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    Memos |

    Per una nuova legge contro la propaganda fascista

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    Dalla presidente della Camera Boldrini al sindaco di Milano Sala, dall’Anpi al Pd, da Sinistra per Milano ai dirigenti nazionali di Sinistra Italiana Fratoianni e Mdp Scotto. Tutti hanno espresso una forte condanna della parata fascista di sabato scorso, 29 aprile, a Milano, al Campo X del Cimitero Maggiore. Una parata, con tanto di saluti romani, “non autorizzata e clandestina”, l’ha definita la prefettura di Milano. Una parata “sfuggita” in un primo momento a Prefettura e Questura milanesi. Solo successivamente, domenica 30 aprile, la Prefettura ha annunciato con un comunicato: “per coloro che hanno effettuato il saluto romano, una volta identificati, si procederà alla denuncia all'Autorità Giudiziaria”. La nota della prefetta Luciana Lamorgese aggiunge che è stato “concordato con il questore di procedere all'identificazione dei partecipanti attraverso le immagini e i filmati disponibili”. Un impegno scritto a non lasciar correre. Un impegno che si è aggiunto – come dicevamo – alle condanne pronunciate nella stessa giornata del 30 aprile dalla presidente della Camera Laura Boldrini: "sono certa che le autorità competenti sapranno attuare tutti i provvedimenti necessari a dimostrare che lo Stato non si fa deridere dai nostalgici”. E del sindaco di Milano Giuseppe Sala: “la nostra città non merita azioni del genere per cui tutti quelli che sono denunciabili vanno denunciati. Chiedo ufficialmente – ha aggiunto il sindaco - a tutte le forze in consiglio comunale una ferma condanna e vediamo chi lo fa e chi non lo fa. Voglio – ha concluso Sala - che le autorità competenti procedano alla denuncia se ci sono gli estremi”. Parole nette, come la circostanza richiede. Memos oggi ha ospitato il presidente dell’Anpi milanese Roberto Cenati e il deputato del Pd Emanuele Fiano. Per discutere delle reazioni all’adunata fascista del 29 aprile a Milano, così come della richiesta al parlamento della presidente Boldrini di procedere all’approvazione di nuove norme contro la propaganda fascista e neonazista (Fiano è il primo firmatario di un progetto presentato alla Camera nel 2015).

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