Approfondimenti

La grande famiglia del capitalismo italiano

L’annunciata fusione tra il Gruppo Espresso e la Itedi (la società di Fiat Chrysler Automobiles che possiede i quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX) è la riprova della forza del capitalismo familiare in Italia.

Sì, perchè la più grossa partita editoriale degli ultimi trent’anni (dopo la battaglia di Segrate per il controllo della Mondadori della fine degli anni Ottanta) si gioca tutta in una grande famiglia di uomini, donne e giornali.

Ezio Mauro, ex direttore di Repubblica, ne ha descritto l’intreccio multiplo che la caratterizza. È un intreccio che tiene insieme Gianni Agnelli, il suo erede John Elkann con uno dei fondatori di Repubblica come Carlo Caracciolo, fratello della moglie dell’Avvocato; e poi il vecchio direttore e fondatore di Espresso e Repubblica Eugenio Scalfari, genero di quel Giulio De Benedetti direttore della Stampa per vent’anni dal 1948 al 1968.

Il peso della “famiglia” è stato rivendicato da John Elkann, ieri davanti ai giornalisti della redazione della Stampa a cui stava comunicando la notizia della fusione. «Il nuovo gruppo – ha raccontato il presidente di FCA – nasce dalla volontà di famiglie che hanno un legame con l’editoria e non hanno alcuna intenzione di mollare, ma al contrario sono determinate con questo progetto».

La famiglia Agnelli, con la sua cassaforte – la Exor guidata da John Elkann – non ha alcuna intenzione di “mollare” l’editoria: in Italia ha scelto solo di riposizionarsi. La zavorra ristrutturata di Rcs e Corriere verrà ceduta, ma Exor rimarrà aggrappata al Nuovo Gruppo Espresso. La partecipazione del 5 per cento di Exor nel nuovo gruppo editoriale non è, infatti, in vendita.

Il risultato pratico dell’annuncio di ieri è una iper-concentrazione di fatto nel settore dell’editoria. I più grandi quotidiani italiani (Repubblica, Stampa, Corriere della Sera) faranno capo temporaneamente – fino alle cessioni annunciate e agli accordi di fusione definiti – a un’unica grande famiglia: la Agnelli-Elkann-De Benedetti. Si annunciano tempi duri per il pluralismo nell’informazione, pilastro della democrazia. (*)

Memos ne ha parlato oggi con due economisti: Sandro Trento, dell’Università di Trento; e Gianfranco Viesti, dell’Università di Bari.

La puntata, che avevamo registrato questa mattina, non è andata in onda nel consueto orario delle 13 per lasciare spazio agli aggiornamenti sulla notizia dei due rapiti italiani uccisi in Libia.

Vi proponiamo qui in podcast la conversazione con Sandro Trento e Gianfranco Viesti che ha toccato diversi temi: il caso RepubblicaStampa, il capitalismo familiare, la crisi strutturale dell’economia italiana, l’imprenditorialità e l’innovazione, il ruolo dello Stato nel rilancio della crescita, l’importanza del lavoro qualificato e non precario.

(*) Scriveva Giorgio Bocca, quasi trent’anni fa, altri tempi:  “Il padrone in redazione si affanna a ripetere che nulla cambierà, che il giornalista sarà libero e autonomo come prima. Ma non è vero, gli editori padroni o espressi dal padrone tendono a ignorare un rapporto giornalistico che era ed è qualcosa di diverso da un rapporto industriale”. G. Bocca, Il padrone in redazione, Sperling & Kupfer, 1989, p.50

  • Autore articolo
    Raffaele Liguori
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    Errando per Antiche Vie è una grande azione performativa in cui artisti e pubblico percorrono a piedi la distanza che separa Cortina e Milano, tra il 5 e il 16 dicembre, a un mese dall’inizio delle Olimpiadi, per raccontare un territorio incredibile, contraddittorio che per la prima volta viene messo in luce dalle Olimpiadi. Un cammino lungo oltre 250 km, spettacoli teatrali e di danza, letture, pasti di comunità, incontri e dibattiti: un racconto della montagna fatto di sostenibilità, di protagonismo dei territori alpini e prealpini, di chi decide di vivere e lavorare in quota e nei territori periferici, al di là della spettacolarizzazione del momento olimpico. Michele Losi di Campsirago Residenze ha raccontato a Cult tutto il percorso. L'intervista di Ira Rubini.

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    Considera l'armadillo di venerdì 5 dicembre 2025 con Gessica Zorn, coordinatrice campagne di @Animal Equality Italia per parlarci dell'appuntamento di sabato 6 dicembre a Milano per la Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali e anche @Rete dei Santuari degli animali liberi, ma anche @Sabrina Giannini che anticipa i contenuti della prossima puntata di @Indovina chi viene a cena e facciamo gli auguri ai 10 anni di @fattoria Capre e Cavoli. A cura di Cecilia Di Lieto.

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    L'editore fascista che fa da ponte tra destra estrema e giovani di FdI

    La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.

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    Una sentenza sull’indennità di accompagnamento. Aggiornamenti sui Cpr. Facciamo chiarezza sulla differenza tra farmaci generici e sotto brevetto. Inquinamento e salute. Torniamo a Gaza per parlare con un medico di salute mentale.

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    FRANCESCA SANGALLI - A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO - presentato da Ira Rubini

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