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La firma dell’accordo sul grano ucraino, le prime promesse elettorali e le altre notizie della giornata

Ucraina Accordo Grano ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 22 luglio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Russia e Ucraina hanno firmato oggi un accordo che prevede di sbloccare oltre 20 milioni di tonnellate di grano ucraino. La prima promessa elettorale è di Silvio Berlusconi: 1.000 euro al mese di pensione minima per tutti. C’è stata in Sicilia qualche ora di fibrillazione, dopo il voto al Senato, con il dubbio se confermare o annullare le primarie di domani, ma alla fine si è deciso di farle. È scoppiato un nuovo incendio in un camping nella pineta di Castelfusano, a Roma, dove alcune strutture di legno sarebbero in fiamme. Va meglio sul Carso, dopo giorni di roghi. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Firmato l’accordo per lo sblocco del grano ucraino

Russia e Ucraina hanno firmato oggi un accordo che prevede di sbloccare oltre 20 milioni di tonnellate di grano ucraino. Sinora, il blocco navale russo nel Mar Nero ne aveva impedito il passaggio. L’intesa, negoziata per mesi, è stata firmata a Istanbul, con la mediazione di Nazioni Unite e Turchia. Le spedizioni dovrebbero riprendere dai porti di Odessa, Pivdennyi e Chornomorsk, che sono al momento sotto il controllo ucraino. L’accordo include l’impegno russo a non attaccare i cargo ucraini che trasportano il grano. In cambio, Kiev consentirà che i cargo possano essere oggetto di ispezioni, per controllare che non portino armi. La speranza è che l’intesa rimetta sul mercato milioni di derrate, evitando drammatiche carestie globali, soprattutto in Africa, e portando a un abbassamento dei prezzi. Come ci spiega Davide Tentori, ricercatore dell’ISPI, l’efficacia dell’intesa potrebbe essere comunque limitata da diversi problemi logistici, commerciali, politici.
Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha salutato l’intesa come “un faro di speranza”, auspicando che essa possa portare a un allentamento della tensione tra Mosca e Kiev. In realtà, Ucraina e Russia hanno firmato documenti separati. I rappresentanti dei due Paesi non si sono stretti la mano e le bandiere sono rimaste lontane l’una dall’altra durante la cerimonia. Per Gianluca Pastori, docente alla Cattolica ed esperto di relazioni internazionali, l’intesa di Istanbul non è il segnale dell’apertura di una nuova, più positiva, fase nei rapporti tra Russia e Ucraina.

Le prime promesse elettorali di Berlusconi

(di Michele Migone)

La prima promessa elettorale è di Silvio Berlusconi: 1.000 euro al mese di pensione minima per tutti. È una promessa non nuova. L’aveva già fatta nella campagna elettorale delle politiche del 2018, spiegando che l’aspettativa di vita in poco tempo sarebbe arrivata a 125 anni e che quindi gli anziani dovevano godersela fino all’ultimo. Le parole sono le stesse oggi. Berlusconi sa come funziona. Vale la pena ripetere quando ci sono le elezioni. Tanto chi si ricorda delle promesse del passato? Il Cavaliere è il più anziano tra i leader politici, ma è stato anche il più veloce a mettere in moto la campagna elettorale. Interviste sui giornali e le televisioni di famiglia. Era già pronto. Berlusconi è sempre pronto! A parte forse quando si addormenta allo stadio (Ricordate? Gol storico che portava il suo Monza in Serie A per la prima volta nella sua storia e l’inquadratura televisiva che lo riprendeva mentre dormiva). Il Cavaliere dovrebbe essere in lista per l’elezioni al Senato; se eletto, come è prbabile, sarà il decano a Palazzo Madama. Le liste dei candidati saranno pronte in fretta (forse perché metà partito se ne è andato), e anche il programma. È stato lo stesso Cavaliere a elencarne i punti: meno tasse (già sentito), meno burocrazia, meno processi (si riferisce a qualcuno in particolare?), più ambiente (ha promesso un milione di alberi in più all’anno. Stiamo ancora aspettando il milione di posti di lavoro in più di 20 anni fa), e infine la nostra rituale politica estera – ha detto. Ma quale? Rituale in che senso? Nel dubbio, per ora Putin ringrazia. Slogan brevi e comprensibili: c’è poco tempo e gli italiani sono sulle spiagge. Tante belle promesse. Come quelle che ha già fatto a Matteo Salvini: tu vai al Viminale e la Meloni la teniamo lontana da Palazzo Chigi. Però al governo, questa Destra ci deve arrivare. Oggi Berlusconi ha incontrato la leader di Fratelli d’Italia. La settimana prossima ci sarà un vertice di tutta la Destra. Camminare divisi, colpire uniti per poi tornare a litigare dopo il voto. L’agenda Draghi, Berlusconi la lascia ad altri. Per il paese c’è l’agenda Berlusconi. Mi consenta.

Confermate le primarie in Sicilia: sfida tra PD, M5S e Centopassi

(di Lorenza Ghidini)

In corsa sono in tre: Caterina Chinnici per il Partito Democratico, Barbara Floridia per il Movimento 5 Stelle e Claudio Fava, per la lista di sinistra Centopassi. Insomma il campo largo che Enrico Letta stava costruendo per le elezioni politiche, quando è franato tutto a causa della crisi innescata dal Movimento 5 Stelle. C’è stata in Sicilia qualche ora di fibrillazione, dopo il voto al Senato, con il dubbio se confermare o annullare le primarie di domani, ma alla fine si è deciso di farle.
A consigliare in questo senso sono state la vicinanza delle elezioni, in una regione dove il centrodestra è avvantaggiato, un discreto risultato nell’iscrizione al voto da parte di elettori ed elettrici, 40mila, e oltretutto un rapporto più che buono tra PD e Movimento, testimoniato dalla quasi totale assenza di polemiche nei confronti elettorali tra Caterina Chinnici e Barbara Floridia.
A mettere un po’ di pepe in queste primarie ci ha pensato Claudio Fava, subito accusato di essere pronto a sfilarsi dalla coalizione, in caso di sconfitta, con la scusa della crisi di Governo. Un modo insomma per poter correre lo stesso.
A destra intanto il candidato ancora non c’è, Giorgia Meloni sponsorizza un bis di Nello Musumeci, inviso però al ras di Forza Italia nell’isola, Gianfranco Miccicchè. Se stiamo ai sondaggi nazionali, ora le carte le dà Fratelli d’Italia, ma le recenti comunali di Palermo dicono che in città il primo partito è ancora quello di Silvio Berlusconi.

L’allarme del WWF sulla natura devastata dagli incendi

È scoppiato un nuovo incendio in un camping nella pineta di Castelfusano, a Roma, dove alcune strutture di legno sarebbero in fiamme. Va meglio sul Carso, dopo giorni di roghi. Sul lato sloveno però le tensione resta alta. Almeno 500 gli evacuati sul confine con l’Italia. Secondo l’agenzia di stampa slovena sarebbero oltre 2mila gli ettari di terreno finora colpiti. Altri roghi anche nel ternano, nel Molise e in Alto Adige. “Nel 2021 abbiamo perso 170mila ettari di natura devastati dalle fiamme”. È l’allarme del WWF in un nuovo rapporto pubblicato oggi: si tratta del 60% in più rispetto della media del periodo tra il 1980 e il 2018. Ci parla di questo trend Isabella Pratesi, direttrice del programma conservazione del WWF:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

https://twitter.com/MinisteroSalute/status/1550501995185930246

https://twitter.com/RegLombardia/status/1550502906251681793

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    Gran Bretagna e Germania, i grandi malati d'Europa. Il primo ministro britannico Starmer e il cancelliere tedesco Merz sono entrambi proiettati in una rincorsa della destra estrema. Il laburista britannico Starmer, due settimane fa: «restauriamo ordine e controllo», titolo di un documento presentato alla Camera dei Comuni. Il democristiano tedesco Merz: ci vogliono «controlli ai confini e respingimenti» perchè «l’immigrazione ha un impatto sul paesaggio urbano». Proprio così. Germania e Gran Bretagna, due potenze economiche mondiali: la Germania (80 milioni di abitanti) con il terzo pil del mondo (dopo Stati Uniti e Cina); il Regno Unito (con 60 milioni di abitanti) con il sesto pil mondiale (dopo la Germania c’è il Giappone e l’India e poi il Regno Unito). La “malattia” (la rincorsa ad essere a volte più a destra delle destre) rischia di cambiare i connotati a tradizioni politiche europee centenarie: come il laburismo britannico, il popolarismo democristiano tedesco insieme alla socialdemocrazia, sempre in Germania. Pesa, inoltre, un discorso pubblico sempre più contaminato da un lessico guerresco. Che danni può provocare questa “malattia” in due paesi fondamentali del continente europeo? Pubblica ha ospitato la storica Marzia Maccaferri (Queen Mary, University of London) e il giornalista Michael Braun (corrispondente da Roma del berlinese Tageszeitung).

    Pubblica - 03-12-2025

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    Finanza e Industria, ecco chi ci porta alla guerra

    Politici, industriali e finanzieri sono concordi nel sostenere la strada del riarmo e della militarizzazione europea: per i finanzieri si tratta di far fruttare i propri fondi rapidamente e in maniera sicura, per gli industriali idem, con fortissime iniezioni di denaro pubblico, non a caso anche quest’anno hanno fatto il record di vendite come registra il Sipri di Stoccolma il più autorevole istituto di ricerca sulla spesa militare nel mondo. Il problema, spiega Francesco Vignarca, portavoce della Rete Pace Disarmo, ricercatore e analista (tra i curatori del libro Europa a mano armata curato con Sbilanciamoci) è che così vince il discorso di guerra. Banalizzante, propagandistico e pericoloso perché sequestra la democrazia: “Il complesso militare industriale ha un pensiero medio lungo strategico. Stanno già intervenendo per togliere le leggi sulla limitazione alla vendita di armi, perché sanno che dovranno vendere questa sovraproduzione da qualche parte, così come fanno entrare capitali esteri nella nostra industria, come i sauditi in Leonardo, perché non siamo noi gli acquirenti di queste armi”. Ascolta l'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 03-12-2025

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    A come Asia di mercoledì 03/12/2025

    A cura di Diana Santini

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    L’inquietudine della provincia nel film “Ferine”, in concorso al Noir in Festival

    Trattandosi di un film horror si può raccontare poco. Ferine di Andrea Corsini si sviluppa intorno ad Irene, una donna che desidera una figlia ma nello stesso tempo è costretta a difendersi da chi la ostacola. In seguito a un incidente, la donna va in cerca di sangue per sopravvivere. Il tutto si svolge in un paesaggio vuoto e deprimente: “Cercavo una provincia in cui si respirasse solitudine e isolamento, come la villa di architettura brutalista e il centro commerciale esternamente vuoto. Il cemento da una parte e dall’altra le zone boschive, in cui si scatena l’aspetto selvaggio della storia”. Spiega Corsini, che nel film ha ricreato delle atmosfere che ogni tanto ricordano David Lynch, accompagnate dalla musica di Pino Donaggio: “È sempre stato il mio sogno, ma non avrei mai pensato di riuscirci. Non ho dovuto dirgli quasi niente per arrivare a questo risultato”. Un film prevalentemente femminile, con attrici internazionali che recitano in inglese e in cui gli uomini hanno soltanto parti in secondo piano. L'intervista di Barbara Sorrentini ad Andrea Corsini.

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    Presto Presto – Interviste e analisi - 03-12-2025

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    Lista stupri. Una delle ragazze minacciate: “L’educazione sessuo-affettiva serve ad arginare le violenze”

    L’educazione sessuale a scuola si farà solo con il consenso dei genitori degli studenti minorenni, sia alle medie sia alle superiori. Alla Camera ieri è arrivato il via libera agli emendamenti al ddl Valditara tra le proteste delle opposizioni. È stato respinto anche un emendamento che prevedeva di togliere il consenso dei genitori in caso il corso fosse organizzato dalle Asl, quindi non da associazioni ma dal servizio sanitario nazionale. Intanto, prosegue l’indagine della procura di Roma "lista degli stupri” comparsa nei giorni scorsi nei bagni del liceo romano Giulio Cesare. Al momento il reato ipotizzato è istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. Andrea, una delle studentesse del Giulio Cesare il cui nome era presente nella lista, al microfono di Mattia Guastafierro, ci racconta qual è il clima a scuola: “Ci sono stati dei precedenti, sicuramente non così gravi: stati bruciati dei cartelloni contro la violenza sulle donne nel bagno dei maschi, sono state strappate delle petizioni messe in bacheca per sensibilizzare alla violenza di genere. Purtroppo ci sono persone che hanno avuto un'educazione familiare estremamente poco consapevole di certe cose e purtroppo questa è la prova che un argomento così terribile come lo stupro possa essere utilizzato con leggerezza e, anzi, scritto su un muro di un bagno”. Inoltre, Andrea riconosce l'importanza dell'educazione sesso-affettiva nelle scuole: "Noi passiamo tantissime ore all'interno delle mura scolastiche e quindi deve essere la scuola a insegnare ed arrivare dove la famiglia magari non riesce. C'è molta disinformazione su quello di cui si tratta nell’educazione sessuo-affettiva: serve per insegnare il consenso, per conoscere se stessi senza paure, senza timori e stigmi sociali, per accettare ogni parte di sé. Facendo questo percorso dentro la scuola inevitabilmente la violenza di genere, e le violenze in generale, vengono arginate proprio perché la violenza parte da un'insicurezza. Se noi insegniamo che va bene averle, che queste si possono gestire, come gestire le relazioni, i conflitti ed educare al consenso, io credo che queste cose non succederebbero più. La scuola se ne deve far carico".

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