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    Memos |

    Eurexit 4, alle origini della crisi non solo greca. Intervista con Mariana Mazzucato.

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    Dalla crisi in Grecia alla Cassa Depositi e Prestiti in Italia. E' lunga la strada che porta da un estremo all'altro, ma Mariana Mazzucato – ospite oggi a Memos – la percorre tutta d'un fiato. Il vero problema dell'Europa, secondo l'economista dell'Università del Sussex, è quello di avere una classe dirigente che ha sbagliato la terapia contro la crisi: anziché investire ha pensato solo a tagliare. E sulla Grecia è stata sbagliata anche la diagnosi: a mandare in crisi Atene non è stato un problema di liquidità (carenza di prestiti per spendere), ma di solvibilità (incapacità di crescere per finanziare investimenti). I sistemi virtuosi del Nord-Europa, invece - secondo Mazzucato – fanno vedere che se ci sono banche pubbliche capaci di prestare denaro a lungo termine alle aziende, allora si stimola innovazione e crescita. Ci vogliono investimenti e non tagli, ripete l'economista. Perchè allora la Troika, il governo tedesco, hanno sempre chiesto altro alla Grecia? Il ragionamento di Mazzucato porta ad individuare due ragioni: per soddisfare gli interessi finanziari delle banche (i soldi dati ad Atene sono serviti per lo più a ripagare la banche tedesche e francesi) e per seguire l'onda del populismo pensando di contenerlo (far vedere che l'Europa è in grado di punire i “fannulloni”). E in Italia, come si può seguire la ricetta virtuosa degli investimenti? Chi sono i privati che mettono i capitali? I soldi pubblici sono quelli della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), una cassaforte dal oltre 300 miliardi di euro sotto il controllo del governo? Mazzucato: «L'attuale ecosistema italiano, tra pubblico e privato, è parassitico: è tutto basato su sussidi e incentivi ai privati ai quali il governo non chiede ulteriori investimenti. Quanto alla Cdp si tratta di un'istituzione che dovrebbe essere trasformata in una banca con un ruolo simile a quello giocato dalla Kfw (Banca della Ricostruzione, ndr) tedesca. Il governo Renzi avrà il coraggio di farlo?».

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    Esteri di mercoledì 17/12/2025

    1) Dove non distruggono le bombe, distrugge la pioggia. A Gaza più di 100 edifici sono crollati per il temporale, mentre un altro neonato è morto di freddo. (Francesco Sacchi - Emergency) 2) Armi sostenibili. Gli investimenti “verdi” europei che alimentano l’industria della guerra. Tra le aziende finanziate anche Elbit Systems, primo produttore di armi israeliano. (Alice Franchi) 3) Dalla deforestazione ai bio fuels. Gli effetti concreti delle decisioni in materia ambientale sulle foreste tropicali. (Daniele Cicuzza - Univ. Bornei) 4) Germania, la crescita di Afd spacca il paese. Ma la paura per l’estremismo di destra cresce tra i tedeschi senza un passato migratorio. (Alessandro Ricci) 5) “Vance un cospirazionista, Musk un drogato, Trump un uomo con la personalità da alcolizzato”. L’incredibile intervista della chief of staff del presidente Usa Susie Wiles. (Roberto Festa) 6) Progetti Sostenibili. A Barcellona il fiume Besos è tornato ad essere un fiume. E la città tutto intorno è rifiorita. (Fabio Fimiani)

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