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A sinistra si cerca l’unità ma non la si trova

Stefano Fassina, i parlamentari di Sinistra Ecologia e Libertà, alcuni degli ex Movimento 5 Stelle, i deputati e senatori del Pd che oggi usciranno dal partito. E’ il nucleo dei nuovi gruppi parlamentari che verranno costituiti alla Camera e al Senato per collocarsi alla sinistra del Pd e che verranno presentati sabato prossimo. Manca all’appello Giuseppe Civati, il quale sta lavorando per dare vita a una propria formazione. “Faremo un partito, alla fine di un percorso che durerà un anno” dice in questa intervista a Radio Popolare Stefano Fassina. Oggi nel frattempo si conosceranno i nomi degli ultimi, in ordine di tempo, fuoriusciti dal Pd. Ci sarà Corradino Mineo che ieri Renzi ha liquidato con una battuta: “lascia il partito ma non la poltrona”. Ci sarà Alfredo D’Attore, ex giovane d’alemiano. E poi il professor Carlo Galli, probabilmente il prodiano Franco Monaco e qualche altro nome. Renzi però ostenta tranquillità e ha spiegato che il suo Pd non è il vecchio Pci che predicava la necessità di non avere “nemici a sinistra”. Le elezioni amministrative rappresenteranno un test politico fondamentale per il Presidente del Consiglio ma lui mostra di non preoccuparsi dei progetti che tentano di prendere vita in queste settimane. A sinistra l’unità rimane una prospettiva lontana e questo non favorisce la nascita di una alternativa solida al renzismo. Molte cose si muovono. Con il rischio però che alla fine di tutti i processi permangano le frammentazioni di sempre. L’ultima configurazione dell’area a sinistra del Partito Democratico potrebbe vedere Sel, Fassina e gli altri ex Pd da una parte; Civati dall’altra; Rifondazione Comunista da un’altra parte ancora, decisa a non aprire ad alcun tipo di alleanza. Tre aree che potrebbero essere legate solo da un minimo comune denominatore: cercare di determinare la sconfitta di Matteo Renzi alle prossime elezioni amministrative. Il voto sarà un test politico fondamentale. A Roma, Fassina sarebbe ad oggi il l’uomo con più possibilità di ottenere la candidatura a sindaco del nuovo partito che inizierà a prendere forma sabato. Il diretto interessato non conferma né smentisce, intanto però ai nostri microfoni liquida Ignazio Marino con un giudizio politico che stronca l’esperienza del “marziano”. In questo, pur se con toni e accenti diversi, è sullo stesso piano di Renzi.

Fassina su Marino

A Napoli il candidato c’è già senza bisogno di condizionali: è il sindaco uscente Luigi De Magistris. A Milano la questione è molto più delicata perchè Sel sta partecipando al percorso delle primarie, sostenendo l’assessore della sinistra Pd Pierfrancesco Majorino. In Sel però c’è malcontento per la ormai pressochè certa candidatura di Giuseppe Sala. E Fassina ai nostri microfoni lascia intendere che lui, con l’ex commissario ad Expo candidato, non parteciperebbe alle primarie.

Fassina sulle primarie a Milano

Ascolta l’intera intervista con Stefano Fassina:

Intervista intergrale a Stefano Fassina

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    Luigi Ambrosio
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    Kei Pritsker, regista con Michael T Workman del documentario “The Encampments”, racconta ai microfoni di Radio Popolare i retroscena della protesta studentesca pro Palestina alla Columbia University. “Gli studenti della Columbia protestano da anni per la Palestina e per ottenere che l’università dismetta gli investimenti in Israele – spiega Pritsker. L’università ha un ingente fondo di dotazione che investe in ogni sorta di attività, molte delle quali riguardano aziende produttrici di armi, aziende manifatturiere che realizzano armamenti, motori per elicotteri, bulldozer e ogni tipo di attrezzatura utilizzata in queste operazioni”. “The Encampments” fa parlare i ragazzi e le ragazze di questo movimento studentesco che dall’aprile del 2024 ha montato le tende nel giardino del Campus per chiedere trasparenza, il ritiro del denaro dagli investimenti israeliani e l’amnistia per gli studenti puniti per le proteste. “Chiunque creda ancora a questa narrativa sull’antisemitismo nel movimento per la Palestina dovrebbe semplicemente guardare il film – assicura Kei Pritsker”. Al momento “The Encampments” ha una distribuzione indipendente che lo diffonde nei cinema più coraggiosi. L'intervista di Barbara Sorrentini per la trasmissione Chassis.

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    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede, purtroppo, in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

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