Approfondimenti

La guerra a Gaza andrà avanti, la protesta dei trattori arriva a Sanremo e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 7 febbraio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Benjamin Netanyahu ha respinto l’ultima proposta di tregua a Gaza. Una delegazione di 15 trattori partirà questa sera da Melagnano per raggiungere Sanremo. Ogni mese nelle carceri italiane entrano 400 detenuti in più. Il Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura ha preso in mano il caso di Ilaria Salis.

Netanyahu ha rifiutato il cessate il fuoco

Benjamin Netanyahu ha respinto l’ultima proposta di tregua a Gaza.
Dopo una giornata di intense trattative, e con il segretario di stato americano Antony Blinken fisicamente in Israele, Netanyahu si è presentato davanti alla stampa e ha ribadito quello che ormai dice quasi tutti i giorni dal 7 ottobre scorso: “la guerra finirà solo con la totale sconfitta di Hamas. Ho detto al segretario di stato americano Blinken che ci manca molto poco, ci manca un dito. Se ci fermassimo ora sarebbe un disastro per lo stato di Israele”.

È la sua risposta alla controproposta di Hamas, che aveva valutato positivamente la proposta di Qatar ed Egitto, ma con alcune richieste aggiuntive. Alla fine sul tavolo c’era una tregua di quattro mesi e mezzo, il rilascio di tutti gli ostaggi per la liberazione di diversi detenuti palestinesi, l’inizio della ricostruzione a Gaza, il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia.
Ma durante questo periodo – aveva chiesto Hamas – le parti avrebbero dovuto negoziare la fine definitiva del conflitto.
Netanyahu ha detto no. E lo ha fatto nonostante le pressioni americane.
Durante l’incontro con Blinken il segretario di stato americano aveva ribadito che gli Stati Uniti sono per la creazione di uno stato palestinese.

La guerra quindi va avanti e a breve i carri armati israeliani potrebbero arrivare a Rafah, nel sud di Gaza, dove è scappata quasi tutta la popolazione civile.

Una delegazione di trattori al Festival di Sanremo

Una delegazione di 15 trattori partirà questa sera da Melagnano per raggiungere Sanremo. “Accettiamo la proposta del direttore artistico del Festival o Amadeus il quale ha proposto di accogliere una delegazione di agricoltori sul palco dell’Ariston”. Lo ha comunicato, in una nota, il coordinamento nazionale di Riscatto agricolo, una delle sigle degli agricoltori che stanno protestando in queste settimane. Protesta che coinvolge quasi tutti i paesi europei. In Spagna in queste ore decine di trattori stanno entrando a Barcellona.
Il servizio di Giulio Maria Piantedosi:

I numeri del sovraffollamento delle carceri italiane

Ogni mese nelle carceri italiane entrano 400 detenuti in più.
È il dato fornito oggi dal capo del Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, in commissione Giustizia alla Camera.
Secondo l’istituto, ad oggi sono 60mila le persone detenute in carcere, di cui 43mila detenuti comuni, mentre il resto si divide tra “alta sicurezza” e “41 bis”. Numeri che rendono bene l’idea delle condizioni di sovraffollamento delle prigioni italiane.
Come possibile rimedio al problema, Russo ha parlato di ampliare il numero della camere detentive, chiudendo i cantieri in corso. Entro il 2025 – ha spiegato il capo del Dap – ci saranno 4mila posti in più, anche grazie ai fondi del Pnrr.
Come valutare questi numeri e le soluzioni avanzate dal Dap?
Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone.

Il Comitato europeo contro la tortura segue il caso Salis

Il Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura ha preso in mano il caso di Ilaria Salis. Lo ha fatto sapere oggi il Garante italiano dei detenuti, spiegando che l’organismo europeo sta seguendo la vicenda “con la massima attenzione”.
Domani alla Camera ci sarà l’informativa del ministro degli Esteri Tajani, ma per la donna le speranze di ottenere i domiciliari si sono ridotte, dopo che il governo ha rinunciato ad esercitare pressioni sulle autorità ungheresi. “Il presidente della Repubblica è l’ultima arma che ci rimane”, ha detto oggi il padre.
Ilaria Salis è in carcere a Budapest da quasi un anno, dove ha subìto condizioni di detenzione inumane e degradanti. La prossima udienza sarà a maggio.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 27/11 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 27/11 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 27/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 27/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 27-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 27/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 27-11-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 27/11/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 27-11-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 27/11/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 27-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 27/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 27-11-2025

  • PlayStop

    La Scala condannata per il licenziamento della lavoratrice che gridò Palestina libera

    Il Teatro Alla Scala di Milano dovrà pagare tutte le mensilità dal licenziamento alla scadenza naturale del contratto a termine alla Maschera che era stata licenziata dopo aver urlato - mentre era in servizio - “Palestina libera” lo scorso 4 maggio prima del concerto alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo rende noto il sindacato di base Cub che ha seguito la vicenda. La sentenza è del tribunale del Lavoro. Per la Cub si è trattato di un “licenziamento politico”. Spiega il sindacato: “Lo abbiamo sostenuto fin dall'inizio che gridare ‘Palestina libera’ non è reato e che i lavoratori non possono essere sanzionati per le loro opinioni politiche”. La Cub ora chiede anche il rinnovo del contratto della lavoratrice, nel frattempo scaduto. “Ora il teatro glielo rinnovi per evitare altre cause” ci dice Roberto D’Ambrosio, rappresentante sindacale della Cub.

    Clip - 27-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 27/11/2025

    1) “Il mondo non deve lasciarsi ingannare: a Gaza il genocidio non è finito”. Il nuovo rapporto di Amnesty International ci chiede di non voltare la faccia dall’altra parte. (Riccardo Noury - Amnesty Italia) 2) Negligenza e corruzione. Cosa c’è dietro l’incendio del complesso residenziale di Hong Kong costato la vita a decine di persone. (Ilaria Maria Sala, giornalista e scrittrice) 3) Stati Uniti, l’attacco di Washington potrà avere effetti a lungo termine sulle politiche migratorie dell’amministrazione Trump e sulla vita di migliaia di migranti. (Roberto Festa) 4) Francia, dall’estate 2026 torna il servizio militare volontario. Il presidente Macron ha annunciato oggi quello che sembra più che altro un segnale politico e strategico. (Francesco Giorgini) 5) Spagna, una marea di studenti e professori in piazza a Madrid contro i tagli alle università pubbliche. La regione della capitale, guidata dalla destra, è quella che spende meno per gli studenti in tutto il paese. (Giulio Maria Piantedosi) 6) World Music. Entre Ilhas, l’album che celebra diversità e affinità musicali degli arcipelaghi della Macaronesia. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 27-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 27/11 18:33

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 27-11-2025

  • PlayStop

    A Gaza il genocidio non è finito

    A oltre un mese dall’annuncio del cessate il fuoco nella striscia di Gaza, le autorità israeliane stanno ancora commettendo il crimine di genocidio nei confronti della popolazione palestinese. Un nuovo rapporto di Amnesty International, che contiene un’analisi giuridica del genocidio in atto e testimonianze di abitanti della Striscia di Gaza e di personale medico e umanitario, evidenzia come Israele stia continuando a sottoporre deliberatamente la popolazione della Striscia a condizioni di vita volte a provocare la sua distruzione fisica, senza alcun segnale di un cambiamento nelle loro intenzioni. Martina Stefanoni ne ha parlato con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.

    Clip - 27-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 27/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 27-11-2025

  • PlayStop

    Stuart Murdoch: "Il mio primo romanzo non è una biografia, ma racconta la mia storia e la storia della mia malattia"

    Il leader dei Belle & Sebastian racconta "L'impero di nessuno", il suo libro d'esordio, ai microfoni di Volume. Un libro che lui stesso definisce di autofiction: "La maggior parte delle cose che accadono a Stephen, il protagonista, sono successe anche a me". 10 anni fa, Murdoch aveva scritto una canzone con il medesimo titolo: "Il romanzo tocca gli stessi temi: Stephen ha un'amica del cuore, Carrie, entrambi hanno la stessa malattia e si sostengono e ispirano a vicenda". La malattia è l'encefalomielite mialgica: "Mentre scrivevo immaginavo il mio pubblico, e il mio pubblico era il gruppo di supporto per l’encefalomielite che frequentavo negli anni Novanta. Immaginavo di scrivere per loro, e questo mi ha aiutato a trovare il tono giusto". Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia a Stuart Murdoch.

    Clip - 27-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 27/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 27-11-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 27/11/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 27-11-2025

Adesso in diretta