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Cecilia Sala è stata liberata

cecilia sala

Poco dopo le undici, una telefonata da Palazzo Chigi arriva ai genitori di Cecilia Sala. La loro figlia è libera ed è già in volo per l’Italia; arriverà a Roma intorno alle 15:30. Si è risolto quindi nel migliore dei modi l’arresto e la detenzione, anche dura, della giornalista nelle prigioni di Teheran. Giorgia Meloni prima avverte i genitori e poi diffonde una nota nella quale ringrazia il governo, il corpo diplomatico e i servizi di intelligence per aver contribuito al rilascio dopo venti giorni nelle prigioni iraniane. Un ringraziamento che la presidente del Consiglio a sua volta riceve da tutti oggi in maniera assolutamente bipartisan, dagli altri ministri e da tutti i partiti dell’opposizione, da Schlein a Conte, che si congratulano per il ritorno della donna in Italia e riconoscono al governo di aver raggiunto il risultato sperato da tutti. Il padre di Cecilia Sala ha rilasciato una dichiarazione di evidente felicità e ha raccontato che la sua angoscia era aumentata nei giorni scorsi con “l’impressione di una partita a scacchi – dice – ma i giocatori non erano soltanto due. Ad un certo punto la scacchiera si è affollata e questo ha creato forti timori in un genitore”. Probabilmente si riferisce alle diverse strade e tentativi diplomatici e di intelligence, dal ministero degli Esteri ai servizi, che in questi giorni vivono un momento delicato con l’uscita di scena di Elisabetta Belloni. Ma ad accelerare la liberazione molto probabilmente hanno contribuito il viaggio di Giorgia Meloni da Trump negli Stati Uniti, la possibilità che l’arresto di Muhammed Abedini in Italia non si tramuti in un via libera all’estradizione, la pressione da un lato e le parole diverse arrivate ieri dall’Iran, la mancanza di legame tra le due vicende, quella della giornalista e dell’ingegnere iraniano, dopo che per giorni invece i due casi erano stati considerati intrecciati tra loro. La scorsa settimana, infine, l’incontro di Giorgia Meloni con la madre di Cecilia Sala e la richiesta di un silenzio stampa, che ha segnato probabilmente l’avvio di una seconda fase di trattative.

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    Anna Bredice
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