Approfondimenti

Bologna non abbocca. L’Emilia-Romagna non si Lega

Veduta di Bologna

Bologna non abbocca. L’E-R non si Lega“. Sono i testi di due striscioni stesi su Piazza Grande piena di sardine, oltre dodicimila, forse quindici, mentre un corteo militante di tremila ragazze e giovani dei centri sociali traversa la città per andare a portare un festoso saluto a Salvini in campagna con la Lega per l’Emilia, asserragliato coi suoi manipoli, parecchi in meno dei cinquemila posti disponibili, al PalaDozza, se non fosse che s’è messa di mezzo la Polizia con gli idranti, e il lieto incontro non ha potuto avere luogo. Poco male: sarà per un’altra volta.

Voleva invadere Bologna Matteo Salvini, per liberarla dall’oppressione rossa, comunista, rimanendo invece con un palmo di naso in una città dove nessuno lo “ha cagato” (tipica espressione di Bologna la Dotta), essendo pur anche i suoi in buona parte importati da fuori, tanto che interrogato sulle ragioni dello sparuto numero al suo seguito, candidamente risponde: ci sono dieci pullman bloccati dai teppisti (i soliti centri sociali, la sua ossessione). Col che inanellando due gaffes clamorose. La prima dice che quindi si trattava di truppe camellate da lontano. Ma quando si scopre che dei dieci pullman non c’è traccia, ovvero che non esistono, il nostro si sotterra da solo, e fine della storia.

Invece andiamo in piazza di fronte a S. Petronio e a Palazzo d’Accursio, dove troviamo migliaia di sardine. Dopo gli zingari felici, la città felsinea inventa infatti il movimento delle sardine. Un pesce sociale che si muove rapido e sinuoso in branco.

Quando incontra un predatore famelico e aggressivo, il branco assume naturalmente una configurazione che minimizza la superficie d’impatto, onde mandare a vuoto l’attacco. Si tratta di quello che i matematici chiamano “una configurazione topologica”, cioè non hanno bisogno le nostre sardine di comunicazioni dal vertice del branco fino all’ultimo pesce, ci vorrebbe troppo tempo.

No, non appena una qualunque delle sardine percepisce l’aggressore (o gli aggressori) si muove in modo tale da diventare il capo branco, dando origine alla dinamica che rende possibile a lei, e a tutte le sue compagne, esperire la conformazione e via di fuga più efficace. Il branco può rarefarsi o compattarsi, assumere una configurazione a rete o a cloud (nuvola), disporsi in fila indiana o attorcigliarsi in nodi, insomma sperimenta tutte le geometrie più opportune per minimizzare il rischio. Una volta superata la situazione di pericolo, il branco assume una modalità più distesa e, per così dire, a maglie larghe.

Così nella sera del 14 novembre, rispondendo all’appello di quattro giovani, migliaia di sardine si sono affollate in piazza l’una accanto all’altra in una empatia generalizzata che rifiutava e escludeva gli invasori. Ci si riconosceva tutti/e figli/e della stessa terra, e in qualche modo legati dalla stessa civile convivenza e democrazia, nata dalla Resistenza e dalla Liberazione in quel lontano 25 aprile 1945.

Altro che la liberazione incautamente della Lega in Emilia evocata da Salvini, capo di una forza politica che non è più la vecchia Lega autonomista e/o secessionista, ma un partito nazionalista intriso di razzismo e xenofobia, di odio per l’Altro e il Diverso, pervaso da una volontà di esclusione dei poveri, con pensieri, linguaggi, comportamenti similfascisti, in alcuni casi nazisti (sincope di nazional populisti). Ma non è stato solo un istinto di autodifesa verso l’osceno invasore.

Nella piazza spira ottimismo. Sentimento oggigiorno raro assai. E comunità. La coscienza di avere un bene comune non solo da fruire, ma da costruire insieme. Non è ancora un discorso politico, tantomeno una politica, piuttosto un anelito, un bisogno di riconoscersi l’un l’altro e di esistere come corpo sociale comune costituito di individui ma non ognuno per sé, piuttosto un insieme di eguali.

Una piazza dell’uguaglianza dove viene naturale presentarsi. Noi veniamo da Monghidoro. Abbiamo visto la televisione, e deciso di salire in macchina per venire. Voi? Noi da via Fondazza, più vicino, e si ride quasi fossimo ragazzini. Perché è pure una piazza allegra. S’immagina che se ci fosse la musica sull’intero crescentone, qualcuno potrebbe mettersi a ballare. D’altra parte l’impianto stereo piuttosto malfermo, non proprio un modelle d’efficienza per un pubblico tanto grande, manda le canzoni di Lucio Dalla, il cantore della città. Com’è profondo il mare. Il pensiero come l’oceano non lo puoi bloccare non lo puoi recintare.

Adesso comincia la battaglia elettorale. La piazza di Bologna deve riversarsi ovunque per respingere l’invasione della Lega nell’Emilia rossa. Il nostro bene comune che non può essere saccheggiato dai lenzichenecchi salvinisti. Neppure sfregiato. Se mai dovesse accadere, la strada per il potere fascioleghista sarebbe spianata fino al governo del paese.

In questa battaglia il ribelle e il democratico devono darsi la mano, senza annullarsi l’un con l’altro, ciascuno nei suoi modi, ma con la coscienza piena che respingere l’assalto della destra è destino comune e compito di tutti/e, in un impegno diretto, individuale e collettivo. Vincere è possibile. Qualcuno ha paragonato lo scontro alla battaglia di Stalingrado durante la seconda guerra mondiale. Forse è un po’ eccessivo e retorico, però indubbiamente dobbiamo tutti avere una volontà determinata e una intelligenza acuminata, senza fare passi indietro o ingolfarci in lambiccati piani B. Aux armes citoyens, formez vos bataillons.

Che le sardine crescano e prosperino. Da piazza Maggiore a tutta l’Emilia–Romagna. Almeno.

  • Autore articolo
    Bruno Giorgini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR sabato 20/04 7:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 20-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 19/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/04/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 20/04/2024

    La nuova frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalle 23.45. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 19-04-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 19/04/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 19-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 19/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 19-04-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 19/04/2024

    Psicoradio, la radio della mente Nasce nel 2006, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Bologna e l’associazione Arte e Salute Onlus. Il progetto PSICORADIO è composto da due momenti intrecciati: un corso di formazione per operatori radiofonici rivolto a utenti dei servizi psichiatrici del dipartimento di salute mentale di Bologna e provincia, tenuto da professionisti della comunicazione guidati dalla direttrice della testata, prof. Cristina Lasagni (Università della Svizzera italiana). una testata radiofonica, Psicoradio, regolarmente registrata al tribunale di Bologna, che si occupa dei temi della salute mentale. I programmi di Psicoradio privilegiano i territori della psiche nei suoi incroci con il sociale e la cultura. Tutti gli argomenti – dalla cronaca all’arte – sono guardati da un punto di vista prevalentemente psicologico. Nelle trasmissioni si incrociano vari registri: poetici, informativi, ironici, scientifici, narrativi, autobiografici, assieme alle voci di chi la sofferenza psichica la sta attraversando. l corso di formazione per operatori radiofonici, articolato in tre anni, è tenuto da professionisti della comunicazione, della cultura, dell’arte, della psichiatria. Nel corso si apprendono i saperi classici del “fare radio”: quelli tecnici (registrazione, montaggio, regia); quelli giornalistici (l’intervista, l’inchiesta, ecc); quelli che servono per ideare e costruire una trasmissione, un palinsesto; e ciò che riguarda la programmazione musicale. Oltre ai contenuti prettamente comunicativi il corso aggiunge ambiti “psi”: per esempio, la psichiatria e la psicologia, nelle loro storie ed evoluzioni, ma anche terreni meno conosciuti ma oggi importanti come quelli dell’etnopsichiatria. Nei primi 5 anni di attività Psicoradio ha realizzato più di 220 trasmissioni nazionali, circa 20 trasmissioni per altre testate e 20 trasmissioni in diretta. Ha anche realizzato campagne di sensibilizzazione e comunicazione e convegni su temi cari alla redazione: nel 2008 la ricerca Follia scritta, sulle parole della salute mentale nella stampa nazionale, nel 2010 la campagna Basaglia piace solo in tv?, per la difesa della legge 180 e contro alcuni progetti di legge di modifica e nel 2011 Cronisti della mente, incontro delle radio che trattano la salute mentale.

    Psicoradio - 19-04-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 19/04/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 19-04-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di venerdì 19/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 19-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 19/04/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 19-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di venerdì 19/04/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 19-04-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 19/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 19-04-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 19/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 19-04-2024

  • PlayStop

    Jack di venerdì 19/04/2024

    Nella prima parte approfondiamo le nuove uscite di Taylor Swift e della cantante Tunisino/Americana Emel e presentiamo Back to Black, il Bio pic dedicato ad Amy Winehouse. Ospite della seconda parte Enrico Molteni dei Tre Allegri Ragazzi Morti che ci racconta in una lunga intervista il loro ultimo lavoro "Garage Pordenone"

    Jack - 19-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 19/04/2024

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 14.00 alle 14.30. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 19-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 19/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 19-04-2024

Adesso in diretta