Approfondimenti

Un altro Natale in carcere per Asia Bibi

Quello che sta per arrivare sarà l’ennesimo Natale, il settimo, in carcere per Asia Bibi, la donna cristiana che in Pakistan rischia la pena di morte per blasfemia ed è detenuta in isolamento. Per le Nazioni Unite in Pakistan c’è una delle peggiori situazioni nel mondo per la libertà di culto.

La donna, madre di cinque figli, è accusata di aver insultato il profeta Maometto durante un diverbio con alcune donne musulmane.

L’episodio risale al 2009 e nel 2010 Asia Bibi, che ha 45 anni, è stata condannata a morte in primo grado, nonostante si sia sempre dichiarata innocente e sia stato provato che le sue accusatrici avevano dei rancori nei suoi confronti.

Il 13 ottobre 2016 la Corte Suprema ha rinviato a data da destinarsi l’udienza sull’ultimo grado di appello sul caso, dopo il ritiro di uno dei tre membri della giuria, il giudice Iqbal Hamid-ur-Rehman, la cui partecipazione al processo è stata contestata perché era giudice anche nel caso di Salman Taseer, ex ministro ucciso nel 2011 dalla sua guardia del corpo perché si opponeva alla legge sulla blasfemia.

In Pakistan i cristiani rappresentano appena l’1,6% della popolazione ma sono ripetutamente bersagliati. Quest’anno nella domenica di Pasqua un attacco in un parco pubblico di Lahore ha fatto 75 morti e 340 feriti. Benedetto XVI chiese pubblicamente la liberazione di Asia Bibi nel 2010 e nell’aprile 2015 Papa Francesco al termine di un’udienza ha salutato il marito e una dei cinque figli di Asia Bibi.

La donna attende la sentenza della Corte Suprema dal luglio 2015.

Nel rapporto “As good as dead. The impact of the blasphemy laws in Pakistan” pubblicato il 20 dicembre, Amnesty denuncia come le leggi sulla blasfemia in vigore nel Paese siano spesso usate contro le minoranze religiose o in modo strumentale e rafforzino i gruppi di “vigilantes” intenzionati a minacciare o uccidere le persone accusate.

Come ha dichiarato Audrey Gaughram, direttrice del programma Temi globali di Amnesty International, “vi sono prove schiaccianti che le leggi sulla blasfemia violano i diritti umani e incoraggiano le persone ad applicarle per loro tornaconto”.

  • Autore articolo
    Raffaele Masto
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 14/05 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-05-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 14/05 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-05-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 14/05/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 14-05-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 14/05/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-05-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Liv Ferracchiati al Piccolo Teatro con due spettacoli

    A Cult Ira Rubini ha avuto come ospite il drammaturgo Liv Ferracchiati che, da questo giovedì, sarà al Piccolo Teatro con due spettacoli: "La morte a Venezia" e, successivamente, "Stabat Mater". "La morte a Venezia. Libera interpretazione di un dialogo tra sguardi" (15-25 maggio) Una macchina fotografica su un treppiede al limitare delle onde e uno scrittore che muore su una spiaggia per aver mangiato delle fragole contaminate dal colera, simbolo dell’inesplorato che giace in ognuno di noi. Non si tratta di un adattamento teatrale de La morte a Venezia, ma di un percorso scenico – liberamente ispirato al romanzo di Thomas Mann – che combina tre diversi linguaggi: parola, danza e video. Distaccandosi dal tema dell’omoerotismo e della differenza d’età, rimane l’incontro a Venezia tra Gustav von Aschenbach e Tadzio. Rimane la morte. Dopo aver attraversato, con HEDDA. GABLER. e COME TREMANO LE COSE RIFLESSE NELL’ACQUA, le parole di Ibsen e Čechov, Liv Ferracchiati sceglie ora di raccontare la difficoltà di scrivere e come questa fatica, alla fine, sia squarciata da momenti rari, bellissimi e terribili, costellati da incontri con altri esseri umani. "Stabat Mater" (27 maggio-1 giugno) «Un raro esempio di riuscita commedia italiana dal sapore anglosassone. All’interno di una struttura drammaturgica complessa e gestita con mano ferma, spiccano dialoghi credibili e incalzanti, ricchi di una destrezza ironica che ricorda il primo Woody Allen»: con questa motivazione, nel 2017 la giuria del Premio Hystrio Scritture di Scena scelse come vincitore Liv Ferracchiati e il suo Stabat Mater, storia di uno scrittore trentenne che cerca di diventare adulto e di trovare una propria collocazione nel mondo, emancipandosi dalla figura materna e tendando di abbattere i più tossici stereotipi maschili. Con un nuovo cast e un allestimento completamente rinnovato, lo spettacolo torna ora in scena in una forma diversa, nella volontà di far rivivere un progetto che, in anni non sospetti, aveva trattato tematiche politicamente e socialmente centrali quali l’autodeterminazione e la libertà d’espressione identitaria.

    Clip - 14-05-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 14/05/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 14-05-2025

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 14/05/2025

    Papa Leone XIV e l’ateismo. Nella sua prima omelia (9 maggio, Cappella Sistina), papa Prevòst ha usato la chiave dell’ateismo, della mancanza di fede, per spiegare le insiede al cattolicesimo contemporaneo. Nell’omelia Leone XIV spiega che è la mancanza di fede a causare drammi come la perdita del senso della vita, la crisi della famiglia e altro. Per il papa le persone – “non solo non credenti, ma anche tra molti battezzati” - che costruiscono un rapporto con Gesù come se fosse un «leader carismatico o un superuomo...finiscono col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto». Questi passaggi dell’omelia del pontefice Robert Francis Prevòst sono stati criticati dal teologo e filosofo cattolico Vito Mancuso, in un articolo sulla Stampa (10.5.25) e ospite oggi a Pubblica. «Il primo passaggio dell’omelia – ricorda Mancuso - pone questa equazione: “no all’ortodossia cattolica uguale ateismo di fatto”. E la seconda, un'altra equazione, è: “ateismo uguale immoralità”. Ecco, su queste due equazioni contenute in quella omelia – conclude il teologo – ho espresso il mio disagio, la mia contrarietà».

    Pubblica - 14-05-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di mercoledì 14/05/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 14-05-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di mercoledì 14/05/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 14-05-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 14/05/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 14-05-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 14/05/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 14-05-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 14/05/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 14-05-2025

Adesso in diretta