Approfondimenti

Amsterdam, nella casa del pianista

Il 16 aprile 1988 moriva, ad Amsterdam, Youri Egorov.

Il grande pianista era malato di Aids. Debolissimo, ormai impossibilitato a fare la cosa che più amava – suonare – Egorov scelse l’eutanasia.

La notizia, allora, ebbe un modesto risalto. Erano lontani gli anni – la metà degli anni Settanta, l’inizio degli Ottanta – in cui Youri Egorov era stato una star internazionale: fuggito dall’Unione Sovietica, esule ad Amsterdam, ospite delle maggiori sale da concerto al mondo, sotto contratto per la Emi.

Gli ultimi anni di vita di Egorov erano stati difficili. Non era sopravvenuta soltanto la malattia, a minarne il fisico. La fine dell’Unione Sovietica, la caduta del Muro, avevano fatto arrivare dall’Est molti giovani pianisti, che avevano presto catalizzato l’attenzione dei media e del pubblico occidentale.

Youri muore giovane, giovanissimo, a soli 33 anni, circondato dall’ammirazione dei colleghi musicisti e dall’affetto della sua cerchia di amici; quegli amici che lui si era fatto da quando, nel 1976, aveva abbandonato l’Unione Sovietica ed era arrivato ad Amsterdam, senza conoscere nessuno, con l’unica risorsa della sua grande arte.

Tra le persone che sono accanto a Egorov al momento della sua morte c’è Jan Brower, un ragazzo olandese che aveva conosciuto Youri poco dopo l’arrivo di questi ad Amsterdam e che era subito diventato il suo compagno. Perché la vera ragione per cui Youri era fuggito dall’Unione Sovietica non aveva molto a che fare con le libertà politiche, e nemmeno con la volontà di diventare ricco in Occidente. La ragione per cui Youri Egorov era fuggito in Occidente era la sua omosessualità; il timore di essere catturato dalle autorità sovietiche e mandato in un campo di rieducazione.

Anche Jan, il compagno, morirà, sempre di Aids, quattro mesi dopo la morte di Youri. La loro scomparsa avviene nel momento più violento dell’epidemia, quando l’AIDS uccide centinaia di giovani, ad Amsterdam come in tante altre città al mondo. La sofferenza, la paura, la devastazione nei rapporti affettivi, le tante morti mettono un tragico suggello agli anni della sperimentazione sessuale, della ricerca di nuovi modelli di vita e di relazione. Amsterdam diventa – come tanti altri luoghi al mondo segnati dall’AIDS – una città di fantasmi.

Questa storia, la storia di Youri Egorov, del suo compagno e del loro gruppo di amici, è stata raccontata da Jan Brokken in un libro, Nella casa del pianista (nell’originale, In het huis van de dichte). Uscito per la prima volta in Olanda nel 2008, tradotto in Italia da Iperborea nel 2011 e ripubblicato in queste settimane, il libro di Brokken è una splendida, lirica, affettuosa rievocazione di quegli anni e di quel gruppo di giovani. Jan Brokken conobbe Youri mentre, per una rivista, scriveva un articolo sul pianista, che era da poco arrivato ad Amsterdam e che era presentato al pubblico occidentale come una straordinaria promessa della musica. Anche Brokken e la moglie, Marie-Su, entrarono nel circolo di amici di Youri. Jan e Youri si frequentarono per anni; condivisero la passione per la musica, i viaggi, le letture; vissero gli anni esaltanti in cui Amsterdam sembrava nel pieno di un’esplosione di creatività, libertà, vita. Sino, appunto, alla fine.

Roberto Festa è andato ad Amsterdam e ha intervistato Jan Brokken. Con Jan Brokken ha ripercorso i luoghi dove si è svolta questa storia di giovinezza, musica e rivincita della letteratura e dell’amicizia sulla morte.

Jan Brokken-Nella casa del pianista

 

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 11/09 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 11-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 11/09 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 11-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 11/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 11-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 11/09/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Di palo in frasca di venerdì 12/09/2025

    A cura di Marco Piccardi - Playlist: 1) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla) 2) Frank Zappa & Mothers, Inca Roads 3) Frank & Moon Zappa, Valley Girl 4) John McLaughlin, Goodbye Pork-Pie Hat 5) Lucio Dalla, La bambina (L’inverno è neve, l’estate è sole) 6) Herbie Hancock/Foday Musa Suso, MoonLight 7) Philip Glass/Foday Musa Suso, Mr. Suso 1- From Egypt – Mr. Suso 2 8) Claudio Bisio, Rapput (live at Zelig) 9) Nexus, The Dresser

    Di palo in frasca - 11-09-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 11/09/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 11-09-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 11/09/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 11-09-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 11/09/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 11-09-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 11/09/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 11-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 11/09/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 11-09-2025

  • PlayStop

    Picchia l'ex moglie, assolto: "Da capire, lei rovinò il matrimonio"

    In queste ore sta causando forti critiche una sentenza con cui un uomo a Torino è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti. Secondo indiscrezioni di stampa, nelle motivazioni il giudice spiegherebbe di ritenere poco attendibile l’ex moglie dell’imputato su questo punto, accusandola di aver “sfaldato un matrimonio ventennale” e di aver comunicato la separazione “in maniera brutale”. Anche una minaccia di morte pronunciata dall’uomo sarebbe da contestualizzare: “L’amarezza per la dissoluzione della comunità domestica era umanamente comprensibile” avrebbe scritto il giudice. Nelle motivazioni si parlerebbe anche di “uno sfogo riconducibile alla logica delle relazioni umane”. Il tutto colpisce ancora di più perché l’ex marito ha picchiato la donna al punto da causarle una lesione permanente al nervo oculare e la ricostruzione del volto con 21 placche di titanio. Per questo è stato condannato a un anno e mezzo per il reato di lesioni, mentre la magistrata dell’accusa aveva chiesto tre anni in più. “Il verdetto viviseziona e mortifica la vittima” ha detto l’avvocata di parte civile Annalisa Baratto. Reazioni simili sono arrivate da diversi membri dei partiti di centrosinistra in parlamento, ma anche dalla Lega. Francesco Menditto, procuratore di Tivoli, si occupa da anni del tema della violenza di genere. L'intervista a cura di Andrea Monti.

    Clip - 11-09-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 11/09/2025

    1) L’area meridionale di Gaza è un oceano di tende. Mentre l’esercito israeliano continua a bombardare il nord, sempre più persone si spostano verso sud, ma non c’è più né posto né speranza. In Esteri la testimonianza dalla striscia. (Irdi Memaj - Emergency) 2) Nel giorno dei funerali delle vittime dell’attacco israeliano a Doha, il Qatar chiede alla regione una risposta collettiva. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti, l ’omicidio del podcaster di area MAGA Charlie Kirk e le rischieste di vendetta dell’estrema destra gettano benzina sul fuoco della crescente violenza politica. (Arianna Farinelli - City University di New York) 4) L’odio verso la comunità lgbt come arma politica. Un rapporto evidenzia come nelle campagne elettorali in tutto il mondo nel 2024 sia cresciuta la retorica omofoba e transfobica. (Valeria Schroter) 5) Contro i privilegi delle élite corrotte. In Indonesia scoppia la rabbia di piazza davanti alle crescenti disuguaglianze sociali. (Paola Morselli - Ispi) 6) World Music. A Garota Nao, l’artista portoghese che unisce la musica con l’impegno politico. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 11-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 11/09 18:33

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 11-09-2025

  • PlayStop

    Addio al Plastic: ripercorriamo la storia del locale grazie ai ricordi di chi lo ha vissuto

    “Potevano entrare tutti quelli che non facevano entrare negli altri locali” racconta la cantante e musicista Patrizia Di Malta ricordando il celebre Plastic. Nel locale “ci si sentiva quasi in una piccola New York”: era un catalizzatore di musica, mode e culture alternative internazionali, nonchè punto di riferimento della comunità queer. “Anche solo fare la fila fuori era parte dell’esperienza” continua Piergiorgio Pardo, “c’era una selezione all’ingresso, pensata per far stare bene persone eccentriche che lì non si sentivano giudicate”. Ascolta l’intervista di Elisa Graci e Dario Grande.

    Clip - 11-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 11/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 11-09-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 11/09/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 11-09-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 11/09/2025

    Oggi iniziamo subito con un ospite in studio, il nostro Luca Parena: insieme parliamo dei biglietti per i mondiali di calcio 2026 e del fenomeno del dynamic pricing, che come accade per i concerti, renderà le partite eventi inaccessibili ed esclusiva di pochi. Proseguiamo con un approfondimento dedicato al Plastic, lo storico locale milanese che ha chiuso i battenti la scorsa settimana, con gli interventi speciali della musicista Patrizia Di Malta, e del nostro ospite fisso Piergiorgio Pardo: entrambi ricordano cosa ha rappresentato il locale per la cultura LGBT e non, durante i suoi anni di attività. Nell'ultima parte il quiz sul cinema, oggi dedicato a Fight Club di David Fincher, e per ricordare l'11 settembre attraverso la musica, parliamo degli artisti che videro alcune loro canzoni censurate dalle radio statunitensi a seguito degli attentati.

    Volume - 11-09-2025

Adesso in diretta