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Amianto alla Pirelli, tutti assolti

“E’ una giustizia di classe, gli operai muoiono, i padroni sono sempre assolti”.

È arrabbiato e amareggiato Michele Michelino, ma non rassegnato. Ha lavorato negli anni Sessanta nel reparto cavi della Pirelli, poi per oltre vent’anni nel reparto forgia della Breda di Sesto San Giovanni. Ha visto ammalarsi e morire decine di operai che lavoravano con lui. È il presidente del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e Territorio e da anni si batte per ottenere giustizia in tribunale per i colleghi morti di mesotelioma e altre forme tumorali dovute all’esposizione all’amianto.

Oggi la quinta sezione del Tribunale di Milano ha assolto i nove ex manager della Pirelli imputati per le morti per amianto nell’azienda. Erano accusati di omicidio colposo e lesioni gravissime per 28 casi di operai morti o ammalati a causa dell’amianto, dopo aver lavorato negli stabilimenti milanesi dell’azienda tra gli anni ’70 e ’80. “Il fatto non sussiste o non hanno commesso il fatto”, ha scritto nella sentenza la giudice Annamaria Gatto. Il pm Maurizio Ascione aveva chiesto condanne a pene comprese tra i 4 anni e mezzo e i 9 anni. A essere assolti sono stati ex manager come gli ex amministratori delegati negli anni ’80 Ludovico Grandi e Gianfranco Bellingeri, e poi Piero Giorgio Sierra, Omar Liberati, Gavino Manca.

“Faremo ricorso alla Corte Costituzionale”, ci dice. Michele Michelino. “È una cosa vergognosa. La cosa grave è che lo stesso giudice aveva nominato un perito che durante i dibattimenti ha detto le stesse cose che sostenevamo noi e la sentenza va contro quanto detto da questo perito”. Per Michelino c’è una verità storica emersa in aula che non corrisponde alla verità giuridica. “Questo Tribunale continua ad assolvere in processi di questo tipo, come quello per la Franco Tosi, la Fribonit o lo stesso primo processo Pirelli. È anche un brutto segnale ai familiari e ai colleghi di lavoratori morti in circostanze simili: non spendete soldi e tempo in lunghi procedimenti che porteranno solo ad assoluzioni”.

Ascolta l’intervista a Michele Michelino del Comitato Salute e Territorio:

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  • Autore articolo
    Roberto Maggioni
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    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

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    Separazione delle carriere in approvazione in seconda lettura oggi in Parlamento, la maggioranza porta a compimento la riforma della giustizia che voleva Berlusconi e l’Anm si prepara al referendum per dire "no" come ci racconta Marcello De Chiara vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati. il 21 settembre è giornata internazionale della pace e Filomena Grasso presidente degli scout Cngei ci presenta il progetto "La pace non si scioglie" che consegnerà 21 nodi ad altrettante ambasciate. Francesco Giorgini ci racconta la giornata di sciopero generale in Francia con manifestazioni e proteste un avviso al governo che non c'è.

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