuge": è il titolo di una mostra ospitata alla Biblioteca Sormani di Milano fino al 6 dicembre. Sono le toccanti fotografie di un collettivo di sei fotografi palestinesi che permettono di vedere attraverso il loro sguardo ciò che è accaduto a Gaza. Alcuni di loro sono stati uccisi, altri minacciati, come Shadi Al-Tabatibi, che è stato costretto a fuggire in Egitto e ora si trova in Italia. Tiziana Ricci lo ha incontrato davanti alle sue fotografie.

    Clip - 19-11-2025

  • PlayStop

    Le politiche sulle droghe

    Il 7 e l'8 novembre si è tenuta a Roma la Conferenza Nazionale governativa sulle Droghe e, contemporaneamente, la contro-conferenza della rete delle organizzazioni della società civile per la riforma delle politiche sulle droghe. Cosa è emerso? Ne abbiamo parlato con Leopoldo Grosso, responsabile dell'area tossicodipendenza del Gruppo Abele.

    Clip - 19-11-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 19/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 19-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 19/11/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 19-11-2025

Adesso in diretta