Approfondimenti

Test sierologici. Qual è il piano del governo?

variante virus - test sierologici - tracciamento milano

Sandra Zampa, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, è stata ospite di Prisma per fare il punto della situazione sul piano del governo per effettuare i test sierologici in questa fase 2 che da lunedì permetterà a milioni di cittadini di tornare in giro.

L’intervista di Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni.

Quali sono le intenzioni del governo sui test sierologici?

La confusione c’è perché ognuno dice la propria. Il governo ha detto fin dall’inizio, con molta chiarezza e probabilmente non a sufficienza, qual è lo scopo della indagine che è stata avviata. L’indagine è già partita con la finalità di affidare all’ISTAT e all’Istituto Superiore di Sanità, e anche al Ministero della Salute, una indagine che serve a fare una fotografia dello stato della salute della popolazione italiana riguardo al COVID. Vogliamo cercare di comprendere, attraverso un campione sufficientemente rappresentativo, che percentuale della popolazione italiana ha avuto il COVID-19 o è totalmente esente da un contatto con il coronavirus. E l’indagine serve a darci un’idea di quanto è estesa quella parte della popolazione che possiamo considerare asintomatica.
Voglio ricordare che ad oggi l’unico strumento per dirci se sei positivo o negativo al coronavirus resta il tampone. Tutte le persone che pensano che andando a fare il test sierologico possono scoprire se hanno o meno il COVID, stanno prendendo la strada sbagliata. Quello non ci dice se sei positivo o negativo.
Ora i test sierologici, che all’inizio avevano un margine di errore parecchio largo, si sono affinati. Noi come governo, nella nella persona del commissario Arcuri, abbiamo scelto un’azienda che regala i 150mila kit coi quali verrà realizzato questo test a campione.
Se il test sierologico risulta positivo, e cioè dice che hai o hai avuto il coronavirus, deve essere seguito da un tampone. Il tampone serve a dirci se quegli anticorpi individuati dal sierologico sono indice di un’attività del coronavirus ancora in corso, e quindi se sei ancora contagioso. Questo aiuta a fare quella seconda operazione importantissima che è l’isolamento, che resta ad oggi lo strumento più efficace per limitare il contagio. Immaginiamo un paradosso: se noi potessimo isolare tutti quelli che sono contagiosi, il virus sparirebbe dalla circolazione.

Diceva che chi risulta positivo al test sierologico, poi deve fare il tampone. I tamponi che vengono fatti in questo momento, però, risultano insufficienti rispetto a quanto servirebbe per fare una indagine vera.

L’Italia è il Paese che in Europa ha fatto il più alto numero di tamponi.

In Lombardia però, rispetto alla gravità della situazione, forse sono stati insufficienti. Il Veneto, ad esempio, ha adottato una strategia diversa.

È tutto diverso, il modello della Lombardia e quello del Veneto sono diversi tra loro anche nella presa in carico del paziente.

In questo momento si dice che in Lombardia chi farà i test sierologici e sarà positivo, dovrà mettersi in coda per fare il tampone perché mancano i reagenti.

Il reagente non si produce come l’acqua. Io non voglio partecipare alle polemiche e non apprezzo moltissimo che quando le cose vanno bene sono state fatte dalla Regione e quando non vanno bene è colpa del governo e viceversa. Le Regioni hanno la facoltà di acquistare tutto ciò che serve e di avere disponibilità di tutto quello che serve per combattere questa tragica malattia, dai dispositivi di protezione ai reagenti.
Il commissario Arcuri mi ha fatto presente che l’Europa ha acquisito reagente sui mercati e che lo ripartirà con equità tra i Paesi europei. All’Italia ne tocca una quota che basterà per circa 4 giorni. Questo vi dà la dimensione del problema. Questo significa che Arcuri ha fatto molto bene. Andiamo nella stessa direzione delle mascherine: cominciamo a fare in modo che il nostro Paese torni a produrre dei beni essenziali perché questi, che non erano stati considerati sufficientemente remunerativi, sono in realtà dei beni essenziali per un Paese.

In questi giorni si sta mettendo a punto il decreto rilancio. Cosa conterrà dal punto di vista della sanità?

Noi abbiamo ottenuto una quota di risorse abbastanza importante, merito del Ministro che molto tenacemente caparbio, ma ovviamente anche tutto il Consiglio dei Ministri è in grado di comprendere che la sanità va sostenuta. Lavoriamo per aumentare il numero dei medici e lavoreremo per mettere le mani ad un rafforzamento della medicina del territorio. Ci sarà la necessità, come è noto, di sostenere la realizzazione di COVID Hospital. Ma al di là di questo io credo che sia assolutamente necessario sbloccare i 37 miliardi del MES. Noi stiamo combattendo per mezzo miliardo in più. Quelli sono 37 miliardi che costano pochissimo e possono davvero determinare una svolta dopo anni di riduzione di risorse e possono andare a rafforzare enormemente il sistema e a restituire ossigeno. Come potete immaginare ci sono state spese enormi per l’acquisto di milioni e milioni di mascherine tutti i giorni, dei respiratori e delle tute. Oggi noi abbiamo 22mila operatori sanitari in più di quando siamo partiti a febbraio. Tutto questo ha avuto un costo molto grande e vorrei anche da qui invitare ad una riflessione molto seria prima di decidere che l’Italia può rinunciare al MES.

Ieri la Regione Lombardia ha presentato lo studio regionale del Policlinico di Pavia sulla terapia al plasma, dicendo che sta dando buoni risultati. Ci aspettiamo una sperimentazione anche dal Ministero?

È già avviata. L’AIFA sta lavorando insieme al Centro Nazionale Sangue, a cui spetta l’ultima parola su questa materia. Non è una novità, anche questa è una prassi che in medicina si usa e sappiamo che ci sono dei risultati. Tutto quello che in questo momento va nella direzione dei miglioramenti, anche la ricerca di nuove terapie farmacologiche, sarà sperimentato. E anche per questo ci servono soldi.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 23/10 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-10-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 23/10 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 23-10-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 23/10/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-10-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 23/10/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-10-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Di palo in frasca di venerdì 24/10/2025

    A cura di Marco Piccardi - Ospite in studio Pino Ninfa 1) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla) 2) Genesis, The Knife 3) Jimmy Giuffrè, Pony Express (da Western Suite) 4) Triology, The Man with the Armonica (di Ennio Morricone) 5) Caetano Veloso, Terra 6) Michel Portal, Mozambic 7) Fabrizio De Andrè & PFM, Amico Fragile 8) Czech Film Orchestra, Game of Thrones (tema principale) di Ramin Djawadi

    Di palo in frasca - 23-10-2025

  • PlayStop

    Di palo in frasca di venerdì 24/10/2025

    A cura di Marco Piccardi - Ospite in studio Pino Ninfa 1) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla) 2) Genesis, The Knife 3) Jimmy Giuffrè, Pony Express (da Western Suite) 4) Triology, The Man with the Armonica (di Ennio Morricone) 5) Caetano Veloso, Terra 6) Michel Portal, Mozambic 7) Fabrizio De Andrè & PFM, Amico Fragile 8) Czech Film Orchestra, Game of Thrones (tema principale) di Ramin Djawadi

    Di palo in frasca - 23-10-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 23/10/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-10-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 23/10/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 23-10-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 23/10/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 23-10-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 23/10/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 23-10-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 23/10/2025

    1) L’Unione Europea approva il 19esimo pacchetto di sanzioni alla Russia, mentre tutto tace su Israele. A Gaza, però, nonostante il cessate il fuoco gli aiuti continuano a non entrare. (Chawki Senouci, Valeria Schroter) 2) Stati Uniti, anche San Francisco nel mirino di Trump. Il presidente Usa invia gli agenti dell’immigrazione e il governatore Newsom risponde: “Ti denunceremo”. (Roberto Festa) 3) “Cedere non sarà mai più consenso”. L’assemblea generale francese approva l'inclusione del consenso nella definizione di stupro e violenza sessuale. (Veronica Gennari) 4) Ungheria 1956 – 2026. Nell’anniversario della rivoluzione contro l’Unione Sovietica a Budapest marciano da un lato gli orbanisti e dall’altro l’opposizione, dando il via alla campagna elettorale. (Stefano Bottini - Uni. Firenze) 5) Il mondo in periferia. E’ iniziato oggi il festival del giornalismo esteri dell'Associazione Gli Asini. (Giuliano Battiston) 6) World Music. Venerata dal popolo e temuta dal regime: per il centenario dell’artista cubana Celia Cruz, nessuna commemorazione. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 23-10-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 23/10 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 23-10-2025

  • PlayStop

    La rapper Ele A: "Per Pixel mi sono presa la massima libertà"

    Ele A, rapper svizzera di 22 anni, ha presentato ai microfoni di Radio Popolare il suo disco di debutto, uno dei più attesi della nuova scena rap italiana. Dopo essersi fatta notare con due Ep e alcune importanti collaborazioni, spiega le difficoltà legate alla sfida del primo album: “ho cercato di fare il disco in modo spontaneo, senza pensare troppo a che ruolo dovesse avere e prendendomi la massima libertà”. Dalle sonorità europee (e non solo) che hanno influenzato i nuovi brani fino agli ospiti del disco: l’intervista di Matteo Villaci.

    Clip - 23-10-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 23/10/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 23-10-2025

  • PlayStop

    Giorgio Felicetti: a teatro il corpus e il corpo di Pasolini

    Al Teatro della Cooperativa arriva "Pezzi di Corpus Pasolini - Cinquant'anni senza un poeta civile", di e con Giorgio Felicetti. Un percorso feroce, senza sconti nel corpus pasoliniano, soprattutto degli ultimi anni, quelli della persecuzione mediatica e giudiziaria. Ma anche un percorso a partire dal corpo scempiato, martirizzato con violenza del poeta, in un rito che Felicetti definisce quasi "tribale" e che lui stesso, in scena, rievoca con disarmante evidenza. Giorgio Felicetti è stato ospite a Cult per parlarne. Ascolta l'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 23-10-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 23/10/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 23-10-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 23/10/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 23-10-2025

Adesso in diretta