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Washington-Caracas, prove di dialogo

“E’ necessario intavolare un dialogo diretto e immediato fra i nostri due governi”. Così a sorpresa si sono pronunciati il segretario di Stato Usa, John Kerry e la ministro degli esteri venezuelana, Delcy Rodriguez, a conclusione dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa) tenutasi a Santo Domingo.

Nel pieno della crisi politica e del caos economico in Venezuela, pare dunque compiersi un timido avvicinamento fra i due Paesi, a confermare la gravità della situazione a Caracas, dove l’opposizione al presidente chavista Nicolas Maduro (che ha la maggioranza assoluta in parlamento) intende convocare un referendum “revocatorio”, appoggiato in primis proprio da Washington.

L’artefice di questo tentativo di disgelo (dopo che gli Stati Uniti avevano inserito lo scorso anno il Venezuela nella lista nera dei Paesi che minacciano la loro sicurezza nazionale) è Thomas Shannon, navigato esperto politico-diplomatico dell’America Latina e attuale consigliere di Kerry.

Shannon, preoccupato per l’inconcludenza delle trattative fra Maduro e opposizione, mediate dal dicembre scorso da ben tre ex presidenti (lo spagnolo Zapatero, il panamense Torrijos e il dominicano Fernandez) si è deciso ad avanzare la proposta di conversazioni dirette fra Caracas e Washington proprio nel momento in cui l’Osa si avvia maggioritariamente a isolare il Venezuela (dopo la caduta dei governi progressisti di Brasile e Argentina).

Shannon teme che il fallimento di ogni mediazione possa far precipitare gli eventi verso conflitti interni violenti e dagli esiti imprevedibili. A partire da un presupposto per Maduro irrinunciabile: così come l’opposizione presiede legittimamente il parlamento dopo il voto democratico del dicembre scorso, allo stesso modo Maduro, che si installò alla presidenza della repubblica con elezioni altrettanto legittime, deve portare a conclusione il suo mandato.

  • Autore articolo
    Gianni Beretta
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    1) 25 novembre, quando lo stupro è un’arma di guerra. Nel Sudan sconvolto dalla più grave crisi umanitaria al mondo, migliaia di donne e bambini sono vittime di violenza di genere. (Stefano Piziali - Cesvi) 2) Ucraina, mentre i negoziati per un accordo tra Mosca e Kiev continuano, il piano per la pace Statunitense spacca l’amministrazione americana. (Roberto Festa) 3) La peggiore crisi economica mai registrata. L’occupazione israeliana in Cisgiordania e la distruzione e Gaza hanno provocato un crollo senza precedenti nell’economia palestinese, riportando il paese indietro di decenni. (Allegra Pacheco - West Bank Protection Consortium) 4) “A Dankirque non si vive, si sopravvive”. Sulle coste francesi la situazione umanitaria delle persone migranti peggiora giorno dopo giorno e lo stato non si assume le sue responsabilità. (Veronica Gennari) 5)Lo scandalo di pedofilia che ha sconvolto il vescovo di Cadice è un caso senza precedenti nella chiesa spagnola. (Giulia Maria Piantedosi) 6) Rubrica sportiva. Dopo 52 anni, la nazionale di calcio di Haiti si qualifica per i mondiali. Un risultato storico e prezioso per un paese distrutto dalla violenza. (Luca Parena)

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    In Sudan la violenza di genere e lo stupro usato come arma di guerra sono all’ordine del giorno. Nel mezzo della crisi umanitaria più grave del mondo, migliaia di donne e bambini sono vittime di un conflitto che si consuma anche sui loro corpi. La ong italiana Cesvi lavora sul campo per offrire supporto psicologico alle donne e alle loro famiglie. Martina Stefanoni ne ha parlato con Stefano Piziali, direttore generale di Cesvi

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    È appena uscito “Trovarsi soli all’improvviso”, il nuovo album del musicista e produttore milanese Marco Giudici, oggi ospite di Volume. “Volevo fare dalla musica ambient, come atto terapeutico per me stesso… ma poi si è trasformata in qualcos’altro”, racconta il cantautore sulla genesi dei brani. Il disco, che per il titolo trae ispirazione da una poesia scritta dal nonno dell'artista, è un racconto intimo e delicato che parla di solitudine, fragilità e distacco, ma anche del coraggio di andare avanti e di cambiare, lasciando indietro alcune parti di sé. L'intervista e il MiniLive di Marco Giudici.

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    Le iniziative del 25 novembre e DonneXstrada che di violenza di genere, parla tutto l'anno. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Le comedians contro la violenza sulle donne al Teatro Lirico di Milano

    Oggi a Cult Mary Sarnataro ci ha parlato di “Zitte mai!”, la serata speciale in scena al teatro Lirico di Milano, che un gruppo di comedians, capitanate da Deborah Villa, dedica all'associazione Cerchi nell'Acqua, che da anni è vicina alle donne vittime di violenza. A partire dalla libertà di esprimersi, la prima che viene a mancare quando una relazione diventa prevaricante, l'appuntamento sarà l'occasione per riflettere sulla violenza sulle donne, usando lo strumento della comicità. L’intervista di Ira Rubini.

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