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Aldo Togliatti: dall’altra parte del mondo

“Li avete presenti i funerali di Togliatti? Io c’ero, in seconda fila, con la mamma. È l’ultima volta che mi avete visto.”

Avrebbe potuto pronunciarla, questa frase, Aldo Togliatti, per tutti “Aldino”, anche da adulto. Ci voleva il nuovo libro di Massimo Cirri, psicologo, giornalista, autore televisivo e teatrale e nota voce radiofonica, per riscoprire la biografia di un illustre sconosciuto, nel vero senso del termine, come Aldo Togliatti.

In “Un’altra parte del mondo” (ed. Feltrinelli) Cirri incrocia fonti, lettere, testimonianze e notizie per seguire i passi incerti di questo ragazzo, poi uomo suo malgrado, che ebbe la ventura di nascere in un periodo difficile, figlio del Migliore, quel Palmiro Togliatti a cui guardava tutta Italia sperando nella libertà, e di Rosa Montagnana.

Sue notizie si rinvengono presso la scuola di Ivanovo, in Russia, dove fu mandato, come gran parte dei figli dei dirigenti comunisti di tutto il mondo, in un’epoca di dittature e totalitarismi. Sarà proprio in Russia, dove visse per molti anni, che Aldo scoprirà l’amore per la lettura, che non lo abbandonerà mai, nemmeno nei lunghi anni di permanenza in manicomio.

Dopo i funerali del padre, di Aldo si perdono le tracce. Aveva avuto già alcuni problemi di salute mentale e si era trasferito a Torino, con la madre, alla quale rimase abbarbicato fino a quando fu gli fu possibile.

Ma poi Aldo peggiora e comincia ad allontanarsi da casa, senza dare notizie per lunghi periodi. Lo ritrovano a Civitavecchia, al porto, pronto a imbarcarsi per chissà dove. Ripete l’esperienza, spingendosi fino in Francia, a Le Havre, come se volesse davvero sparire in “un’altra parte del mondo.”

In seguito, lo si ritrova nella casa di cura Villa Igea di Modena per pazienti con problemi mentali, dove resterà, a dispetto delle riforme legislative in materia, per ben 31 anni, fino alla morte, nel 2011. Tutti lo chiamano “signor Aldo”, è gentile e beneducato, legge molto e in varie lingue, fa le parole crociate, e il suo unico contatto con il mondo è quello con un iscritto al Pci, Onelio Pini. Sarà lui a rivelargli che l’Unione Sovietica non esiste più. E Aldo gli risponde: “Non ci credo”.

Massimo Cirri è stato ospite della trasmissione Cult a Radio Popolare.

Ascolta l’intervista a Massimo Cirri.

MASSIMO CIRRI-UN’ALTRA PARTE DEL MONDO

  • Autore articolo
    Ira Rubini
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