Approfondimenti

“Carenze nelle Istituzioni, servono ispettori e fondi”

raccolta della frutta

Carlo Sorgi, Giudice del lavoro e Segretario Magistratura Democratica in Emilia Romagna, interviene sulla Legge 199 detta “del caporalato” e spiega a Giorni Migliori come servano ispezioni e controlli, a partire dalle strade, ma soprattutto sulle codizioni di regolarità del lavoro, come un “premio” per i lavoratori che denunciano.

L’intervista di Claudio Jampaglia.

Premesso che la legge è una buona legge perchè introduce delle modifiche positive rispetto al tetto che c’era precedentemente, quello del 2011 consente di colpire anche chi utilizza gli “schiavi” – le persone che lavorano in quel modo, per 1.5 euro l’ora per 14 ore al giorno non possiamo chiamarle altrimenti – non soltanto i caporali, che sono quelli che portano la manovalanza. Questa legge può essere sicuramente migliorata, cercando prima di tutto di renderla concreta e farla applicare, migliorando tutti gli interventi in termini di controlli e ispezioni. Anche soltanto delle maggiori attenzioni su quello che è il territorio e quello che sono le strade, lì ogni giorno passano questi furgoncini della morte. Anche solo un controllo del genere potrebbe aiutarci a evitare che questi mezzi vadano in giro rischiano la vita di chi ci sta sopra. La possibilità che siano invece gli enti locali a predisporre servizi di trasporto di questi lavoratori, aumentare le ispezioni e aumentare il personale che deve ispezionare le aree agricole dove sappiamo perfettamente che si verificano queste cose. Lo sappiamo perfettamente. Pensi che la CGIL nel 2016 ha indicato espressamente 80 distretti agricoli, indistintamente tra nord e sud, nei quali si registra il grado di sfruttamento del caporalato. Questi territori li conosciamo, bisogna darsi da fare e contemporaneamente anche migliorare il dato normativo. La proposta che era stata fatta quando è entrata in vigore la legge era molto interessante, prevedeva la possibilità di premiare il lavoratore che denunciava questo stato di sfruttamento – si tratta di una situazione in cui il lavoratore, spesso non in regola, ha paura di parlare e denunciare. Una misura premiale che consentisse al lavoratore di denunciare questi fatti e quindi di emergere dal suo stato di grigio di lavoro non regolare, regolarizzandolo e dandogli questo premio. Questo si potrebbe fare, sarebbe interessante come miglioramento. La legge ha comunque già dato dei risultati buoni, questo deve essere chiaro.

Come è possibile che la forma di controllo sui trasporti sia così debole? Esiste una cultura del non disturbare l’economia che è già in crisi?

Non credo tanto nell’omertà rispetto a queste cose, anche perchè se emergessero porterebbero soltanto non vantaggi. Non a tutti, ovviamente, ma al Paese in generale. Pensi a quello che perdiamo in termini di economia legale, si pensa ad un sommerso tra i 14 e i 17 miliardi di euro in Italia. Il problema è che sono carenti le strutture e le istituzioni, ma anche gli ispettorati e il personale. Questi sarebbero investimenti da fare, porterebbero dei miglioramenti immediati. Anche soltanto il recupero di quello che si spende per questi nuovi ispettori sarebbe recuperato non dico soltanto in termini di vite umane, pensiamo anche in termini economici: quanto vantaggio potremmo avere dall’aumento del corpo degli ispettori, ma anche la Polizia Stradale ha del personale che è ancora fermo come numero agli anni ’50. Le pare possibile? Aumentare il personale vorrebbe dire che nel giro di 6 mesi si recuperano tutti i soldi spesi per assumerli e in più hai una serie di vantaggi. Si tratta di fare in modo che sia sempre tutto trasparente, quando è così le cose vanno meglio.

raccolta della frutta

RIASCOLTA L’INTERVISTA

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 24/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 24/12 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 20:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 20:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di mercoledì 24/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 24-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 24/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 24-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 24/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 15:35

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 24/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 24-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 24/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 24-12-2025

  • PlayStop

    Divani&Divani licenzia 500 lavoratori e chiude due stabilimenti alla vigilia di Natale

    Natuzzi, azienda specializzata in arredamenti e proprietaria del marchio Divani&Divani, ha annunciato 497 licenziamenti e l’intenzione di chiudere due stabilimenti nel barese a poche ore dal Natale. È l’ultimo sviluppo di una crisi che però va avanti ormai da più di 15 anni. Parte della produzione è stata spostata all’estero, decine di milioni di finanziamenti pubblici ricevuti non sono bastati a salvaguardare i posti di lavoro. Il mese scorso 1800 impiegati dei cinque stabilimenti italiani di Natuzzi erano stati messi in cassa integrazione. Ascolta l'intervista a Ignazio Savino, segretario generale della Fillea Cgil Puglia.

    Clip - 24-12-2025

Adesso in diretta