Approfondimenti

“Non si fa il governo coi 5Stelle”

Gennaro Migliore

Il secondo mandato esplorativo per formare un governo, affidato al presidente della Camera Roberto Fico, è destinato a finire con un fallimento, esattamente come il primo, affidato alla presidente del Senato, Casellati.

Ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha preso atto della strada sbarrata tra centrodestra e 5Stelle, ora con tutta probabilità dovrà fare altrettanto rispetto all’ipotesi Pd-5Stelle. Il Partito Democratico non ha al proprio interno una linea condivisa e non c’è in questo momento possibilità di mediazione tra i renziani, che sono per il No, e le minoranze che sono per il dialogo.

Tutti aspettano che sia Mattarella a risolvere la situazione, proponendo un governo istituzionale cui nessuno, o quasi possa dire no. Abbiamo intervistato Gennaro Migliore, deputato del Partito Democratico, renziano.

Tra i renziani che chiudono e Franceschini che chiede il dialogo, Lei come si pone?

Innanzitutto io mi pongo, con tutto il rispetto dovuto nei confronti del Presidente della Repubblica, su un piano molto scettico nei confronti di un partito come il Movimento 5 Stelle che ha dichiarato ed esibito con un certo cinismo un’equivalenza di volontà nei confronti di Lega e del Partito Democratico. Non è che mi ispiri molto qualcuno che ritiene che, essendo l’unico obiettivo quello di conquistare la poltrona di Palazzo Chigi, possa trattare con noi o con una forza come la Lega che, soprattutto per chi ci ascolta ed è a Milano, è notoriamente una forza politica non solo sovranista, ma anche xenofoba e con tutto ciò che comporta essere leghista in questo momento.

Quindi non c’è margine per un governo PD-5Stelle secondo lei?

Onestamente a me sembra solo una manovra tattica, il comportamento che sta tenendo il Presidente della Repubblica è lineare e dimostra la serietà e la capacità di tenuta del Presidente che ha affidato per ben tre volte il mandato a cercare di costruire un governo composto da chi aveva vinto le elezioni, cioè le coalizione di centrodestra e il Movimento 5 Stelle. Mi pare difficile che, per quanto ci riguarda, ci sia uno spazio che va al di là della giusta e doverosa cortesia istituzionale di confrontarsi su quello che potrebbe significare una valutazione di posizioni politiche così diverse e la natura stessa del Movimento 5 Stelle, la sua inaffidabilità e la sua indifferenza ad essere con la sinistra e con la destra che, a me sembra, pongano i maggiori problemi.

Qua fuori c’è un grandissimo dibattito che ha per protagonista l’elettorato del Partito Democratico, un elettorato ugualmente diviso e spaccato rispetto all’opportunità e la possibilità di andare a governare con i 5Stelle. State dialogando con i vostri elettori?

A me tutto sembra tranne che il nostro sia un atteggiamento di palazzo. Quelli di palazzo sono quelli che parlano un linguaggio tipo la politica dei due forni, sviluppiamo dei contratti alla carte secondo chi sono i nostri interlocutori. Noi abbiamo detto fin dal primo momento che non solo eravamo in ascolto perchè gli elettori ci avevano dato una sveglia importante alle elezioni, ma stiamo anche facendo un percorso di raccordo con quelle che sono le nostre basi. Ci sono ovviamente molte ragioni per cui qualcuno possa pensare che è meglio evitare che ci vada la destra al governo

Quando parla di “timori che vada la destra al governo“, parla della Lega o anche del Movimento 5 Stelle?

No no, parlo della Lega. Ovviamente per il Movimento 5 Stelle è un movimento populista che non riesco a definire di destra in senso classico, ma che sicuramente ha un impianto politico e culturale che è molto diverso dal mio, sia dal punto di vista del sovranismo che dal punto di vista dei diritti civili. Però per ritornare al rapporto col nostro elettorato, penso che noi stiamo mantenendo un impegno, che è quello di avere cura del nostro elettorale e avere un contatto continuo. Mi pare che non abbiamo cambiato, dalla campagna elettorale, il nostro programma a differenza di M5S. Se per il Movimento 5 Stelle avere un rapporto con l’elettorato significa cambiare il programma, fare i programmi a secondo di con chi ti allei, magari togliere anche il reddito di cittadinanza da quelle che sono le tue proposte di governo, effettivamente allora, se questo viene considerato un modo di avvicinarsi all’elettorato, allora non ho capito davvero cosa significa essere vicino agli elettori.

C’è un dato, per quanto riguarda il Molise: il PD è sotto al 9% in questo momento dopo la più grave sconfitta elettorale nella storia della sinistra e nella storia del PD. Si continua a scendere molto, cosa significherà questo rispetto al rapporto con gli elettori?

Significa che bisogna ricostruire un rapporto anche di fiducia, che non possiamo cercare di recuperarlo pensando che l’unico modo di fare politica è stare al governo. Ci sono alcuni, magari anche nel nostro partito, che pensano che la politica si risolva nel fare azione di governo e poi nell’aspettare di tornare al governo. Io sono tra quelli che pensano che l’opposizione sia un elemento importante della democrazia.

Come fa a stare insieme a un partito dove c’è una linea così netta, che è la linea dell’area renziana, e un’altra di esponenti altrettanto importanti come Franceschini, che invece sono a favore del dialogo coi 5Stelle?

Riusciamo a stare insieme perchè abbiamo degli organismi democratici con la piena libertà delle singole opinioni. Io, ad esempio, non mi preoccupo delle altre opinioni. Noi abbiamo degli organismi, abbiamo una linea che è stata votata all’interno della Direzione Nazionale e questo rappresenta la garanzia democratica. Non abbiamo bisogno di chiedere a qualche azienda se possiamo o no cambiare linea.

Lei dice “stare all’opposizione“, ma se dovesse saltare anche questa opzione, lo scenario sarebbe quello di un governo del Presidente in cui certamente anche il PD verrà nuovamente chiamato in causa. In quel caso, opposizione anche di fronte a quell’opzione?

Vedremo, anche perchè penso che Salvini stia aspettando il dato del Friuli Venezia Giulia per poi prendere eventualmente delle decisioni rispetto anche a Berlusconi. Credo che, anche per ragioni elettorali, fino ad oggi non abbia ancora fatto il passo più naturale, quello per il quale è stato più corteggiato da Di Maio, cioè quello di fare il governo M5S-Lega. Da questo punto di vista, ripeto, noi non ci sottrarremo neanche un minuto ad un confronto che ci chiede il Presidente della Repubblica.

Quindi Martina, quando va a parlare con Fico, porta le ragioni, le tesi e le precisazioni di chi? Di Renzi, di Franceschini o di entrambi?

Martina porta le posizioni del complesso del partito, di quello che è stato deciso in direzione. Martina è il nostro rappresentate e in questo momento tutta la mia fiducia va a lui.

Quindi gli dirà di no?

Esiste anche la possibilità dei colpi di scena, allo stato non credo che esista questa possibilità

Gennaro Migliore
Foto da Facebook
  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 27/11 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 27/11 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 27/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 27/11/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 27-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 27/11/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 27-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 27/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 27-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 27/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 27-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 27/11/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 27-11-2025

  • PlayStop

    The Box di mercoledì 26/11/2025

    la sigla del programma è opera di FIMIANI & STUMP VALLEY La sigla è un vero e proprio viaggio nel cuore pulsante della notte. Ispirata ai primordi del suono Italo, Stump Valley e Fimiani della scuderia Toy Tonics, label berlinese di riferimento per il suono italo, disco e house, ci riportano a un'epoca di neon e inseguimenti in puro stile Miami Vice, un viaggio nella notte americana alla guida di una Ferrari bianca. INSTAGRAM @tommasotoma

    The Box - 26-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 26/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-11-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 26/11/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 26-11-2025

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 26/11/2025

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 21.30. In studio, Elena Mordiglia e Marianna Usuelli, in redazione Lorenzo Tecleme e Gianluca Ruggieri.

    Il giusto clima - 26-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di mercoledì 26/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 26-11-2025

Adesso in diretta