Approfondimenti

L’escalation di attacchi militari russi in Ucraina, l’addio a Piergiorgio Bellocchio e le altre notizie della giornata

Guerra in Ucraina

Il racconto della giornata di lunedì 18 aprile 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. A quasi due mesi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina si è al punto più lontano da qualsiasi possibilità di negoziato e anzi oggi c’è stata un’escalation di attacchi militari da parte russa. Una banale lite per questioni di traffico è finita con un pestaggio di gruppo ai danni di un cittadino egiziano che è stato ricoverato in codice rosso in ospedale. Gli aggressori si sono presentati come Casamonica. Ma che potere hanno oggi i Casamonica a Roma? L’ambasciata del Bahrain in Gran Bretagna ha confermato via Twitter la trattativa tra il fondo d’investimento americano Elliott e il fondo del Bahrain Investcorp per l’acquisizione del Milan. L’addio a Catherine Spaak, scomparsa a 77 anni, e all’intellettuale Piergiorgio Bellocchio, uno dei maggiori innovatori in campo culturale del nostro paese. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo, col governo cinese che continua col pugno duro a Shanghai.

L’escalation di attacchi militari russi in Ucraina

A quasi due mesi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina si è al punto più lontano da qualsiasi possibilità di negoziato e anzi oggi c’è stata un’escalation di attacchi militari da parte russa.


La cronaca della giornata racconta di sei morti a Leopoli per un bombardamento su infrastrutture industriali. Missili anche su Kharkhiv e su Dnipro. Secondo fonte ucraina tra le vittime ci sarebbe anche un bambino.


Anche oggi, come ieri, le due parti non hanno concordato nessun corridoio umanitario, i civili restano quindi prigionieri nelle città più a rischio, sia sul Mar Nero sia nei centri vicini alla linea di contatto tra i due eserciti nel Donbass. 


A Mikolaiv mezzo milione di persone sotto assedio russo da settimane, non c’è più acqua potabile e in alcuni quartieri gli abitanti raccolgono quella piovana dalle pozzanghere.

 L’Ucraina oggi ha confermato la caduta di Kreminna, una cittadina di quasi ventimila abitanti a nordest di Lugansk. Per i russi la conquista ha soprattutto un valore simbolico perché il sindaco di Kreminna, Volodymyr Struk, era un filorusso che era stato rapito e ucciso dai servizi ucraini il 2 marzo scorso, a inizio conflitto.



A Kiev oggi ha parlato di nuovo Zelensky. “Nessun territorio dell’est ucraino verrà scambiato con un trattato di pace”, ha detto Zelensky, “Ogni ritardo nella consegna di nuove armi è un permesso ai russi di uccidere vite ucraine”, ha detto poi, chiedendo a Stati Uniti, Regno Unito e Unione europea di fare presto.

 Ieri Zelensky aveva detto che un eventuale sterminio da parte russa dei soldati ucraini che resistono a Mariupol “metterebbe fine a qualsiasi negoziato”. 

E a Mariupol, negli 11 chilometri quadrati e nei 24 chilometri di tunnel dell’acciaieria, oggi è continuata la battaglia.

La Russia intensifica anche la propaganda e nel Donbass arriva l’oligarca Evgenj Prigozhin

La propaganda russa ha diffuso la fotografia di una bandiera sovietica con la falce e il martello issata su una ciminiera dell’impianto, cercando di replicare la famosa immagine della presa di Berlino nel 1945. 

Ma è tutta la macchina del consenso di Mosca che in queste ore ha accentuato i riferimenti al passato sovietico, per paragonare l’attuale conflitto alla Seconda Guerra Mondiale. Per esempio sulla facciata del Teatro dell’Opera, a Lugansk, è stato issato uno striscione con la scritta: “Abbiamo vinto nel 1943, vinceremo oggi”. Bandiere sovietiche, accanto a quelle russe, sono state issate sui municipi delle città del Donbass conquistate.


Nel Donbass è arrivato oggi anche uno dei maggiori oligarchi russi, Evgenj Prigozhin. Il miliardario re del catering Prigozhin è anche il proprietario del temuto gruppo Wagner, una milizia privata di 6.000 mercenari stranieri che ha già combattuto in diversi teatri di guerra, dalla Siria all’Azerbaigian.
La presenza di questo “signore della guerra” nel Donbass conferma che il gruppo Wagner è stato chiamato da Putin per l’offensiva nelle regioni contese.

 Il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, ha detto che nella sua città “è stato ucciso un abitante su cinque tra quanti erano rimasti in città durante l’occupazione russa” e proprio oggi il presidente russo Putin ha decorato la 64a brigata di fucilieri, che ha partecipato ai massacri di civili commessi a Bucha. A questa brigata Putin ha concesso il “titolo onorifico per l’eroismo e tenacia, determinazione e coraggio” dei suoi uomini, ha reso noto il Cremlino.



Intanto oggi a Mosca sono iniziate a emergere anche le voci ufficiali che ammettono la gravità della situazione economica del Paese. La principale è stata quella della governatrice della banca centrale Elvira Nabiullina che alla Duma ha detto testualmente che “le sanzioni occidentali avranno un impatto forte sull’economia russa”. “Il periodo in cui potevamo vivere di riserve è finito. Già nel secondo e terzo trimestre entreremo in un periodo di trasformazione strutturale e di ricerca di nuovi modelli di business”, ha aggiunto. Anche il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha detto che nella capitale almeno 200 mila persone perderanno il lavoro per la sospensione delle attività delle aziende occidentali. 

Poco dopo Putin ha cercato di sminuire gli allarmi rassicurando che “l’economia si sta stabilizzando” e “il rublo sta tornando ai livelli dell’anno scorso”. Putin ha anche promesso che il governo aumenterà tutte le prestazioni sociali, le pensioni e gli stipendi dei dipendenti statali per far fronte all’ondata inflazionistica. “Il blitz economico dell’Occidente è fallito” ha detto Putin.
Abbiamo chiesto un commento al professo Giovanni Savino, storico, docente a Mosca fino a poche settimane fa:


 

Che potere hanno oggi i Casamonica a Roma?

Una banale lite per questioni di traffico è finita con un pestaggio di gruppo ai danni di un cittadino egiziano che è stato ricoverato in codice rosso in ospedale. È successo a Roma al quartiere Tuscolano e gli aggressori sono scesi dall’automobile gridandogli “siamo i Casamonica”.
Il Tuscolano è uno dei quartieri della città dove il gruppo criminale dei Casamonica ha le sue basi. Oggi, quando è iniziata l’aggressione, alcune persone sono scese da un palazzo e hanno contribuito a picchiare la vittima. Noi abbiamo raggiunto Floriana Bulfon, giornalista, autrice di inchieste sui Casamonica e le abbiamo chiesto quale sia il potere del clan oggi:


 

Il fondo del Bahrain InvestCorp diventerà proprietario del Milan?

Anche l’ambasciata del Bahrain in Gran Bretagna su Twitter conferma la trattativa tra il fondo d’investimento americano Elliott e il fondo del Bahrain Investcorp per l’acquisizione del Milan. “Investcorp ha avviato trattative esclusive per l’acquisto del club italiano – si legge nel tweet – per 1 miliardo di dollari”. Sulla questione è intervenuta anche Amnesty International. Sarebbe l’ennesima operazione di “sport washing”, dice il presidente di Amnesty Riccardo Noury:


 

Il ricordo di Catherine Spaak, scomparsa a 77 anni

(di Ira Rubini)

“Che rabbia, l’estate è finita” esclama Francesca, l’indimenticabile teenager libera e ironicamente seduttiva del film “La voglia matta” di Luciano Salce. Accanto a lei, Antonio, archetipo del maschio italiano di mezza età, rampante e convinto di essere sempre giovane, ma in realtà insicuro e talvolta ridicolo. Lui era un grandissimo Ugo Tognazzi, lei una straordinaria Catherine Spaak, modello di libertà per tante ragazze italiane degli anni Sessanta. Nata in Francia nel 1945 da una importante famiglia belga, figlia di uno sceneggiatore e di una attrice, nipote dello statista Paul-Henri, Catherine Spaak ha attraversato con leggiadra intelligenza vari campi dell’arte, dal cinema (lanciata da Lattuada), alla musica, al teatro, alla televisione. Inconfondibile icona dei suoi tempi, raffinata e ironica, seducente e mai vamp, piace a tutti e a tutte. Lavora fra gli altri con Risi, Damiani, Pietrangeli, Vancini, Monicelli, Festa Campanile, Loy. Interpreta vari successi discografici, fra cui celebri cover come “L’esercito del surf”, fra i primi esempi di teen-pop. Passa dalla commedia musicale, per approdare in tv negli anni Ottanta, dove conduce trasmissioni di successo, fra cui “Harem”, talk show al femminile in onda sulla RAI per ben 15 anni. Si sposa quattro volte, ha due figli, la prima dei quali, Sabrina, le viene tolta perché nel Medioevo giudiziario in cui l’Italia naviga ancora negli anni ‘70, è considerata una madre di dubbia moralità, solo perché fa l’attrice. Insomma, una carriera lunga, ricca e consapevole come la sua protagonista, che non ha perso la sua elegante allegria nemmeno poco prima della fine, quando ha lanciato un messaggio di incoraggiamento a tutti coloro che hanno problemi di salute, invitandoli a non vergognarsene mai.

Addio a Piergiorgio Bellocchio

(di Ira Rubini)

Nato a Piacenza nel 1931, Piergiorgio Bellocchio è stato uno dei più significativi intellettuali della sinistra italiana e uno dei maggiori innovatori in campo culturale del nostro paese. 
Nel 1962, fondò la rivista “Quaderni piacentini” che dirigerà fino al 1984, con il contributo di firme note come Grazia Cherchi e Goffredo Fofi, facendola diventare un importante punto di riferimento per il pensiero politico della sinistra italiana. Nel 1969 Bellocchio fu il primo direttore di Lotta Continua e, in quella veste, fu denunciato e incarcerato per alcuni mesi. Nel 1977 diresse per alcuni anni la casa editrice Gulliver di Milano. Dal 1985 al 1993 pubblicò la rivista Diario, insieme ad Alfonso Belardinelli. Collaborò con la Garzanti, per l’Enciclopedia della letteratura e per la successiva Enciclopedia europea, oltre a firmare prefazioni per molti classici della letteratura e numerose prose critiche. La sua ultima creatura, l’associazione Cittàcomune, svolgeva una intensa attività culturale, soprattutto a Piacenza. Molti lo hanno rivisto con i fratelli Letizia, Alberto e Maria Luisa nel film “Marx può aspettare” del 2021, diretto da Marco Bellocchio, il fratello minore e celebre regista, in cui si ricostruiva il suicidio del gemello di Marco, Camillo, avvenuto nel 1968.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo

A breve le mascherine non saranno più obbligatorie al chiuso in Italia. Il sottosegretario alla Salute Costa ha detto oggi che questa è l’intenzione del governo e che in settimana verrà presa una decisione. L’estate, ha aggiunto Costa, dovrebbe essere senza restrizioni. Oggi i casi accertati di COVID in Italia sono stati 18.380 con un tasso di positività su tampone del 17,4%. I morti sono stati 79.
Ai nostri microfoni il professor Fabrizio Pregliasco lancia però un appello a continuare a usare le mascherine se si è persone fragili fisicamente e se si hanno rapporti con persone fragili:

In Cina si segnalano 2.723 nuovi casi di COVID e quasi tutti sono nella città di Shanghai. Un numero basso in relazione alla popolazione, ma le autorità hanno deciso da settimane per la linea durissima. Il lockdown è molto severo, come nel 2020, e le persone cominciano ad avere problemi di approvvigionamento del cibo. Questo sta scatenando delle proteste, che attraversano i social cinesi, come ci racconta Maurizio Barolo, imprenditore italiano che vive a Shanghai:

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 16/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 16/11 17:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 16/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 14/11/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Sudedoss di domenica 16/11/2025

    Sudedoss è il programma di infotainment che ogni domenica sera dalle 19.45 alle 21.30 accompagna le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare con leggerezza, ironia e uno sguardo semiserio sull’attualità. Conducono Matteo Villaci e Gaia Grassi, tra chiacchiere, musica, racconti e condivisione. Un momento per fare il punto sul weekend che sta per finire e prepararsi, insieme, alla settimana in arrivo, creando uno spazio di ascolto e partecipazione. Perché la domenica sera… ci dovete mollare.

    Sudedoss - 16-11-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 16/11/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 16-11-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 16/11/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18.00 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 16-11-2025

  • PlayStop

    Alice, chiacchiere in città di domenica 16/11/2025

    A cura di Elena Mordiglia. Nella città frenetica, in quello che non sempre sembra un paese delle meraviglie, ci sono persone da raccontare e da ascoltare. Quale lavoro fanno? Come arrivano alla fine del mese? Quale rapporto hanno con la città in cui vivono? Ma parleremo anche di cosa le appassiona ed entuasisma. Registratore alla mano e scarpe buone, queste storie ve le racconteremo.

    Alice, chiacchiere in città - 16-11-2025

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 16/11/2025

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 17, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 16-11-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 16/11/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 16-11-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 16/11/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 16-11-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 16/11/2025

    Una trasmissione settimanale  a cura di Anaïs Poirot-Gorse con in regia Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese che cerca di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 16-11-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 16/11/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 16-11-2025

  • PlayStop

    C'è di buono di domenica 16/11/2025

    La cucina e il cibo hanno un ruolo essenziale nella nostra vita, influenzano il nostro benessere e riflettono chi siamo. Scegliere consapevolmente cosa mangiare è cruciale e dovrebbe essere affrontato con conoscenza e divertimento. Niccolò Vecchia, nel programma "C'è di buono", racconta ogni settimana di prodotti e cucina, raccogliendo storie contadine antiche e moderne, esplorando una cultura gastronomica che è allo stesso tempo popolare e raffinata.

    C’è di buono - 16-11-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 16/11/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 16-11-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 16/11/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 16-11-2025

Adesso in diretta