Approfondimenti

Turchia, giornalisti e attivisti arrestati

Il 20 giugno, una corte di Istanbul ha disposto la custodia cautelare per tre attivisti turchi, Erol Önderoğlu, giornalista del portale Bianet e rappresentante nel paese di Reporters Without Borders; Şebnem Korur Fincancı, nota attivista per i diritti umani e presidente della Human Rights Foundation in Turchia e Ahmet Nesin, scrittore e giornalista indipendente.

I tre sono stati accusati di “propaganda terroristica” per avere partecipato ad una campagna contro la censura della stampa filo-curda in Turchia lanciata lo scorso 3 maggio nella Giornata mondiale per la libertà di stampa. L’iniziativa, chiamata “guest editor in chief campaign”, intendeva tenere alta l’attenzione sulla dura repressione che colpisce i media indipendenti nel paese, in particolare quelli che si occupano della questione curda costretti a subire quotidianamente forme dirette e indirette di censura.

In seguito all’inasprirsi del conflitto tra le forze di sicurezza e il PKK nella regione del Kurdistan turco, le autorità del paese hanno in diverse occasioni usato le maniere forti contro le voci critiche, colpendo oppositori, giornalisti indipendenti, accademici, intellettuali, avvocati e difensori dei diritti umani.

Per denunciare questa situazione, la storica e più importante testata curda, Özgür Gündem, ha aperto la propria redazione invitando intellettuali, giornalisti ed attivisti ad essere caporedattori per un giorno. Una bella iniziativa di solidarietà, a cui hanno risposto una quarantina di persone, 36 delle quali sono ora finite sotto indagine dopo che la magistratura turca ha aperto un fascicolo per “propaganda terroristica”.

Tra i tre arrestati c’è il giornalista di Bianet Erol Önderoglu, che conosciamo di persona in quanto collaboratore di Osservatorio (e di Radio Popolare) nell’ambito del progetto “European Centre for Press and Media Freedom”. Erol, voce nota in tutta Europa per il suo impegno per la libertà di stampa, rappresentante di Reporters Without Borders in Turchia dal 1996, è stato perseguito sulla base di tre articoli pubblicati sul giornale Özgür Gündem il 18 maggio 2016 che documentavano le lotte di potere tra diverse forze di sicurezza turche e le operazioni militari in corso contro il PKK nel sud-est dell’Anatolia.

Ahmet Nesin, Şebnem Korur Fincancı, Erol Önderoğlu (foto Bianet)
Ahmet Nesin, Şebnem Korur Fincancı, Erol Önderoğlu (foto Bianet)

Nelle ultime ore molte organizzazioni internazionali, come Reporters without Borders che ha lanciato l’appello #FreeErol, la rappresentante dell’Osce per la libertà di stampa Dunja Mijatović, la European Federation of Journalists hanno espresso solidarietà e vicinanza ai tre attivisti arrestati e condannato duramente l’attacco alla libertà di stampa in corso in Turchia.

La notizia è rimbalzata velocemente su Twitter attirando l’attenzione di intellettuali e società civile in Turchia e in tutta Europa. Il giornalista turco Yavuz Baydar, co-fondatore della piattaforma P24, the Platform for Indpendent Media, vincitore del premio European Press Prize ed editorialista del Guardian, ha dichiarato in un tweet che l’arresto dei tre attivisti significa la “totale criminalizzazione del giornalismo in Turchia”.

Secondo il Journalists Union of Turkey, l’unione sindacale dei giornalisti turchi, il paese sta vivendo l’ennesimo giorno nero nella storia della libertà di stampa. “È chiaro che si tratta di un arresto politico volto a mettere sotto pressione i giornalisti. […] Oggi è la solidarietà tra giornalisti ad essere stata arrestata”, scrive il sindacato in una nota pubblicata su Bianet. Preoccupate anche le parole di un altro sindacato dei giornalisti, il Press Labor and Journalists Association of Turkey, secondo cui “la decisione della corte fa presagire un futuro fosco per la libertà di espressione in Turchia. […] È evidente che – continua il sindacato – l’idea di associare il giornalismo alla propaganda terroristica stia indebolendo i media ledendone l’indipendenza. Il tentativo di uniformare le pubblicazioni e allinearle alle posizioni dell’egemonia governativa, viola il diritto dei cittadini ad essere informati. Ribadiamo, conclude il comunicato, che nonostante la repressione, non diventeremo giornalisti allineati”.

In serata ieri, è arrivata anche una breve dichiarazione dell’Alta rappresentante della Politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini e del Commissario alla politica di vicinato e negoziati per l’allargamento Johannes Hahn che hanno richiamato la Turchia a rispettare la libertà di stampa e a condurre processi giusti nel rispetto dello stato di diritto. “L’UE ha ripetutamente sottolineato che la Turchia, come paese candidato, deve aspirare ai più alti standard e alle più alte pratiche democratiche […] nel rispetto della Convenzione europea dei diritti umani. Una stampa libera, plurale e indipendente è essenziale in ogni società democratica”, conclude il comunicato.

Proprio oggi inizia la tre giorni a Roma del ministro turco per gli Affari Europei e capo dei negoziati per l’ingresso nell’UE, Ömer Çelik, che incontrerà il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il Segretario agli affari europei Sandro Gozi e i presidenti delle Commissioni esteri di Camera e Senato. È previsto anche un incontro con la stampa italiana per affrontare temi come le relazioni Italia-Turchia e Ue-Turchia, la crisi migratoria, lo stato del processo sulla liberalizzazione dei visti e la lotta contro il terrorismo. La libertà di stampa e il rispetto delle minoranze non sembrano al momento all’ordine del giorno.

Tratto da Osservatorio Balcani Caucaso – di Rossella Vignola

——————

La campagna di RSF – #freeErol

  • Autore articolo
    Osservatorio Balcani Caucaso
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 07/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 07-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 07/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 07-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 07/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 07-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 07/12/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 07-12-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 07/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 07-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 07/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 07-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 21:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 20:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 19:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 07/12/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18.00 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 07-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 17:37

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 07/12/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 17, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 07-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 07/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 07-12-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 07/12/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 07-12-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 07/12/2025

    Una trasmissione settimanale a cura di Anaïs Poirot-Gorse e Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 07-12-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 07/12/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 07-12-2025

Adesso in diretta