Approfondimenti

25 aprile: la voglia di esserci, di partecipare

25 aprile 2022 Milano Corteo

La voglia di esserci, di partecipare. È il primo dato politico della manifestazione di ieri. Non era scontato, a due mesi dallo scoppio della guerra, con le divisioni e le lacerazioni che il dibattito sulla risposta all’invasione russa dell’ucraina ha portato anche nel campo di chi ieri era in piazza. Ha prevalso il 25 Aprile. Gli applausi alle medaglie dei partigiani e gli applausi agli ex deportati.

Quando il corteo era partito e aveva iniziato a sfilare davanti al punto dove la comunità ucraina, la brigata ebraica, il gruppetto con le bandiere della Nato attendevano di entrare nel serpentone, un paio di contestazioni si sono viste. E qualcuno che si fermava e chiedeva “ma perché quelle bandiere?”. Poi però sono passati i cartelli neri con i nomi dei campi di sterminio e si sono fermati tutti, e tutti hanno applaudito, in silenzio, come sempre.

Ha prevalso la voglia di testimoniare. C’è stato qualche slogan contro il PD all’inizio da parte di qualche decina di persone con le bandiere dei Carc, si è sentito qualche solito fischio alla brigata ebraica ma si può dire che è stata poca roba sia rispetto a chi temeva il peggio, sia rispetto a diverse contestazioni del passato, ben più corpose e rumorose.

Ha prevalso il collante della memoria della lotta contro il nazifascismo. E pure sulla condanna della guerra di Putin, ribadita da chi ha parlato dal palco, gli applausi erano corali. Ma che fossero tutti d’accordo sul che fare, quello no. In quel senso abbiamo assistito a cortei nel corteo. Gli ucraini che chiedevano sostegno per la guerra. Il fiume di bandiere della pace. I partiti ciascuno con la propria posizione politica sul sì o no all’invio delle armi ribadita dai leader ai cronisti. E lo stesso vale per chi ha preso la parola dal palco, il sindaco di Milano Sala, Landini, Pagliarulo. Mentre parlavano, in piazza si mischiava il corteo. Le bandiere rosse e quelle dell’ucraina, quelle della pace e quelle dei partiti. Gli studenti coi loro slogan. Provando a stare insieme, almeno per un giorno.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 12/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 12-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 12/12 09:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 12-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 12/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 12-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 12/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 12-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 12/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 12-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 12/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 12-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di venerdì 12/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 12-12-2025

  • PlayStop

    Radiotracce di giovedì 11/12/2025

    Un’ora di divagazione musicale con Hamilton Santià. La notte di Radio Popolare è fatta per viaggiare. Traiettorie insolite. Suoni. Storie. La musica come unico raccordo capace di intrecciare più racconti.

    Radiotracce - 11-12-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 11/12/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 11-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 11/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 11-12-2025

Adesso in diretta