Approfondimenti

Il governo prova a mitigare la fine del blocco dei licenziamenti

blocco licenziamenti Andrea Orlando ANSA

Nel Decreto Sostegni c’è anche un pacchetto di 6 miliardi destinato a cercare di mitigare la fine del blocco dei licenziamenti. Sono, sostanzialmente, contributi alle imprese, ed una breve proroga di due mesi del blocco, in scadenza al 30 giugno, che non era prevista nella bozza iniziale e che è stata inserita durante il Consiglio dei Ministri. Ma non è detto che basti a risolvere il problema.

Alla fine il Ministro del Lavoro Orlando strappa il contentino: blocco dei licenziamenti prorogato di 2 mesi per le aziende che chiedono la cassa COVID entro fine giugno. Da luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali, a condizione che non licenzino.

Una mediazione con gli oltranzisti della fine del blocco, convinti dal rischio di una situazione sociale esplosiva. Tra lavoratori e sindacati c’è già allarme, come si capisce anche dalle segnalazioni a Radio Popolare. Come la storia di Luca, 55 anni, che lavora in una multinazionale farmaceutica. “Io sono stato tra virgolette fortunato perché un dirigente ha già avvertito che alla prima occasione buona lasciano a casa me ed il mio contratto da 25 anni di lavoro qui, e la prima occasione buona sarà la fine del blocco dei licenziamenti. Per cui mi sono messo il cuore in pace e mi preparo ad impugnare il licenziamento in tribunale, perché lo scivolo che mi hanno offerto è ridicolo. Altri – continua Luca – non hanno nemmeno avuto la fortuna di essere avvertiti, e saremo in tanti”.

Furio, invece, fa il sindacalista nella provincia di Milano, e racconta delle migliaia di aziende in cassa integrazione “pronte ad approfittarne in vista degli sgravi. La situazione è un putiferio”, conclude. C’è anche chi come Mauro, fortunato tra gli sfortunati, ha potuto approfittare di un incentivo alla pensione: “Lavoro nel turismo. A fine 2020 mi hanno detto che l’anno prossimo ci avrebbero lasciati a casa in tanti, e che mi conveniva sfruttare i soldi che mi davano per andare in pensione in anticipo. Così mi sono salvato”, racconta. Centinaia di migliaia di persone rischiano il posto nella manifattura, nelle piccole e medie imprese e servizi, dove per chi ha usufruito della cassa in deroga la fine del blocco è confermata a novembre.

L’altro pezzo del tentativo di mitigare la fine del blocco è il “contratto di rioccupazione”. Le imprese che assumeranno un disoccupato a tutele crescenti avranno il 100% di esonero dei contributi per 6 mesi, a patto di non licenziare nei 6 mesi precedenti, e confermare poi il contratto, pena la restituzione del bonus. Si rimanda così parte del problema all’autunno, sperando che porti una decisa ripresa che calmi la voglia di licenziare delle imprese. Ma la domanda è: alle imprese conviene? Nel futuro Recovery Plan infatti sono previsti incentivi per miliardi, che, come fanno notare i sindacati, allo stato attuale non sono vincolati ad una qualità contrattuale od a livelli salariali.

Il timore, tra i delegati, è che le imprese scelgano comunque i licenziamenti collettivi, liberandosi di quei contratti più duraturi, tutelati, e meglio retribuiti per sostituirli tra qualche mese con contratti più precari e meno onerosi, sfruttando i futuri sgravi. Tradotto dal punto di vista aziendale: Quante imprese non vorranno perdere le competenze costruite in questi anni a fronte dei possibili risparmi? “Non è un mistero che molte imprese se ne approfitteranno biecamente: contratti meno onerosi, senza articolo 18, gli danno pure gli incentivi… si stanno preparando a fare questa cosa qua” conferma Furio. Al netto dell’altro tassello che manca: la riforma degli ammortizzatori sociali promessa per luglio dal ministro Orlando.

  • Autore articolo
    Massimo Alberti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 09/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 09/12 09:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 09/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 09/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 09-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 09/12/2025

    L'Europa svolta più che a destra sui rimpatri e riformando il diritto d'asilo in chiave più che restrittiva: "in sostanza deportiamo dei richiedenti asilo e paghiamo dei paesi per prenderli" commenta Cecilia Strada, eurodeputata eletta come indipendente nelle liste del Ps. Cosa significa paese terzo, cosa paese sicuro e cosa cambia questa proposta di regolamento nell'analisi del giurista e studioso di migrazioni Gianfranco Schiavone. La Siria un anno dopo la caduta di Assad, il reportage di Emanuele Valenti, raccolto per noi da Viviana Astazi. Il report di Libera sulla corruzione nel 2025 più di 1000 indagati, almeno due inchieste alla settimana, diminuzione della legge e della percezione delle gravità del reato, nell'analisi di Francesca Rispoli Copresidente di Libera ed esperta di corruzione.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 09-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 09/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 09-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 09/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 09-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 09/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 09-12-2025

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di martedì 09/12/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 08-12-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 08/12/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 08-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 08/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 08-12-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 08/12/2025

    Il Suggeritore Night Live, ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium Demetrio Stratos, è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21.00. E spesso, il Suggeritore NL vi propone serate speciali di stand up, slam poetry, letture di drammaturgia contemporanea, imprò teatrale. Vi aspettiamo!

    Il Suggeritore Night Live - 08-12-2025

Adesso in diretta