Approfondimenti

I tempi della politica e del virus non coincidono più, l’estrema destra sotto attacco in Europa e le altre notizie della giornata

Piano Pandemico - Terapie Intensive Campania

Il racconto della giornata di mercoledì 3 marzo 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. I tempi della politica e quelli del virus non coincidono più. La situazione del Covid in Italia sta rapidamente peggiorando e l’angoscia viene accresciuta dall’assenza ostinata del capo del governo. Nei prossimi giorni diverse Regioni rischiano di passare in zona rossa. L’estrema destra, intanto, è sotto attacco in Europa e per Salvini il giochino di spacciarsi per liberale si fa sempre più complicato. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

I tempi della politica e quelli del virus non coincidono più

(di Roberto Maggioni)

C’è una metafora che stanno usando alcuni virologi per descrivere il momento: è come se stessimo guidando un’auto guardando nello specchietto retrovisore. I tempi della politica e quelli del virus non stanno coincidendo e la direzione verso cui guardiamo è sbagliata. Il governo Draghi sta affrontando questa terza ondata come se il coronavirus di oggi fosse lo stesso di un fa. Non è così, lo sappiamo da gennaio quando la variante inglese ha iniziato a diffondersi nel nostro Paese. L’allarme dalla Gran Bretagna era stato chiaro: la velocità di diffusione è più alta, i bambini si contagiano più facilmente. Se prima la curva ci metteva tre settimane a salire, oggi bastano pochi giorni. Il caso scuola è stato in provincia di Brescia, dove i positivi sono triplicati in meno di dieci giorni: erano 300 il 16 febbraio, 700 il 19, 900 il 24. Il coronavirus con cui abbiamo a che fare oggi è quello della variante inglese diventata predominante in tante zone del Paese e che colpevolmente non è stata cercata per troppe settimane. Il DPCM firmato da Draghi è vecchio ancor prima di entrare in vigore, guarda all’indietro come il guidatore dell’automobile nella metafora dei virologi. Sottovalutazione forse, oppure paura di scontentare le categorie produttive. Sacrificare la scuola, ma non i negozi. Tenere aperti i weekend fino all’ultimo contagio e altre bizzarre invenzioni basate su tempi di diffusione del virus che non esistono più.

Quali Regioni rischiano la zona rossa?

(di Omar Caniello)

Tra le Regioni che rischiano maggiormente di passare da arancione a rosso ci sono Emilia-Romagna e Campania. Subito dopo Toscana, Lombardia e Piemonte. Anche in Veneto i dati sono in rapido peggioramento in questo caso il passaggio sarebbe da giallo ad arancione.
In Emilia-Romagna sono molteplici i segnali di allarme. Il principale è l’incidenza media dei contagi che è di 354 ogni i 100mila abitanti, ben al di sopra dei 250 casi, la soglia in cui si entra in un regime di misure rafforzate. Situazione critica anche in Campania dove il livello medio di incidenza ogni 100mila abitanti è di 272 nuovi casi, ma con aumento molto rapido dei contagi quasi del 50% in soli 7 giorni.
La Lombardia si conferma anche oggi la regione con il maggior incremento di nuovi casi. L’Rt la scorsa settimana era 0,82, lontano dalla soglia critica di 1,25, ma anche in questo caso la crescita dei contagi  come dei ricoveri corre veloce. Basti pensare che l’incidenza media al momento è di 255 casi ogni 100mila abitanti, sette giorni fa era di 177 con un incremento in una settimana del 46,7%. Elevatissimo anche l’incremento delle terapie intensive, passate da 372 di due settimane fa ai 506 delle ultime 24 ore e con una proiezione dell’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari nazionali, che in 7 giorni prevede un numero di persone ricoverate in rianimazione sopra le le 600 unità.
Secondo l’ultimo report settimanale dell’OMS l’Italia è fra i cinque Paesi del mondo con il maggior numero di nuovi casi, secondo in Europa solo alla Francia, ma con una crescita dei contagi molto più rapida.

Covid, il grande buco e il potere muto

(di Alessandro Gilioli)

Purtroppo, ormai è chiaro, la situazione del Covid in Italia sta rapidamente peggiorando.
Le infezioni quotidiane sono salite del 77% nell’ultimo mese. I ricoverati oggi sono quasi 22mila, dieci giorni fa erano duemila in meno. Quelli in terapia intensiva sono aumentati, nell’ultimo mese, del 60% in Toscana, del 32% in Lombardia, del 20% in Emilia-Romagna.
Le varianti, più contagiose, hanno ormai largamente superato il virus originario.
Insomma, la situazione è cambiata.
Il governo Draghi è entrato in carica da tre settimane e sarebbe quindi ingeneroso attribuirgli troppe responsabilità. Però emerge con chiarezza che accanto alla strategia vaccinale, che è di lungo termine, non c’è una strategia di prevenzione e di anticipo sul breve, cioè fino a quando i vaccini non inizieranno a ridurre i contagi. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

Estrema destra nel mirino in Europa, e anche per Salvini potrebbe essere un problema

(di Luigi Ambrosio)

Francia: messa fuori legge l’organizzazione radicale e xenofoba Generazione Identitaria.
Bruxelles: la formazione ungherese di Orban, Fidesz, lascia il Partito Popolare Europeo, anticipando una probabile espulsione dal gruppo al Parlamento europeo.
Germania: il partito di estrema destra Afd viene messo sotto osservazione da parte dei servizi di intelligence.
Tutto in un giorno.
Le cose, per l’estrema destra, avevano cominciato a cambiare in Europa con il fallimento della spallata alle elezioni europee del 2019. Poi la pandemia e le nuove politiche economiche espansive della Commissione guidata da Ursula Von Der Leyen.
Infine oltreoceano la fine di Trump che ha eliminato dalla scena il campione mondiale del sovranismo. Il successore Biden è molto attivo in politica estera, la svolta è evidente, l’attacco di ieri alla Russia di Putin, con le nuove sanzioni per il caso Navalny, lo dimostra. Nei rapporti con l’Europa si riafferma la linea atlantista. In questo scenario le notizie di oggi tutto sommato non sorprendono. E potrebbero avere ulteriori conseguenze.
In Germania, il Paese più importante del continente, si voterà a settembre e la Afd è in difficoltà, dopo un periodo di grande crescita elettorale. Già il mese scorso, dopo che una misura analoga a quella di oggi era stata presa a livello regionale con l’accusa pesante per il partito di essere un “pericolo per la democrazia”, era emerso il malcontento dell’ala più moderata e le defezioni erano aumentate.
L’isolamento di Orban invece è un problema per Salvini, che sta cercando di smarcarsi dal fronte sovranista. L’obiettivo finale del capo leghista sarebbe proprio l’ingresso nel Partito Popolare Europeo e con l’uscita di Fidesz Salvini perde una sponda importante. Il giochino di spacciarsi per liberale in Europa è complicato, col vento che tira. Più complicato che in Italia dove Salvini ha potuto citare Piero Gobetti senza che nessuno battesse ciglio.

Il patto di stabilità resta sospeso anche nel 2022

Resta sospeso il Patto di stabilità. C’è stata una conferenza stampa dei commissari europei Gentiloni e Dombrovski. La Commissione raccomanda di tenere il Patto sospeso anche nel 2022, e di proseguire con il sostegno pubblico all’economia fino al 2023.
Sconfitti dunque, a causa della drammtica situazione economica, i falchi del rigore. Anche se, passata l’emergenza, la partita non è affatto decisa. Molto conterà dagli equilibri politici nel continente, soprattutto sulla successione di Angela Merkel in Germania. Ne abbiamo parlato con Andrea di Stefano:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 21/11 07:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 21-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 21/11 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 21-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 21/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 21-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 21/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 21-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 21/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 21-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 21/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 21-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di venerdì 21/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 21-11-2025

  • PlayStop

    Di palo in frasca di venerdì 21/11/2025

    A cura di Marco Piccardi – Ospite in studio Ricciarda Belgiojoso 1) Penguin Cafè Orchestra, Scherzo and Trio (sigla) 2) Grace Slick, Better Lying Down 3) Joni Mitchell, Help Me 4) Chick Corea, Children Song 5) Meredith Monk, Folkdance 6) Chilly Gonzales, Gogol 7) Ricciarda Belgiojoso e Walter Prati, A Rainbow in Curved Air 8) Enrico Intra e Enrico Pierannunzi, Valse/Valsetude 9) John Lennon, Grow Old with Me 10) Art Ensemble of Chicago, Odwalla

    Di palo in frasca - 20-11-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 20/11/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 20-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 20/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 20-11-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 20/11/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 20-11-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 20/11/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 20-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 20/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 20-11-2025

Adesso in diretta