Approfondimenti

Una vittoria legale, una sconfitta politica

Quando Hillary Clinton è emersa, sorridente, dall’Air Force One insieme a Barack Obama – il loro era il primo evento elettorale congiunto, a Charlotte, North Carolina – il pensiero di molti è andato al rischio che la candidata democratica aveva corso.

E scampato per poco.

Qualche ora prima, James B. Comey aveva annunciato, in una conferenza stampa, che l’FBI non ha trovato nulla di penalmente rilevante nella condotta di Hillary Clinton. La storia, ormai nota, è quella delle mail che Clinton ha inviato dal suo account privato da segretario di stato. Perché Clinton non ha usato la mail del Dipartimento di Stato, che mette a disposizione tutta una serie di protezioni che i server pubblici non consentono? Che cosa c’era in quelle mail? E usando un account privato, Clinton ha messo a rischio delle informazioni sensibili?

La risposta del direttore dell’FBI, sostanzialmente, è: no.

“Nessun procuratore legale aprirebbe mai un’indagine penale sulla base di questi indizi”, ha spiegato Comey, che ha quindi detto di voler suggerire a Loretta Lynch e al Dipartimento di Giustizia l’archiviazione dell’indagine.

Tutto a posto, dunque? Pericolo scampato per Hillary Clinton, come il suo sorriso, al momento di emergere dall’Air Force One, suggerirebbe?

Per nulla.

Se infatti non ci sono basi per l’apertura di un’inchiesta penale – per farlo, si dovrebbe dimostrare che Clinton ha coscientemente usato il suo account per nascondere o divulgare infrazioni sensibili – il direttore dell’FBI ha comunque scagliato contro Clinton un’accusa durissima (almeno per chi intende diventare presidente degli Stati Uniti): e cioè, quella di essere stata “estremamente negligente“, scegliendo di usare l’account privato.

Cade anche un altro pilastro della difesa di Clinton in questi mesi. La candidata ha sempre sostenuto che nelle mail non c’era nulla di particolarmente importante. Nessun segreto di Stato messo a repentaglio dall’uso del server personale. Non è così, ha stabilito l’inchiesta dell’FBI. Comey ha detto che in almeno 110 e-mail inviate dall’account personale c’erano informazioni importanti, da proteggere e nascondere.

Il sorriso di Clinton all’uscita dell’Air Force One è quindi un sorriso di scampato pericolo, non di trionfo. E’ il sorriso di chi sa che sarebbe potuta andare molto peggio, non di chi guarda fiduciosa al futuro. Come peraltro la reazione del rivale repubblicano, Donald J. Trump, dimostra. Subito dopo le dichiarazioni di Comey, Trump ha commentato: “Clinton ha messo a rischio la sicurezza degli Stati Uniti“.

Sono dunque nubi pesanti quelle che si addensano sul futuro di questa campagna elettorale democratica. Hillary Clinton ha, presso ampi settori di elettorato, un problema di credibilità, di trasparenza. Non trasmette una percezione di fiducia. Non dà garanzie di limpidezza. I tanti casi, scandali in cui è stata coinvolta in una carriera politica troppo lunga (anche quelli che hanno interessato il marito Bill) ne fanno un oggetto perfetto e privilegiato per gli attacchi dei nemici politici.

C’ stato il Whitewater. E poi le circostanze del suicidio di Vince Foster. Il caso di Monica Lewinsky. E ancora, più vicino a noi, l’attacco terrorista di Benghasi, cui il Congresso a maggioranza repubblicana ha dedicato otto commissioni d’inchiesta e 23 milioni di dollari di spesa, alla ricerca di prove della negligenza di Clinton.

Niente di penalmente rilevante è mai davvero emerso. Ma le nubi politiche si sono via via addensate, sino a dare un duro colpo all’immagine politica di Clinton.

La storia delle mail è il colpo definitivo. Sarebbe, è vero, potuta andare molto peggio per Hillary Clinton. Come è andata, non è comunque una vittoria.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 15/09 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 16/09 07:00

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 16/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 15/09/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di lunedì 15/09/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 15-09-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 15/09/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 15-09-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 15/09/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 15-09-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 15/09/2025

    Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.

    Il Suggeritore Night Live - 15-09-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 15/09/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 15-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 15/09/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 15-09-2025

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 15/09/2025

    1) Israele prepara l’invasione di Gaza City. Centinaia di carri armati ammassati alle porte della città. Centinaia di migliaia di persone in fuga. In esteri la testimonianza dalla striscia: “questa volta è diverso, sentono che non torneranno più”. (Esperanza Santos, MSF) 2) Washigton conferma il suo sostegno a Tel Aviv, mentre i paesi arabi riuniti in Qatar condannano a parole, ma continuano a mancare azioni concrete. (Emanuele Valenti) 3)Spagna, il premier Sanchez chiede che Israele venga espulsa dalle gare sportive internazionali dopo che i manifestanti pro Palestina sono riusciti a bloccare la Vuelta. (Giulio Maria Piantadosi) 4) Elezioni in Siria rinviate a data da destinarsi. Il paese continua a fare i conti con instabilità regionali e divisioni interne. (Valeria Schroter, Francesco Petronella - ISPI) 5) Dopo 5 anni, Stati Uniti e Cina trovano un accordo su TikTok. La divisione americana della piattaforma sarà statunitense. (Marco Schiaffino) 6) Serie Tv. Agli Emmy Awards Adolescence domina, ma sono Gaza e la Politica a rubare la scena. (Alice Cucchetti)

    Esteri - 15-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di lunedì 15/09 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 15-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 15/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 15-09-2025

  • PlayStop

    Non si può vivere senza farsi spezzare il cuore: Jehnny Beth racconta il suo nuovo album

    “Siamo ancora molto primordiali con le nostre emozioni, e l’amore è spesso connesso alla violenza”, racconta Jehnny Beth ai microfoni di Radio Popolare. È questo il tema centrale di You Heartbreaker You, il nuovo disco dell’ex cantante dei Savages: canzoni d’amore tese tra grida e sussurri, parole che si rompono, suoni noise e industrial. “Viviamo tempi bui” ma se vogliamo cambiare le cose, dobbiamo “imparare a respirare con una costola rotta”. L'intervista di Dario Grande.

    Volume - 15-09-2025

Adesso in diretta