Approfondimenti

“Accuse alle Ong? Speculazione politica”

Le navi delle Ong sono “taxi del mare”, le Ong sono delle organizzazioni di affaristi, sono colluse o, peggio ancora, sono corresponsabili del traffico di esseri umani. È un tam tam che va avanti da settimane e che ha un possibile effetto: quello di spostare il centro della questione dalla tragedia dei migranti, dalle politiche che vengono fatte o non fatte, alla messa sotto accusa di chi soccorre i migranti.

Una delle persone che per prime, quando sono cominciate a uscire queste ipotetiche notizie, ha fatto sentire la sua voce molto chiara dalle pagine del manifesto è il sociologo Alessandro Dal Lago, che è stato ospite del Microfono Aperto di Radio Popolare.

Che evidenze ci sono su quello che sta succedendo in Italia attorno a questo tema?

“La mia impressione è che si tratti di una campagna – non so in che misura orchestrata o programmata – che ha preso avvio da Frontex, l’agenzia europea dei doganieri, fondamentalmente, dato che si occupa del controllo delle frontiere sia terrestri che marine. Tanto per fare un esempio, a dimostrazione del fatto che la cosa parte molto da lontano, due anni fa uno dei responsabili – un ex commissario di polizia di Monaco – fece un attacco violentissimo al governo italiano dicendo: ‘Gli italiani salvano troppi migranti in mare e in questo modo incentivano gli arrivi’. Questo per dire il livello intellettuale e morale della questione.

Poi questa cosa è stata ripresa, per una sorta di affinità elettiva, dai media berlusconiani, per esempio “Striscia la notizia”, e da esponenti di Forza Italia, come Romani e Ravetto, fino ad arrivare a Beppe Grillo. Io ho sempre sostenuto che il Movimento cinque stelle sulla questione migranti sfiorasse il razzismo, adesso mi pare che la questione sia palese.

Il punto qual è? Che non c’è una prova. Tutto si basa sul fatto che le navi delle varie Ong – Sos Méditerranée, Moas, Medici senza frontiere ecc – salvino i migranti in uno spazio definito ‘appena fuori dalle acque libiche’, il che mi sembra del tutto ovvio. Tra l’altro, nessuna nave si può muovere senza l’autorizzazione del ministero dei Trasporti, e infatti nessuna forza armata italiana che opera in mare ha mosso un attacco, anzi sono loro stesse oggetto di critiche.

Che cosa dedurre da tutto questo? Secondo me che c’è in atto una fortissima speculazione politica, legata in sostanza al timore che i partiti di destra sfruttino questa cosa per farsi propaganda. Poi gli altri partiti di destra si sono accodati; poi ci si è messo il procuratore di Catania Zuccaro, che ha aperto un’indagine conoscitiva, e continua a sostenere di avere le prove, ma le prove non vengono fuori mai. Mi sembra che in tutto questo ci sia un forte sospetto di strumentalizzazione politica”.

In effetti, sono argomentazioni che, se vengono fatte montare, poi mettono la pulce nell’orecchio e trovano un clima, un’atmosfera, anche culturale, prontissimi ad accoglierle…

“Assolutamente sì, una parte consistente dell’opinione pubblica, non so se maggioritaria, ma temo di sì, non chiede altro che farsi confermare in tutto questo. Io vorrei capovolgere il discorso. Facciamo un’ipotesi: l’anno scorso sono sbarcate principalmente in Italia circa 300mila persone che vengono dall’Africa o da alcuni Paesi asiatici. Supponiamo che il governo creda a questa campagna e decida il ritiro delle navi delle Ong. Succederebbe che il numero degli annegati aumenterebbe in modo esponenziale, perché se qualcuno pensa che gli scafisti rinuncino al loro mestiere, perché non ci sono le navi delle Ong, si illude. Quindi, si mettono sui piatti della bilancia due cose: da una parte, la protezione delle vite, che è l’interesse principale delle Ong – che fanno quello che dovrebbe fare l’Europa – e dall’altra tutto il discorso sul controllo delle migrazioni. E poi bisogna scegliere da che parte stare. Il discorso del cittadino che è terrorizzato dalle migrazioni ma si tappa gli occhi di fronte agli annegamenti, secondo me, è la cosa più ipocrita. Questa campagna che è stata lanciata e su cui si sono buttati come avvoltoi tutti questi politici di seconda fila, fondamentalmente è un modo per chiudersi gli occhi e per dire ‘non vogliamo più saperne’”.

Ascolta qui l’intervista integrale ad Alessandro Dal Lago

alessandro dal lago

  • Autore articolo
    Massimo Bacchetta
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 06/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 06/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 06/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Rotoclassica di sabato 06/12/2025

    Benvenuti a Rotoclassica, programma di attualità e di informazione dedicato alla musica classica, che nasce nel 1983 alla fine di una storia della musica iniziata nel lontano 1976, subito dopo la nascita della Radio. Notizie, personaggi, concerti, anniversari, eventi, dischi, libri, film ed altro ancora che danno vita all’universo musicale classico e contemporaneo, dal centro della galassia sino alle sue estreme periferie, con una rinnovata attenzione anche per il dietro le quinte. Ideata da Claudio Ricordi, impaginata e condotta dallo stesso Ricordi e da Carlo Centemeri, si avvale del prezioso contributo di Carlo Lanfossi, Francesca Mulas, Luca Chierici, Margherita Colombo e Emanuele Ferrari che formano attualmente la redazione di musica classica di Radio Popolare. Della storica redazione hanno fatto parte anche Ettore Napoli, Marco Ravasini, Pierfranco Vitale, Luca Gorla, Giulia Calenda, Sebastiano Cognolato, Vittorio Bianchi, Giovanni Chiodi, Michele Coralli, Roberto Festa, Francesco Rossi, Antonio Polignano. Siamo da sempre felici di accogliere qualsiasi tipo di critica, contributo o suggerimento dagli ascoltatori della radio, incluse segnalazioni di notizie, concerti e iniziative.

    Rotoclassica - 06-12-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 06/12/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni sabato offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 06-12-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 06/12/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 06-12-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 06/12/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 06-12-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 06/12/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 06-12-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 06/12/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 06-12-2025

  • PlayStop

    M7 del 06/12/2025 - Banchi di prova. Arrivano i mercati di quartiere, saranno anche spazi di socialità?

    Palazzo Marino ha affidato 15 mercati comunali a Sogemi per farne i nuovi "mercati di quartiere": punti di riferimento per la spesa sotto casa, luoghi d'incontro per le comunità. Il mercato di via Rombon è il primo a riaprire dopo anni di abbandono, quello di viale Monza chiuderà per almeno un anno tra le proteste degli esercenti sotto sfratto e le preoccupazioni degli abitanti che gli hanno dato un'anima. Con interviste al presidente di Sogemi Cesare Ferrero, ad alcuni commercianti del mercato Crespi-Monza, a Paolo Martelli e Carmen Ziccardi del comitato per la salvaguardia del valore sociale, umano e poetico del mercato Crespi-Monza e con un reportage di Roberto Maggioni dal mercato Rombon. A cura di Luca Parena.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 06-12-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 06/12/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 06-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 06/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 06-12-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 06/12/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 05-12-2025

Adesso in diretta