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Anche questa è Milano

Un quartiere popolare in una delle periferie più lontane dal centro, un incendio che distrugge i primi piani di un palazzo impacchettato da anni in un cantiere senza fine, una delle ultime dottoresse di base della zona costretta ad andare via per il degrado di anni lasciando migliaia di pazienti senza medico. “Anche questa è Milano, ma noi abitanti ce ne vorremmo andare” racconta Cristina, inquilina dell’alloggio qualche piano sopra lo studio medico distrutto dalle fiamme. È sua la voce che racconta come si vive nella periferia dimenticata di una grande città. “Quello che non vogliono vedere in centro lo spostano nella periferia”.

Mercoledì pomeriggio in una delle torri bianche di via Saponaro a Milano si è sviluppato un incendio per cause ancora da accertare. Le torri bianche sono palazzi di alloggi popolari di proprietà della Regione Lombardia gestiti dall’Aler. In uno di questi nel 2021 è stato avviato un cantiere poi abbandonato a marzo 2023, raccontano gli abitanti. Che hanno scritto lettere ad Aler, Regione, Comune e Prefettura per raccontare il degrado che aumentava giorno dopo giorno e l’insicurezza, l’impossibilità di vivere e lavorare dignitosamente in un quartiere già storicamente difficile. “E ora resteremo anche senza medico” racconta Cristina.

Anche questa è Milano
(La situazione pochi giorni prima dell’incendio. Le saracinesche che si intravedono sono parte dello studio medico. L’entrata della dottoressa è dietro al ponteggio con il telo blu)

“A Gratosoglio non ci sono servizi, non ci sono interventi sociali, ora perderemo anche il medico di base” racconta Cristina. Si accumulano invece le fragilità e le marginalità sociali; ci sono le case popolari fatiscenti, il centro per minori non accompagnati, il campo rom: “ma chi vuole venire a vivere in un posto così?” si chiede Cristina. “Anche questa è Milano, ma qualcuno se lo dimentica”.


(La vista dal balcone di Cristina, il fumo all’inizio dell’incendio)

“L’incendio è il risultato dell’inerzia della Regione che ricade sempre sui cittadini. Da anni denunciamo le condizioni disastrose di quel complesso Aler” scrive Nicola Di Marco, capogruppo lombardo del Movimento 5 Stelle. “L’incendio scoppiato alle Torri bianche Aler di via Saponaro è un disastro annunciato frutto del degrado e dell’incuria di Aler e Regione Lombardia” dice la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza che ha fatto un sopralluogo nella zona.

  • Autore articolo
    Roberto Maggioni
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    1) “Il mondo non deve lasciarsi ingannare: a Gaza il genocidio non è finito”. Il nuovo rapporto di Amnesty International ci chiede di non voltare la faccia dall’altra parte. (Riccardo Noury - Amnesty Italia) 2) Negligenza e corruzione. Cosa c’è dietro l’incendio del complesso residenziale di Hong Kong costato la vita a decine di persone. (Ilaria Maria Sala, giornalista e scrittrice) 3) Stati Uniti, l’attacco di Washington potrà avere effetti a lungo termine sulle politiche migratorie dell’amministrazione Trump e sulla vita di migliaia di migranti. (Roberto Festa) 4) Francia, dall’estate 2026 torna il servizio militare volontario. Il presidente Macron ha annunciato oggi quello che sembra più che altro un segnale politico e strategico. (Francesco Giorgini) 5) Spagna, una marea di studenti e professori in piazza a Madrid contro i tagli alle università pubbliche. La regione della capitale, guidata dalla destra, è quella che spende meno per gli studenti in tutto il paese. (Giulio Maria Piantedosi) 6) World Music. Entre Ilhas, l’album che celebra diversità e affinità musicali degli arcipelaghi della Macaronesia. (Marcello Lorrai)

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    Poveri ma belli di giovedì 27/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Stuart Murdoch: "Il mio primo romanzo non è una biografia, ma racconta la mia storia e la storia della mia malattia"

    Il leader dei Belle & Sebastian racconta "L'impero di nessuno", il suo libro d'esordio, ai microfoni di Volume. Un libro che lui stesso definisce di autofiction: "La maggior parte delle cose che accadono a Stephen, il protagonista, sono successe anche a me". 10 anni fa, Murdoch aveva scritto una canzone con il medesimo titolo: "Il romanzo tocca gli stessi temi: Stephen ha un'amica del cuore, Carrie, entrambi hanno la stessa malattia e si sostengono e ispirano a vicenda". La malattia è l'encefalomielite mialgica: "Mentre scrivevo immaginavo il mio pubblico, e il mio pubblico era il gruppo di supporto per l’encefalomielite che frequentavo negli anni Novanta. Immaginavo di scrivere per loro, e questo mi ha aiutato a trovare il tono giusto". Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia a Stuart Murdoch.

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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