Approfondimenti

Il fallimento della missione diplomatica di Guterres, le dimissioni del direttore di Frontex e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 29 aprile 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi Mosca ha rivendicato il raid aereo che ieri sera ha colpito Kiev, durante la visita di Guterres. Il segretario generale delle Nazioni Unite si è detto “scioccato” dal bombardamento che Zelensky ha definito “uno schiaffo all’ONU”. È in preparazione un terzo decreto interministeriale per l’invio di armi in Ucraina. Il direttore di Frontex, l’agenzia Ue della guardia di frontiera, Fabrice Leggeri, si è dimesso. Il passo indietro arriva a seguito alla pubblicazione dei primi risultati di un’indagine dell’Ufficio europeo anti-frode su presunti comportamenti illeciti dell’agenzia. In attesa della sentenza, prevista per il prossimo martedì, nei confronti del presidente DI Baobab Experience Andrea costa, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, si moltiplicano gli attestati di solidarietà. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Mosca ha rivendicato il raid aereo che ha colpito Kiev durante la visita di Guterres

(di Martina Stefanoni)

È il 65esimo giorno di guerra in Ucraina. Oggi doveva essere la giornata dell’evacuazione dei civili dall’acciaieria di Mariupol. Un’evacuazione promossa e coordinata dalle Nazioni Unite, annunciata dallo stesso Guterres. Una prima prova della cooperazione tra Onu, Russia e Ucraina, promossa dal segretario generale dell’Onu durante il suo viaggio diplomatico. Ad ora, però, ancora non si hanno notizie sul corridoio umanitario che dovrebbe portare i civili da Mariupol a Zaporizhzhia, ma dall’acciaieria continuano ad arrivare testimonianze sulla situazione umanitaria sempre più disperata. Secondo fonti ucraine nell’ospedale da campo dell’Azovstal ci sono circa 600 feriti, e all’interno dell’impianto scarseggia cibo e acqua. Alla CNN, il comandante della brigata dell’esercito ucraino che coordina le operazioni nell’acciaieria ha detto che è la situazione è oltre la catastrofe umanitaria.

Continuano gli scontri e i bombardamenti invece nell’est del paese, nel Donbass, su tutta la linea di contatto, sia nella regione di Lugansk che a Dontesk. L’esercito Ucraino ha rivendicato di aver ripreso il controllo di un villaggio vicino a Kharkiv – che era caduto in mano russa – mentre i russi starebbero lentamente avanzando nella regione di Izyum.
Ad Odessa, invece, dopo le esplosioni di ieri, è stato proclamato il coprifuoco totale dal primo maggio alle 22 fino alle 5 del mattino del 3 maggio per paura di attacchi in concomitanza con l’anniversario della strage di Odessa del 2014, quando un gruppo di neonazisti uccise – bruciandoli vivi – almeno 40 filorussi.

Intanto continua la fuga dall’ucraina, oggi 60mila persone hanno raggiunto i paesi limitrofi, portando il numero totale dei profughi a 5,4 milioni e più di 7 milioni sfollati interni. Secondo l’UNHCR Quasi sei rifugiati ucraini su dieci sono fuggiti in Polonia, che ospita di gran lunga il maggior numero tra i paesi europei.

Oggi intanto Mosca ha rivendicato il raid aereo che ieri sera ha colpito Kiev, durante la visita di Guterres. Nel raid, che ha colpito un palazzo presidenziale, almeno 10 persone sarebbero rimaste ferite e una persona – una giornalista ucraina di Free Radio Europe – è stata uccisa.
Guterres si è detto “scioccato” dal bombardamento, che Zelensky ha definito “uno schiaffo all’ONU”. Quella di ieri, però, è stata la conclusione di una missione che lo stesso segretario generale ha definito un fallimento.
Sentiamo su questo Vittorio Emanuele Parsi, professore di relazioni internazionali all’università cattolica.

Il terzo decreto interministeriale sull’invio di armi all’Ucraina

“È in preparazione un terzo decreto interministeriale per venire incontro alle necessità del governo dell’Ucraina”. Lo ha detto questo pomeriggio il sottosegretario alla difesa e deputato di forza Italia Giorgio Mulè. “Quali armi saranno inviate? Le esigenze cambiano, vedremo, ha risposto Mulè.
In ogni caso la lista, come quella delle altre due forniture garantite finora, sarà secretata. Il parlamento su questo e sulla prosecuzione della politica di aiuto armato alla resistenza ucraina non sarà più interpellato. Sentiamo l’opinione del costituzionalista Gaetano Azzariti.

Le dimissioni del direttore di Frontex, l’agenzia Ue della guardia di frontiera

Il direttore di Frontex, l’agenzia Ue della guardia di frontiera, Fabrice Leggeri, si è dimesso. Il passo indietro arriva a seguito alla pubblicazione dei primi risultati di un’indagine dell’Ufficio europeo anti-frode su presunti comportamenti illeciti dell’agenzia e in particolare il suo coinvolgimento, e addirittura il tentativo di insabbiare, episodi di respingimento effettuati dalla guardia costiera libica, ma anche greca. I risultati dell’indagine non sono ancora stati pubblicati per intero. Il timore delle associazioni e delle ong che da anni accusano Frontex di condotte illegittime è che la vicenda si concluda con un cambio al vertice ma non del comportamento dell’agenzia. Anna Brambilla, avvocata dell’asgi.

 

Amnesty International si schiera con Andrea Costa: “Auspichiamo la fine della criminalizzazione della solidarietà”

In attesa della sentenza, prevista per il prossimo martedì, nei confronti del presidente Di Baobab Experience Andrea costa, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, si moltiplicano gli attestati di solidarietà. Nei giorni scorsi il tweet della referente speciale delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani Mary Lawlorhrds che ha sottolinea anche l’urgenza di “mettere fine alla criminalizzazione della solidarietà”, oggi arriva anche la nota di Amnesty international: “Auspichiamo l’assoluzione di Andrea Costa e la fine della criminalizzazione della solidarietà nei confronti di attivisti e associazioni”, scrive Amnesty. Martedì, durante la lettura della sentenza, davanti al tribunale di Roma si svolgerà un presidio di solidarietà.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Il bollettino quotidiano del ministero della salute sul covid riferisce oggi di circa 58mila casi e 133 decessi. La pressione sugli ospedali lentamente cala, anche oggi, meno 11 persone ricoverate in terapia intensiva. Il monitoraggio settimanale del ministero della salute certifica, anche qui, un calo degli indicatori epidemici, anche se si tratta di un calo molto lento: l’rt passa per esempio da 0.96 a 0.93. E l’incidenza, invece cresce. Da domenica cadranno molte restrizioni: il green pass servirà solo per entrare in ospedali ed RSA, le mascherine resteranno obbligatorie solo nei luoghi di svago al chiuso, sui mezzi di trasporto e a scuola.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 27/10 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-10-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 27/10 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-10-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 27/10/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-10-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 27/10/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 27-10-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 27/10/2025

    Viviamo un’epoca in cui la forza e la sopraffazione prevalgono su giustizia e solidarietà. Per questo occuparsi di diritti umani è ancora più importante. La Fondazione Diritti Umani lo fa utilizzando più linguaggi: qui con Rights Now, ogni lunedì alle 8. A cura di Danilo De Biasio. Per suggerimenti: direzione@fondazionedirittiumani.org

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 27-10-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di lunedì 27/10/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 27-10-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di lunedì 27/10/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 27-10-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 26/10/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 26-10-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 26/10/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 26-10-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 26/10/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-10-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 26/10/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 26-10-2025

  • PlayStop

    Sudedoss di domenica 26/10/2025

    Sudedoss è il programma di infotainment che ogni domenica sera dalle 19.45 alle 21.30 accompagna le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare con leggerezza, ironia e uno sguardo semiserio sull’attualità. Conducono Matteo Villaci e Gaia Grassi, tra chiacchiere, musica, racconti e condivisione. Un momento per fare il punto sul weekend che sta per finire e prepararsi, insieme, alla settimana in arrivo, creando uno spazio di ascolto e partecipazione. Perché la domenica sera… ci dovete mollare.

    Sudedoss - 26-10-2025

Adesso in diretta