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    Memos di ven 07/05/21

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    Ultradestra, la ricerca di Cas Mudde oltre la democrazia liberale. Oggi Memos ha ospitato il politologo olandese Cas Mudde, 54 anni, che insegna ad Athens (Geogia, Stati Uniti) e a Oslo (Norvegia), per parlare del suo ultimo libro “Ultradestra” (Luiss, 2020). Mudde indaga l’ultradestra definita come “la destra antisistema, ostile alla democrazia liberale”. Questa destra, secondo il politologo olandese, si divide in due sottogruppi: l’estrema destra, che rifiuta l’essenza della democrazia, vale a dire la sovranità popolare e il principio di maggioranza. L’altro sottogruppo dell’ultradestra è la destra radicale che, invece, accetta l’essenza della democrazia, ma si oppone ad elementi fondamentali della democrazia liberale (diritti delle minoranze, stato di diritto, separazione dei poteri). Nell’intervista a Memos Cas Mudde dà un’interessante spiegazione del perché l’ultradestra è uscita dalla marginalità politica in Occidente. Secondo il politologo olandese, dopo l’11 settembre nella discussione politica c’è stato “il passaggio dai temi socio-economici ai temi socio-culturali. Da un lato l'11 settembre ha posto in primo piano questioni come l'identità, l'insicurezza; dall'altro, c’è stata la convergenza tra centrodestra e centrosinistra sulle questioni economiche. Quindi – conclude Cas Mudde - i partiti principali avendo meno da discutere delle questioni socio-economiche, hanno iniziato a discutere di più su questioni legate all'identità e alla sicurezza e queste sono le questioni che fanno guadagnare l'estrema destra”. L’intervista a Cas Mudde è preceduta da una breve introduzione della teorica della politica, Nadia Urbinati.

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    La lezione del cassiere: lottare paga sempre

    Fabio Giomi fa da 15 anni il cassiere di un supermercato Pam a Siena e, suo malgrado, è diventato protagonista della storia di fine anno che abbiamo scelto. Licenziato in tronco dall'azienda dopo che nel cosiddetto "test del carrello" non aveva identificato dei prodotti nascosti in altri prodotti da parte di un ispettore mentre passava la spesa (un controllo a sorpresa che aveva già subito qualche tempo fa) ha deciso di non piegare la testa e si è rivolto al suo sindacato, la Filcams Cgil, e ha fatto causa. Nonostante le proposte di riconciliazione dell'azienda, lui è andato in giudizio e alla prima udienza ha vinto: reintegro, danni e spese processuali pagati da Pam Panorama. Perché la dignità non deve essere mai mercificata né sottomessa. E lottare per i diritti paga sempre. Ricordiamolo. Intervista di Claudio Jampaglia

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    Kate Winslet, Scarlett Johansson, Kristen Stewart, Juliette Binoche. È stato l’anno delle dive del cinema che hanno deciso di passare dietro la cinepresa e dirigere. E anche dei figli d’arte; il nostro preferito è Ronan Day Lewis, che per il suo debutto da regista ha potuto arruolare come protagonista papà Daniel Day Lewis.

    A tempo di parola - 31-12-2025

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