Approfondimenti

“Fermare la dealfabetizzazione”

Il nuovo ministro dell'Istruzione con Sergio Mattarella

Il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti (in quota Lega) ha presentato le linee guida del dicastero al Senato: “Non voglio ricorrere a nuove riforme e ulteriori strappi. La scuola e l’università sono state oggetto di riforme a ritmo tale che la nuova si presentava quando l’altra non era ancora realizzata“.

Nessun stravolgimento della Buona Scuola “ma i nodi emersi vanno affrontati e sciolti in modo condiviso“.

Ne abbiamo parlato oggi a Giorni Migliori con Benedetto Vertecchi, pedagogista e docente di pedagogia sperimentale all’Università di Roma Tre, nonché presidente del Centro Europeo dell’Educazione.

Io non sono riuscito a capire quale sia la linea che il Ministro Bussetti intende seguire. Non sono riuscito a capirla, soprattutto, per quanto riguarda gli aspetti strettamente educativi e culturali, perché alcuni aggiustamenti di carattere architettonico e amministrativo si promettono sempre, poi speriamo che si facciano. Però il problema più importante oggi, quello che credo desti maggiore apprensione nelle famiglie e nei ragazzi e anche nella società italiana, almeno quando riflette in positivo e non facendosi trascinare dagli slogan, è: qual è il profilo culturale che ci si propone di incentivare e incoraggiare nel percorso di crescita di bambini e ragazzi? Questo non viene fuori da nessuna parte, perchè dovremmo avere una politica che riguarda il nostro patrimonio culturale, la lingua, il patrimonio artistico, la ricerca, la ripresa di tutto l’incredibile apparato che ha creato poi la società e la storia d’Italia.

Se lei venisse chiamato adesso a dare un consiglio d’orientamento di che cosa è necessario per dare alla scuola il ruolo che merita, lei cosa direbbe al ministro Bussetti?

Io direi al ministro Bussetti che l’esigenza più urgente per l’educazione dei bambini e dei ragazzi, per l’eliminazione delle discriminazioni sociali sempre più furiose che si vanno registrando nella condizione educativa dei bambini e dei ragazzi, è l’adozione di misure volte ad accrescere la padronanza linguistica fin dai primissimi anni di vita. Oggi la condizione passiva della comunicazione sta diventando un dramma di cui ci accorgeremo tutti abbastanza presto. I bambini sanno sempre meno parole, sono sempre meno in grado di descrivere le emozioni e così via, addirittura spesso le parole sono sostituite da simboletti, tipo le emoticon e queste cose che usano i ragazzi nella comunicazione tra loro. Siamo di fronte a una specie di deverbalizzazione. Questo è un grande problema. I problemi della scuola non sono soltanto le aule o i banchi, ma è anche il contesto in cui l’educazione viene praticata. Non vogliamo una scuola deverbalizzata, non la vogliamo neanche dealfabetizzata. Bisogna aprire gli occhi e prendere atto che stiamo andando verso una deriva dealfabetizzata. Se io dovessi dire quali sono le urgenze, sono queste. Poi le solite formule consolatorie sui nostri dottorandi che sono tanto bravi e che sono i più ricercati al Mondo, ecco su questo io ci andrei piano: qualcuno bravo per fortuna c’è, figuriamoci.

Il nuovo ministro dell'Istruzione con Sergio Mattarella
Foto dalla pagina FB del MIUR https://www.facebook.com/MIURsocial/
  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 24/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 24/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 23/12/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    La conversazione di mercoledì 24/12/2025

    Incontri radiofonici con autori, musicisti, giornalisti, personaggi del mondo della radio e della televisione. Il tempo lungo di una conversazione per raccontare storie, biografie, progetti e mondi. Dal lunedì al venerdì, dalle 10.35 alle 11.30 fino al 3 gennaio

    La conversazione - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 10:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di mercoledì 24/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 24-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di mercoledì 24/12/2025

    In conduzione Francesco Tragni. I veronesi che sparano ai ciclisti e le playlist del cenone degli ascoltatori.

    Apertura musicale - 24-12-2025

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 24/12/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 23-12-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 23/12/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 23-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 23/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-12-2025

Adesso in diretta