Approfondimenti

Balene: l’inutile strage

Trecentotrentatrè (333) le balene uccise dalle navi giapponesi che hanno imperversato nelle acque dell’Oceano Antartico per ottantatrè (83) giorni.

Una strage. Inutile. Le uccisioni delle balene non servono alla ricerca scientifica, la scusa adottata dal Giappone per riprendere la caccia; non servono neppure a incrementare l’industria alimentare del Sol Levante; servono soltanto a garantire l’esistenza in vita dell’ente del ministero della Pesca costituito appositamente, pieno zeppo di funzionari e burocrati.  Lo dice senza mezzi termini Alessandro Giannì, il responsabile della campagne di Greenpeace Italia.

“La flotta baleniera giapponese formalmente è in Antartide per ricerche scientifiche nonostante il suo programma scientifico sia stato già bocciato dalla Corte di Giustizia Internazionale. Tutti sanno che sono lì per motivi commerciali, per aggirare il divieto. Tokio usa un escamotage, un programma scientifico che non ha alcun senso, per fare qualche cosa di proibito. Un programma assurdo. Il caso peggiore di scienza applicata dell’intero pianeta. Sono gli unici scientiziati ad affermare che devono uccidere gli animali che devono studiare per conoscerli meglio”.

Ma cosa se ne fanno di 333 balene uccise?

“Questo è il vero tema. Solo il 5% della popolazione giapponese sembra essere interessata a consumare carne di balena. Tutti gli altri non la vogliono. Lo pseudo-programma scientifico  dell’ente viene finanziato attraverso la vendita della carne delle balene catturate. Però nessuno la vuole e quindi questa carne rimane ammassata nei magazzini. Negli anni scorsi si è arrivati all’assurdo di tentare di vendere la carne di balena alle industrie produttrici di alimenti per animali.  I contribuenti giapponesi pagano 10 milioni di dollari all’anno per mantenere un caccia inutile. In realtà. mantengono i burocrati dello pseudo ente scientifico del ministero della Pesca”.

Una strage per nulla…

“Buona parte della carne di balena rimane per anni nei magazzini. Bel successo commerciale!! Cercano di smerciarla gratis nelle scuole, ma nessuno la vuole”.

Ma nessuno può fermare la strage?

“Certo! I giapponesi devono farlo. O lo capiscono loro oppure nessuno può intervenire. Nell’opinione pubblica ora inizia a serpeggiare l’idea che sia contropdoducente andare avanti in questo modo. Devono essere loro a rendersi conto delle sciocchezze che stanno facendo. La caccia alimenta l’isolamento internazionale su questo punto”.

https://www.youtube.com/watch?v=n0UURL8AUdY

 

 

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 20/11 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 20-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 20/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 20-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 20/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 20-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 20/11/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 20-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 20/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 20-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 20/11 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 20-11-2025

  • PlayStop

    Cinema. Maternità desiderata e negata in un film in concorso a FilmMaker

    Cinque madri di diverse provenienze, raccolte in uno studio radiofonico parlano di maternità. “Sono le loro storie, con il proprio vissuto emotivo", spiega Fatima Bianchi, regista di Mater Insula. L’esperienza della maternità, desiderata o negata, è diventata la trama del mio film”. In questo concerto di racconti dolorosi, ma anche pieni di esperienza, vengono lette anche le lettere di altri madri anonime. “A volte la maternità si identifica come un’aspettativa nei confronti delle donne. La cultura patriarcale le vorrebbe ancora mogli e madri”. Girato vicino a Marsiglia, Mater Insula alterna scene in cui si vedono le protagoniste mentre lavano lenzuola in riva al mare: “sono stoffe gigantesche che mostrano l’affanno e la fatica quotidiana che ogni donna si porta sulle spalle”. L'intervista di Barbara Sorrentini a Fatima Bianchi.

    Clip - 20-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 20/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 20-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 20/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 20-11-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 20/11/2025

    Il nuovo singolo dei Kneecap sulle illecite persecuzioni ricevute dal governo britannico e le misure green adottate a Bristol per consentire concerti a impatto zero la prossima estate. La terza edizione del Dinamica Contest, in scena domani sera all'auditorium di Radio Popolare, e l'appuntamento con Piergiorgio Pardo per la consueta rubrica LGBT+ del giovedì.

    Volume - 20-11-2025

  • PlayStop

    Natalino Balasso e il suo “APOCRIFO BRECHTIANO"

    “Giovanna dei disoccupati” di e con Natalino Balasso arriva al Teatro Carcano di Milano. I personaggi della “Santa Giovanna dei Macelli” di Brecht aggiornano linguaggio, contesto e funzioni ma non abbandonano la dinamica dominanza/sudditanza tipica del capitalismo. Il padrone non è più in carne e ossa, è una multinazionale, ma continua a colpire e sfruttare i più poveri. L’istigazione al consumo, facilitata dall’online, crea nuove povertà, quelle invece per nulla virtuali. Milioni di persone sempre più isolate, imprigionate in una macchina per soldi creata dal superuomo economico, mediocre e per questo spietato. Un ironico “apocrifo” di Bertolt Brecht, per tornare a pensare, grazie al teatro. Natalino Balasso è stato ospite a Cult. Ascolta l'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 20-11-2025

  • PlayStop

    Le politiche sulle droghe

    Il 7 e l'8 novembre si è tenuta a Roma la Conferenza Nazionale governativa sulle Droghe e, contemporaneamente, la contro-conferenza della rete delle organizzazioni della società civile per la riforma delle politiche sulle droghe. Cosa è emerso? Ne abbiamo parlato con Leopoldo Grosso, responsabile dell'area tossicodipendenza del Gruppo Abele.

    37 e 2 - 20-11-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 20/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 20-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 20/11/2025

    Considera l'armadillo di mercoledì 19 novembre 2025 con Michela Kuan, biologa e responsabile ricerca senza animali di @LAV per parlare della xampagna contro la sperimentazione animale è della petizione per chiedere fondi per la ricerca alternativa. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 20-11-2025

Adesso in diretta