Approfondimenti

Il marchio Isis, anche senza rivendicazione

Nizza è una delle città francesi che ha prodotto il maggior numero di foreign fighters in Francia. Più delle banlieue parigine. Ma quanto c’entra il jihad con questo attentato? Come accaduto negli ultimi mesi, è difficile da stabilire. Il profilo psicologico dell’attentatore Mohamed Lahouaiej Bouhlel ricorda quello di altri. Figlio di immigrati, 31 anni, problemi familiari (depresso dopo il divorzio). Quali le cause del suo odio esploso sulla promenade des Anglais? Anche questo è difficile da stabilire

“Tendiamo a razionalizzare troppo, la geopoliticain questo caso è forse il penultimo degli argomenti pertinenti”, spiega ai nostri microfoni Stefano Allievi, sociologo esperto di Islam dell’Università degli Studi di Padova.

Stefano Allievi_geopolitica non c’entra

L’attrattiva della causa jihadista su chi cerca una forma di rivincita nei confronti del mondo è difficile da estirpare. L’ideologia in questione non è paragonabile ad altre lotte, che hanno un obiettivo più chiaro e comprensibile. Ancora Allievi.

Stefano Allievi_combattere Isis

 

Francesco Strazzari è professore associato di scienza politica presso la Scuola Superiore Sant’Anna. Ricorda qual è il contesto intorno a questo attentato: Isis, ormai, sta conducendo 3-4 attentati al giorno. Le paghe ai soldati nnon sono elargite sempre, le difficoltà sono evidenti. “Sono in una fase d’affanno sul piano militare”, dice. Così sul web si annuncia di colpire gli infedeli con quello che si ha, automobili comprese. Le modalità attentato ricordano infatti contesto jihadista.

Francesco Strazzari_modalità attentato

“Se venisse confermato che non c’è rivendicazione sarebbe interessante perché Isis è solita non rivendicare quando vuole aprire un tavolo di negoziato“, prosegue Strazzari. Lo insegna il caso turco, dove lo Stato Islamico cerca di trovarsi uno spazio “grigio”. Di nuovo, l’ipotesi regge se ci sono segnali di radicalizzazione dell’uomo.

Francesco Strazzari_rivendicazione attentato

 

Arturo Varvelli è ricercatore dell’Ispi. Le decisioni prese in queste ore subito dopo l’attentato servono a placare la sete di sicurezza. “Ma non ci sarà mai un rischio zero”, prosegue. La militarizzazione delle strade è solo uan scorciatoia per rispondere ad una prima esigenza. “In realtà, però, dobbiamo imparare a convivere con questa insicurezza”, conclude.

Arturo Varvelli_causa radicalizzazione

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 26/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 26-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 26/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 26-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Radiografia Nera di venerdì 26/12/2025

    Radiografia Nera è il programma che racconta le storie di cronaca e banditi che, dal dopoguerra in poi, hanno reso Milano la Chicago d'Italia. Condotto da Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli per la regia di Francesco Tragni.

    Radiografia Nera - 26-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 26/12/2025 - ore 15:36

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 26/12/2025 - ore 12:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 26/12/2025 - ore 11:29

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di venerdì 26/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 26-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 26/12/2025 - ore 10:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di venerdì 26/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 26-12-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 25/12/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/12/2025 - ore 20:29

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di giovedì 25/12/2025 delle 19:48

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 25-12-2025

Adesso in diretta