Approfondimenti

“Noi moriamo e il mondo sta in silenzio”

Ad Aleppo è stato ripristinato l’accordo di evacuazione della parte est della città e i primi feriti hanno lasciato la zona assediata a bordo di autobus. L’operazione, secondo il portavoce dell’opposizione ad Aleppo, Faruk abu Bakr, l’operazione durerà all’incirca due giorni e avverrà sotto il controllo della croce rossa internazionale, per evitare che succedano incidenti. Le ultime 24 ore sono state drammatiche, ad Aleppo, perché il già fragile accordo di cessate il fuoco è stato più volte violato.

Ce lo ha raccontato l’attivista Monther Etaki, che abbiamo raggiunto ad Aleppo, proprio nel cuore della città assediata.

“La gente continua a morire ogni giorno, sotto ogni tipo di bomba e il mondo sta in silenzio – ha detto Monther – Continua a stare zitto di fronte a questa tragedia che sta avvenendoad Aleppo. Stiamo morendo, siamo condannati a morte dal regime di Assad, che ormai ha conquistato il 90% della città. Ma questo non significa salvezza”.

“Il mondo, lo ripeto, sta a guardare quello che stanno facendo qui, ma lo sa che sono tutte bugie. La tregua non l’ha rispettata nessuno”. “Il regime di Assad e gli iraniani hanno rotto l’accordo” – ha raccontato la giovane attivista Lina Shami. Dal balcone della sua casa, nonostante le bombe, il cui fragore si sente in sottofondo, ha registrato un messaggio con il suo telefono e lo ha postato su Twitter per raccontare quello che sta accadendo. Il video dura pochi secondi ma le sue parole sono molto chiare – Stanno continuando a bombardare e ad attaccare i civili ma nessuno di noi se andrà.

Monther ha raccontato che le truppe di Assad hanno condannato a morte tantissimi civili. “Stanno facendo esecuzioni di massa di quelli che non vogliono andarsene, perché Aleppo è la nostra città e non vogliamo arrenderci. Non è giusto. Quindi o rimaniamo qui sotto le bombe oppure proviamo a scappare e veniamo fucilati”. Secondo Al Jazeera, infatti, le prime ambulanze dirette nella zona ovest di Aleppo sono state colpite da spari e razzi e la colonna ha fatto retromarcia verso la zona est. Le forze in gioco sono troppe e Aleppo è una trappola mortale.

Il mio messaggio al mondo è questo – ha detto ancora Monther – avete lasciato accadere questo genocidio in Siria, per far giocare Assad con la Russia e l’Iran e tutti gli altri attori in gioco. Non so cosa succederà domani, il futuro non esiste. Io forse morirò. Aleppo è perduta, le persone continuano a essere uccise nonostante gli aiuti umanitari. Abbiamo bisogno che tutto ciò finisca, che intervenga la legge internazionale e si applichino le regole umanitarie. Non credevo che potesse accadere tutto questo in Siria. Vogliamo che, per i suoi crimini, Assad paghi”.

Qui l’audio di Monther

Monther

 

Ascolta la testimonianza di Lina Shami dal suo balcone di Aleppo

Lina Shami.

  • Autore articolo
    Bianca Senatore
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 11/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 11-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 11/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 11-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 11/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 11-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 11/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 11/12/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 11-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 11/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 11-12-2025

  • PlayStop

    LORENZA GENTILE - LA VOLTA GIUSTA

    LORENZA GENTILE - LA VOLTA GIUSTA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 11-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 11/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 11-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 11/12/2025

    Francesco Sacchi Capo-progetto Emergency Gaza ci racconta la situazione drammatica degli abitanti della Striscia tra mancanza di farmaci, cibo, restrizioni, attacchi e adesso pure il maltempo che travolge tende e accampamenti. Doron Meinert, colonnello in pensione dell'esercito israeliano e militante di spicco di "Guardare l'occupazione negli occhi" racconta l'attività di Protective Presence con cui si frappongono fisicamente tra le comunità palestinesi e la crescente violenza dei coloni ormai dilagata nella Valle del Giordano (intervista di Martina Stefanoni). Vittorio Agnoletto, dopo il caso San Raffaele, analizza la quantità di disservizi e mancanze della sanità privata senza che la Regione intervenga mai veramente: nel nome della sanità devoluta al profitto. Infine un appello per almeno un gesto di clemenza e umanità per le carceri italiane, lanciato da venti associazione e raccontato per noi da Caterina Pozzi, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti-CNCA: al presidente della Repubblica perché eserciti una consistente concessione di grazie come alcuni dei suoi predecessori e ai magistrati di sorveglianza affinché concedano per questo Natale tutti i giorni di permesso premio disponibili ai detenuti che già ne godono (oltre a continuare a invitare il ministero della Giustizia a umanizzare, come sancito dalla Costituzione e dalle convenzioni per i diritti dell'uomo, e modernizzare l'esecuzione della pena, e ad aprire il più possibile il carcere al mondo del volontariato, alle associazioni, alle cooperative, agli enti locali, alle scuole, alle università).

    Presto Presto – Interviste e analisi - 11-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 11/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 11-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 11/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 11-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 11/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 11-12-2025

Adesso in diretta