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Campo largo nelle Marche: poteva andare peggio? Difficile

Campo largo nelle Marche

Si presenta alle 5 e mezzo del pomeriggio precise, Matteo Ricci, sale sul palco e concede la vittoria a Francesco Acquaroli. E pensare che avrebbe dovuto essere una lunga notte, secondo le previsioni – o meglio le illusioni – della vigilia da parte di chi tre ore prima aveva aperto le porte del comitato elettorale del campo largo. Anzi, del Partito Democratico, perché i 5 Stelle e gli altri se ne sono stati ciascuno per conto proprio a seguire lo spoglio.

La difficile costruzione dell’alleanza elettorale è stato uno dei temi cruciali di queste elezioni regionali e ovviamente da un secondo dopo l’ammissione della sconfitta da parte di Ricci è iniziato l’esercizio di proiezione sul piano nazionale. “Se avete perso qui perchè dovreste vincere in Italia” era la domanda ossessiva. E Ricci, lasciato solo davanti al plotone dei giornalisti di Palazzo, ripeteva lo stesso concetto: ce l’abbiamo messa tutta, loro avevano soldi e potere, i marchigiani hanno scelto la continuità, l’inchiesta giudiziaria mi ha danneggiato, ma resteremo uniti perché è il solo modo per battere le destre. Ma se le Marche sono l’Ohio d’Italia, a Roma non possono stare tranquilli dalle parti delle opposizioni.

Sconfitta netta, anche nelle zone che soffrono di più la crisi industriale. Destra che mantiene le roccaforti e sfonda anche a Pesaro, tradizionalmente a sinistra; Pd male nel voto percentuale; Avs e 5 Stelle molto male; la solidarietà alla Flottilla, l’intenzione annunciata di riconoscimento della Palestina -atto puramente politico- da parte della Regione se avesse cambiato colore non hanno spostato voti. E dopo 5 anni di amministrazione targata Fratelli d’Italia, con le crisi industriali, il lavoro povero, le sofferenze post terremoto, l’astensionismo non ha penalizzato la destra, al contrario. Il solo dato che, si ragionava ad Ancona, potrebbe evitare che tra Conte, Schlein, Renzi e gli altri inizi il processo è che sono andati, chi più chi meno, male tutti, a questo giro.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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