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    CSM24: una porta aperta

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    Forse non tutti sanno che cos’è un CSM. E in cosa si differenzia da un CSM 24? Psicoredattori e psicotutor si sono dilettati a risolvere questo rompicapo: “Per me il CSM è il Consiglio Superiore della Magistratura”, “Consorzio Salumi Municipali”, “Come Sopra ma Meglio”, “Comitato Sulle Mulattiere” e così via. Scherzi a parte, queste sono le risposte bizzarre e fantasiose che hanno ipotizzato i redattori di Psicoradio, ma che cos’è davvero il CSM? È l’acronimo di Centro di Salute Mentale, primo luogo di riferimento sul territorio per chi soffre di un disagio psichico. Nei CSM lavorano medici psichiatri, infermieri, psicologi, educatori, assistenti sociali e di recente in alcuni servizi si sta facendo strada la figura degli “Esp”, i cosiddetti “esperti per esperienza” ovvero persone che soffrono o hanno sofferto di un disagio psichico e che grazie alla loro esperienza diretta supportano gli altri utenti...I Centri di Salute Mentale sono regolati da leggi regionali, quindi giorni ed orari di apertura variano sensibilmente da regione a regione e da città a città...In alcuni territori si stanno sperimentando i cosiddetti CSM 24 ovvero servizi aperti ventiquattro ore su ventiquattro. “La prima caratteristica del CSM 24 è la porta aperta”, dice Cristina Brandolin, infermiera in uno di questi centri a Trieste. E, circa le differenze tra i CSM 24 e le strutture residenziali, spiega: “Sono completamente diversi, perché mentre nelle residenze sono i pazienti a doversi adeguare a regole e tempi della struttura, nei CSM 24 le attività sono modulate sulle esigenze dei pazienti che non vengono sradicati dalla loro quotidianità”...I redattori di Psicoradio si sono poi interrogati sul senso e utilità del CSM 24 nel corso di una tavola rotonda in cui emergono le riflessioni di chi i centri di salute mentale li frequenta da anni...Infine segnaliamo un appuntamento: il 13 e il 14 dicembre, alle Officine Garibaldi di Pisa, ci sarà un incontro dal titolo “Tracce sonore, dieci anni di storia di Collegamenti”. Radio Collegamenti, che insieme a Psicoradio e a molte altre radio della salute mentale fa parte del network Larghe vedute, festeggerà i 10 anni di attività. L’evento è gratuito, ma è necessario registrarsi all’indirizzo mail: lorella.raneri@uslnordovest.toscana.it

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    Domani a Torino ci sarà una nuova mobilitazione contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna. Il giurista Livio Pepino, uno dei garanti del processo di regolarizzazione tra il Comune e Askatasuna, intervistato da Mattia Guastafierro, sostiene che lo sgombero fa parte di un progetto più ampio di repressione da parte del Governo Meloni. Di fronte ai conflitti sociali, dice Pepino, si possono intraprendere due opzioni: “Una è quella del dialogo, la ricerca del confronto, anche difficile e delicato, che a volte si spezza, però che va avanti, che cerca di fare dei passi in avanti. L’altra è quello della contrapposizione muscolare del muro contro muro, della repressione cieca”. Ascolta l’intervista.

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