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La brutale banalità di Giulia Grillo

giulia grillo ministro sanità

Potremmo anche chiuderla molto brevemente. Sarebbe sufficiente riportare le parole di Giulia Grillo, ministra della Sanità, sui 47 migranti da 12 giorni a bordo della nave Sea Watch: “La situazione è sotto controllo e comunque quando mandiamo i medici è il Paese che paga e non mi pare il caso”.

Il governo non manda i medici per non spendere pochi soldi. Nemmeno per l’assistenza psicologica e questo è particolarmente significativo considerato l’inferno che i migranti hanno dovuto attraversare. “In pochi giorni non possono sorgere malattie croniche dal punto di vista psicologico né traumi acuti come nel caso di terremoti o guerre” ha detto Grillo che è pure medico eppure sembra non sappia di cosa stia parlando.

Tra le tante affermazioni violente di questo governo sui migranti questa è forse la più violenta. Perché si afferma che le vite di quelle persone non valgano pochi euro per una visita. Perché si nega in radice la sofferenza di quelle persone. Cosa vuoi che sia attraversare il deserto, cosa vuoi che sia subire violenze e torture, cosa vuoi che sia rischiare di annegare in mare? Cosa vuoi che sia farlo dopo avere detto addio alla famiglia, agli affetti, alla casa, per cercare una vita degna?

“Non hanno mica subito un terremoto -par di sentire la voce sovranista – non è mica Amatrice”

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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    "Aprire lo sguardo" (Garzanti) è un libro in cui Alessandra Mauro ha scelto 15 immagini che compongono un “mosaico visuale” dell'Italia. In una selezione di grande forza evocativa, sfilano volti, luoghi e momenti: dall’arresto Benito Mussolini, immortalato da Adolfo Porry-Pastorel nel 1915, ai ritratti di Wanda Wulz, ai manicomi documentati da Gianni Berengo Gardin nel 1968, fino alla fotografia di moda di Ferdinando Scianna e allo studio del tessuto urbano di Gabriele Basilico. L'intervista di Tiziana Ricci a Alessandra Mauro.

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