Approfondimenti

Ong e Frontex: la Grande Manipolazione

Nelle riunioni di lavoro nella sede di Varsavia, i funzionari di Frontex hanno ripetuto per mesi in modo esplicito che le Ong sono il Nemico. Perché? Si deve partire dal fatto che il personale della missione europea è per lo più formato da militari e poliziotti e che la loro visione del fenomeno immigrazione è basato unicamente su due pilastri: la sicurezza e le direttive che i governi europei hanno stabilito per Frontex.

Le Ong sono il nemico perché si muovono sulla base del solo criterio umanitario. L’Europa non salva le vite, allora le salviamo noi, per dimostrare che se c’è la volontà si può fare. Da questo presupposto sono nate le missioni di salvataggio in mare delle organizzazioni non governative.

Vedere quelle golette cariche di profughi ha dato molto fastidio a Frontex. Per questo le Ong sono diventate il nemico. E uno dei modi per combattere l’avversario è denigrarlo: nella sede di Varsavia viene stilato un rapporto che punta il dito contro le Ong senza però offrire alcuna specifica accusa contro alcuna di queste organizzazioni. Il messaggio che passa è: le Organizzazioni non governative, di fatto, aiutano i trafficanti di essere umani.

E’ a questo punto che entra in scena il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro , il quale apre un’indagine sulla base di quel rapporto. Questa è una notizia, niente da dire. I media italiani la seguono, non rendendosi conto che l’origine di quell’inchiesta è l’interessata versione di Frontex.

Vogliamo chiamarla una manipolazione? Chiamiamola così. Manipolazione che diventa un caso politico nazionale grazie ai politici interessati a sparare contro l’immigrazione.

Carmelo Zuccaro rilascia interviste e dichiarazioni. Rimane sempre sul vago, non tira in ballo il nome di una specifica Ong, non potrebbe, visto che ci sono le indagini in corso, ma così facendo, di fatto, mette sotto accusa l’intero sistema di salvataggio messo in piedi dalle organizzazioni non governative.

Per il Procuratore non sembra essere un problema. Non lo è certo che i politici che vogliono speculare. Matteo Salvini è il primo a farlo. Poi Luigi Di Maio rilancerà il concetto dei “taxi” che portano a destinazione i migranti. La posizione dei vertici del M5s sull’immigrazione è ben chiara da tempo.

Il teatrino della politica ha iniziato il suo show. E’ un’escalation di allusioni, accuse, minacce nei confronti delle Ong. I media fanno la loro parte. Pochi si chiedono o ricordano quale sia la fonte originaria del Caso, ovvero il rapporto di Frontex; pochissimi si domandano il perché di quella genesi.

Grazie alle dichiarazioni di Carmelo Zuccaro (alcune delle quali con il sapore del commento e non della notizia, del fatto) e a quelle dei politici, il dibattito impazza sui media. Le Ong subiscono il colpo e contano i danni. Che non sono pochi. Sono costrette a difendersi. Eppure salvano vite umane in mezzo al mare.

Nelle audizioni davanti alla Commissione Difesa del Senato la maggior parte dei relatori spiega che non ci sono contatti tra le Ong e i trafficanti di essere umani. Lo stesso Zuccaro quando si presenterà a Palazzo Madama confermerà che l’inchiesta è stata aperta sulla base del rapporto di Frontex. Nulla di più. Ma tutto questo sembra essere sepolto dalla strumentalità del dibattito.

Si parla di una Ong tedesca che sarebbe sotto inchiesta per favoreggiamento della immigrazione clandestina perché con la sua nave avrebbe salvato un gruppo di profughi senza aver ricevuto una telefonata di Sos. Da qui il sospetto che qualcuno (i trafficanti di essere umani) li abbia avvisati che quell’imbarcazione si sarebbe trovata in quel punto del mare.

E’ successo? Sarà successo? Forse si. C’è da scandalizzarsi? Direi proprio di no. Se il principio è quello umanitario, non si sta a guardare chi ti manda il messaggio, chi ti avverte che c’è un gommone stracarico di persone in balia del mare. Quando devi evacuare i civili da una zona di guerra, non ti metti a parlamentare con gli schieramenti in campo, amici o nemici, regolari o irregolari, buoni o cattivi che siano.

Qui è più o meno la stessa cosa. Nel Mare Mediterraneo sono morte 5.000 migranti nel 2016 e quasi 2.000 dall’inizio del 2017. Non sono le cifre di un conflitto? La priorità non è quella di salvare vite umane?

Sembra quasi di ritornare indietro di 70 anni, quando gli ebrei tentavano di raggiungere la Svizzera per salvarsi dall’Olocausto e qualche guardia di frontiera li fermava perché non avevano di documenti per l’espatrio. Rimandandoli indietro, ne firmavano la condanna a morte. Qui, a lasciarli in mezzo al mare, si fa la stessa cosa.

Bene, quindi mettiamo in conto che magari c’è una Ong che non si formalizza rispetto ai propri interlocutori. Ma qui c’è stato un altro passaggio. Si è giocato (alcuni lo hanno fatto volontariamente) su di un’allusione: ovvero che lo facciano per guadagnarci; anzi che questo sia il motivo (il guadagno) per cui le organizzazioni non governative mettono i mare le loro navi

Perché questo è stato, in sintesi, il messaggio emerso dal più cinico dibattito politico che abbia coinvolto l’opinione pubblica italiana negli ultimi anni. Ma è un messaggio che scava ancora più a fondo rispetto al “semplice” ruolo delle Ong. Va dritto a colpire tutti coloro che fanno parte del sistema di accoglienza dei migranti, colpisce il senso stesso del concetto di accoglienza.

Missione compiuta per chi vede nelle Ong e negli operatori umanitari il nemico, nell’immigrazione una questione di sicurezza e di burocrazia, oppure un modo facile per avere voti e consenso.

Non c’è da stupirsi per questa “vittoria”.  Il terreno era già fertile.

  • Autore articolo
    Michele Migone
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/09 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/09 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/09/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il drammaturgo Christopher Adams vince il Premio Annoni sfidando gli stereotipi della mascolinità

    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-09-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/09/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-09-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/09/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 18-09-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/09/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 18-09-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 18/09/2025

    a cura di Sara Milanese

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-09-2025

  • PlayStop

    Come voleva Silvio, la separazione delle carriere è (quasi) legge

    Il Senato approva in seconda lettura la riforma della giustizia della destra. Per Meloni serve a "liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia", mentre Antonio Tajani parla di "battaglia storica fatta non per Berlusconi, che ci guarda da lassù, ma per ogni cittadino italiano". In primavera il referendum confermativo della riforma. I magistrati si preparano a mobilitarsi per il “no”. Per le opposizioni lo scopo finale della riforma è mettere la magistratura inquirente sotto il controllo politico del governo. Sul modello Trump. Ai nostri microfoni il Vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, Marcello De Chiara: “Questa riforma cambierà l'assetto costituzionale del nostro Paese di fatto introducendo un quarto potere". Lo scopo finale della riforma non è togliere potere ai PM ma metterlo sotto il controllo politico per farlo diventare strumento delle politiche del governo. Come già fa Trump negli USA. L’intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 18-09-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 18/09/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 18/09/2025

    Separazione delle carriere in approvazione in seconda lettura oggi in Parlamento, la maggioranza porta a compimento la riforma della giustizia che voleva Berlusconi e l’Anm si prepara al referendum per dire "no" come ci racconta Marcello De Chiara vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati. il 21 settembre è giornata internazionale della pace e Filomena Grasso presidente degli scout Cngei ci presenta il progetto "La pace non si scioglie" che consegnerà 21 nodi ad altrettante ambasciate. Francesco Giorgini ci racconta la giornata di sciopero generale in Francia con manifestazioni e proteste un avviso al governo che non c'è.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 18-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 18/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 18/09/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 18-09-2025

Adesso in diretta