Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Giovedì 3 dicembre 2020

Conte DPCM Parlamento

Il racconto della giornata di giovedì 3 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alle Regioni del centrodestra che continuano a fare pressioni sul governo e chiedere conto di ogni decisione, non solo quelle legate al COVID, mentre il Movimento 5 Stelle continua a perdere pezzi. Oggi è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. A Bristol oggi pomeriggio 4 persone sono rimaste uccise in un’esplosione in un’area industriale. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Oggi in Italia sono state comunicate 993 morti legate al coronavirus, mai così tante nel nostro Paese. Finora il dato più alto era stato di 969 e risaliva al 27 marzo. I contagi accertati nell’ultima giornata sono circa 23mila, con una percentuale di positivi rispetto ai tamponi del 10,2%, leggermente superiore a quella di ieri. In lieve diminuzione i pazienti in terapia intensiva, che ora sono circa 3.600. Più consistente il calo delle persone ricoverate nei reparti ordinari, scese a 31.772. Nino Cartabellotta è presidente della fondazione sanitaria Gimbe. Gli abbiamo chiesto una valutazione sul picco di vittime registrato oggi:


 

Le pressioni delle Regioni sul governo

(di Anna Bredice)

Le regioni del centrodestra, la Lombardia di Fontana in testa, da un lato e poi dall’altro nel governo i renziani, che al Presidente del Consiglio chiedono conto di tutte le scelte, anche quelle che non riguardano il COVID, per pretendere un tagliando al governo. È la doppia pressione esercitata su Palazzo Chigi per cambiare il DPCM che in questi minuti Conte deve firmare, per poterlo presentare in una conferenza stampa alle 20.30. Conte alle regioni incontrate nel pomeriggio ha spiegato che le regole non cambiano, che il divieto di spostamenti anche tra comuni nei giorni di Natale e Capodanno era cosa nota, nel dettaglio dei divieti potranno rientrare anche piccole deroghe, ad esempio il motivo di necessità costituito dalla visita al genitore anziano e solo che vive in un altro comune. Ma il divieto di spostarsi tra regioni e tra comuni, siano questi grandi o piccoli, anche in fascia gialla nei giorni di festa rimane, è il caposaldo del provvedimento, pensato per evitare la terza ondata di contagi. Ma il pressing è stato forte e non ha risparmiato neppure una parte del Pd, 25 senatori di tutte le aree esclusa quella di Franceschini hanno chiesto un allargamento nel divieto per i comuni, ancora una volta è dovuto intervenire Zingaretti a ribadire il sostegno al suo ministro Boccia, ricordando in numero odierno dei morti per COVID, ma anche i sindaci appoggiano la linea rigida del governo, a loro tocca infatti il controllo dei possibili assembramenti. Unica modifica rispetto alle previsioni è la maggiore percentuale di studenti che torneranno a scuola il 7 gennaio, elementari e medie tutti, al 75% per le superiori. Per il resto si conferma il rigore nelle decisioni che riguardano i viaggi, consentiti dal 21 in poi solo per chi ha raggiunge la residenza e per motivi di salute e lavoro, ma non per andare nelle seconde case.

Lega all’attacco per nascondere il disastro Lombardia

(di Luigi Ambrosio)

Fontana è l’ariete di Salvini. Lo è dall’inizio della pandemia.
Addirittura a un certo punto, ad aprile, il capo leghista aveva pure preso un ufficio nella sede della Regione Lombardia. Poi ha visto la malparata e ha lasciato perdere. Ma non ha smesso di mandare avanti il presidente lombardo per cercare di creare difficoltà al governo, come se non bastassero le lotte interne, anche durissime, nella maggioranza a Roma. [CONTINUA A LEGGERE]

Ancora problemi nel Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle alle prese con problemi interni. Oggi quattro eurodeputati penstastellati hanno lasciato il gruppo al Parlamento europeo. Si tratta dei quattro che componevano la cosiddetta frangia ambientalista dei 5 Stelle in Europa. In una nota hanno spiegato che “non si riconoscono più in una forza politica che è diventata come tutti gli altri partiti”. Oggi è arrivata anche la notizia che la procura di Milano ha aperto un’inchiesta conoscitiva sulle consulenze commissionate dalla Philip Morris alla Casaleggio Associati, di proprietà di Davide Casaleggio.
Nicola Biondo, giornalista, autore del libro “Il sistema Casaleggio”:


 

La Toscana diventerà zona arancione già questo sabato?

Domani saranno diffusi i risultati del monitoraggio settimanale di Ministero e Istituto Superiore di Sanità. In base ai dati potrebbero cambiare i livelli di rischio in cui sono classificate alcune regioni. In Lombardia oggi il presidente Fontana ha parlato di un possibile ingresso in fascia gialla dall’11 dicembre. In Toscana il suo collega Giani avrebbe voluto passare da quella rossa a quella arancione già questo sabato. Da Firenze Gimmy Tranquillo di Controradio:


 

Oggi la Giornata internazionale delle persone con disabilità

“Il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità e diritti”. Sono le parole del presidente della repubblica Mattarella nella Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, la cui condizione durante la pandemia è stata particolarmente critica.
Giampiero Griffo, coordinatore del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.


 

4 vittime in un’esplosione a Bristol

A Bristol sono 4 le vittime per l’esplosione in un’area industriale avvenuta oggi pomeriggio. Erano tutti operai; ci sarebbe anche un ferito grave non in pericolo di vita. A causare l’esplosione forse è stato un serbatoio contenente sostanze chimiche; gli operai stavano infatti lavorando ad un impianto per il trattamento di acque reflue. La deflagrazione ha anche fatto crollare un grande deposito e causato danni agli edifici circostanti. La polizia ha avviato un’indagine.

USA, record di vittime e di contagi da COVID

(di Sara Milanese)

Negli Stati Uniti la pandemia non accenna a frenare: nelle ultime 24 ore si sono registrate 2.880 morti per covid, il numero più alto da inizio pandemia. Anche il numero di contagi ha toccato un nuovo picco, con oltre 200mila nuovi positivi. Ieri si era registrato un altro triste primato per il paese: 100mila persone ricoverate in ospedale.
Proprio con l’obiettivo di contenere la pandemia è in corso un vertice delle Nazioni Unite sul COVID. Nel suo discorso di apertura il segretario generale Antonio Guterres ha lanciato un duro monito: “Alcuni paesi hanno rifiutato i fatti e non hanno seguito le raccomandazioni dell’OMS per una risposta globale alla pandemia. E quando gli Stati vanno nella loro direzione, il virus va in ogni direzione“, ha detto.
Guterres ha poi ricordato che il mondo sta per affrontare la più grave recessione degli ultimi 80 anni, e ha ribadito la richiesta che il vaccino anti-COVID sia un bene pubblico globale. L’incontro è virtuale, sono previsti gli interventi di oltre 100 tra primi ministri e presidenti, per l’Italia ci sarà un video messaggio di Giuseppe Conte.

Egitto, scarcerazione dei 3 dirigenti dell’ong Eipr

Saranno scarcerati stasera i tre dirigenti dell’ong egiziana Eipr, arrestati al Cairo due settimane fa. Lo ha annunciato la stessa organizzazione sui suoi canali social, aggiungendo che “la nostra squadra di legali sta ancora confermando i dettagli e le procedure del loro rilascio“. La notizia sarebbe confermata anche da varie fonti politiche e giudiziarie.
Si tratta del direttore dell’ong, del legale e del responsabile amministrativo;
erano stati arrestati con l’accusa di legami con la fratellanza musulmana, considerata un’organizzazione terroristica.
Per tutti e tre erano stati disposti 15 giorni di custodia cautelare.
Il nome di Patrick Zaki, che ha a lungo collaborato con l’ong, non figura nella lista dei possibili scarcerati. Lo studente egiziano è in carcere da febbraio.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Redazione
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    Nel giorno mondiale contro la violenza sulle donne, raccontiamo con Cristina Carelli, presidente di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, i centri antiviolenza, oltre 110 in Italia con differenze però tra Nord e Sud, con quasi 4mila operatrici in stragrande maggioranza volontarie e quasi 30mila donne “ascoltate” all’anno. “Siamo realtà aperte e sempre presenti, le donne arrivano da noi spesso senza appuntamento e si rivolgono a noi quasi sempre liberamente - spiega Carelli - perché il presupposto del nostro intervento è la libertà di scelta della donna, lo sottolineiamo perché è in corso un tentativo di trasformarci in realtà di servizio e per imporre alle donne dei percorsi standardizzati, più istituzionali e di sistema, e non costruiti per ciascuna partendo dal consenso e dalla libera scelta di ogni donna”. Sottofinanziamento, soluzioni solo punitive, negazione della dimensione politica e culturale della prevenzione, la frontiera è sempre la società. Se sono le famiglie a decidere cosa è giusto o meno per l’educazione sessuale, stiamo riproponendo il problema. “Chiediamo al governo di essere coerente: bisogna lavorare sul fronte della cultura e della prevenzione”. La violenza non è solo un atto individuale, ma è resa possibile da scelte politiche e culturali che limitano la libertà delle donne, scrive Di.Re nella campagna “Tutto nella norma” che potete trovare sul sito: direcontrolaviolenza.it

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    Pubblica si occupa di violenza maschile contro le donne. Oggi è il 25 novembre, giornata internazionale dell’ONU per l’eliminazione della violenza di genere. Con la presidente di UN (United Nations) Women Italy, Darya Majidi. E con Barbara Leda Kenny, antropologa, coordinatrice della Fondazione Brodolini, curatrice del sito Ingenere.it

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