Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Domenica 2 agosto 2020

Il racconto della giornata di domenica 2 agosto 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia ai 40 anni dalla strage di Bologna. Domani l’incontro tra i familiari delle 43 vittime del crollo di Ponte Morandi e il Capo dello Stato nel giorno dell’inaugurazione del nuovo ponte, mentre in Colombia la procura generale ha ordinato un’inchiesta legata alla morte dell’osservatore dell’Onu Mario Paciolla, avvenuta lo scorso 15 luglio. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

(di Andrea Monti)

239 positivi e 8 morti. I dati di oggi sul coronavirus in Italia sembrano confermare un andamento stabile della diffusione nel nostro Paese.
Rispetto a ieri i nuovi casi sono una sessantina in meno. Calano anche i tamponi analizzati, da 53mila a 43mila. Oltre metà dei contagi delle ultime 24 ore si concentra in tre regioni: sono 49 in Emilia-Romagna, 45 in Veneto e 38 in Lombardia, da cui arrivano tutte le 8 vittime comunicate oggi.
A livello nazionale i posti occupati nelle terapie intensive sono 42, uno in meno di ieri. Le persone attualmente positive restano stabili attorno a quota 12.500. Intanto nel Lazio l’assessore alla sanità ha annunciato che due navi sono state messe in quarantena al porto di Civitavecchia, dopo che tre membri degli equipaggi sono stati contagiati. I lavoratori stavano preparando la possibile ripresa delle crociere, su cui si aspetta l’ok del governo.

40 anni dalla strage di Bologna

(di Riccardo Tagliati)

È strano questo 40esimo anniversario del più sanguinoso attentato della storia repubblicana. Strano perché manca il consueto corteo da piazza del Nettuno alla stazione. Strano perché i discorsi, il minuto di silenzio e i fischi del locomotore sono risuonati in una piazza maggiore transennata.
Ma è strano anche perché, forse per la prima volta, i famigliari delle vittime sono fiduciosi che si possa arrivare davvero alla piena e completa verità.
Il presidente dell’associazione dei famigliari, Paolo Bolognesi, lo ripete più volte: “Il bilancio è positivo”: la condanna del quarto terrorista dei Nar, Cavallini, dopo Mambro, Fioravanti e Ciavardini; l’indagine sui mandanti che seguendo i soldi della P2 di Gelli potrebbe portare a ricostruire tutto il quadro fino ad individuare gli ispiratori politici del massacro di 85 persone e il ferimento di oltre 200 in un caldo sabato di agosto della rossa Bologna del 1980.
È strano questo 2 Agosto perché lo Stato, per la prima volta, sembra stare dalla parte delle vittime: nei giorni scorsi la visita del Presidente Mattarella, oggi quella della Presidente del Senato Casellati e del vice ministro dell’Interno Crimi: tutti a promettere sostegno e verità. E i famigliari, con la gerbera bianca al petto, stavolta sperano davvero.
E anche in questo strano 40ennale al tempo dell’epidemia Bologna non ha mancato l’appuntamento e si è stretta attorno alle vittime: un migliaio i posti prenotati sul Crescentone, molte centinaia nelle vie limitrofe, dietro alle transenne, hanno ascoltato, applaudito e si sono emozionante. Alcune centinaia, per lo più attivisti di collettivi e sindacati di base, non hanno voluto rinunciare al corteo (“Si può andare in discoteca ma non si può sfilare per il 2 Agosto? Assurdo”) e sono arrivate in stazione in alcune migliaia.
In stazione la presidente Casellati ha scoperto la targa con la nuova intitolazione dello scalo ferroviario: Bologna Centrale – 2 agosto 1980. Un altro seme di memoria lanciato nel futuro perché nessuno smetta mai di chiedere verità e giustizia.

Genova, i familiari delle 43 vittime incontreranno Mattarella

Oggi si è saputo che l’Anas ha consegnato il certificato di collaudo necessario per aprire il ponte San Giorgio, che sostituisce il Morandi a due anni dal crollo. Domani a Genova ci sarà l’inaugurazione con le autorità locali e nazionali, a partire dal presidente Mattarella. I familiari delle 43 vittime hanno deciso di non esserci, ma prima dell’evento vedranno il Capo dello Stato, che ha chiesto di incontrarli. Anche gli “ex sfollati”, le persone che dopo il disastro hanno dovuto lasciare le loro case, hanno annunciato che domani non saranno sul nuovo viadotto. Franco Ravera è presidente dell’associazione che li riunisce, chiamata Quelli del ponte Morandi:


 

La Colombia apre un’inchiesta sulla morte di Mario Paciolla

In Colombia la procura generale ha ordinato un’inchiesta legata alla morte dell’osservatore dell’Onu Mario Paciolla, avvenuta lo scorso 15 luglio. Le indagini riguardano i poliziotti che il giorno dopo hanno permesso ai rappresentanti delle Nazioni unite di entrare nella casa del 33enne portando via le sue cose. In un primo momento le autorità hanno parlato di suicidio, ma finora i risultati dell’autopsia non stati resi pubblici e la vicenda è tutta da chiarire. Mattia Guastafierro ha intervistato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty international.


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Redazione
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    La nave solidale colpita da droni prima della partenza per Gaza

    Il 2 marzo il governo israeliano ordinava il blocco totale dell’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Oggi, esattamente due mesi dopo, il blocco è ancora in essere e da due mesi nella Striscia non entra niente: né cibo, né acqua, né medicinali, né carburante. La situazione peggiora giorno dopo giorno, le scorte sono ormai esaurite e la fame sta dilagando. In questo contesto di blocco totale, il più lungo che Gaza abbia mai sperimentato, dove morire di fame non è più solo un modo di dire, le ong e le organizzazioni umanitarie cercano di sopperire alle colpevoli mancanze dei governi. È in quest’ottica che la nave della Freedom Flotilla Coalition, si stava preparando a partire per Gaza carica di aiuti umanitari, con l’obiettivo di rompere l’assedio. Questa notte, però, la nave è stata colpita da due droni, che hanno fatto scoppiare un incendio e ne hanno ovviamente impedito la partenza. Abbiamo raggiunto a Malta Simone Zambrin, attivista di Freedom Flotilla, che si sarebbe dovuto imbarcare oggi per andare verso Gaza.

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    Il Comitato Sì Meazza presenta un esposto alla Corte dei conti contro il nuovo stadio

    Non è arrivata nessuna proposta alternativa. Quella presentata da Inter e Milan è rimasta l’unica offerta per l’acquisto dello stadio di San Siro e delle aree vicine al “Meazza”. Il Comune di Milano lo ha comunicato, alla mezzanotte del 30 aprile, alla scadenza dell’avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni d’interesse. Un esito prevedibile, dal momento che la finestra è rimasta aperta per poche settimane. Ora proseguiranno i lavori della Conferenza dei servizi, già iniziati quando potevano arrivare anche altre proposte. Il fronte di chi si oppone ai piani dei due club e a come la giunta comunale sta gestendo la vicenda tenta ancora di interrompere il percorso avviato. Oggi il comitato Sì Meazza, dopo aver già fatto un esposto alla Procura, ha inviato alla Corte dei conti una segnalazione perché indaghi per danno erariale, chiamando in causa il Comune. Luigi Corbani del comitato Sì Meazza spiega perché ha depositato questa segnalazione.

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    Esteri di venerdì 02/05/2025

    1) Gaza senza cibo da due mesi. Il blocco israeliano agli aiuti continua indisturbato mentre la fame dilaga tra la popolazione. Nella notte colpita con droni la nave della Freedom Flotilla, che voleva portare aiuti nella striscia. (Sami Abu Omar, Simone Zambrin - Freedom Flotilla) 2) Guerra in Ucraina. Secondo le Nazioni Unite la situazione lungo il fronte è peggiorata da quando sono iniziati i negoziati per il cessate il fuoco. In esteri la testimonianza da Sumy. 3) Germania, i servizi segreti classificano Afd come partito estremista. I leader del partito rispondono: azione politica, ci difenderemo. (Alessandro Ricci) 4) L’effetto Trump sulle elezioni nel pacifico. Domani Australia e Singapore al voto. In entrambi i casi i dazi americani hanno ribaltato i sondaggi. (Lorenzo Lamperti) 5) Mondialità. La partita sul clima si gioca tra Usa e Cina. (Alfredo Somoza)

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    "If You Asked for a Picture", uscito oggi, è il secondo disco ufficiale di Blondshell. Un lavoro in cui l'artista americana unisce al suo approccio indie rock la sua fascinazione per lo stile Motown, un album che contiene molto della sua identità, personale e musicale. Un disco di cui ha parlato oggi con Matteo Villaci in una lunga intervista a Jack.

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