Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Sabato 25 luglio 2020

ordinanza regione Lombardia

Il racconto della giornata di sabato 25 luglio 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia All’iscrizione di Attilio Fontana nel registro degli indagati per la fornitura alla Regione di camici e set di protezione sanitari dalla società del cognato, partecipata dalla moglie, mentre a Piacenza proseguono gli interrogatori dei carabinieri arrestati. Negli USA si intensificano le critiche alla decisione dell’amministrazione di usare gli agenti federali per reprimere le proteste dopo l’omicidio di George Floyd. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono stati 275, in lieve risalita dopo i 252 di ieri, a fronte però di un numero leggermente più basso di tamponi, 51mila rispetto ai 53mila di ieri.
5 i morti, in totale 35102, 128 i guariti. Gli attualmente positivi crescono di 128, arrivando a 12442. Calano di 5 i ricoverati in terapia intensiva, ma aumentano di 18 i ricoverati totali.
Oltre 120 i focolai attivi secondo l’ISS, che spiega l’abbassamento del numero dei morti con l’età media inferiore dei contagiati, ormai intorno ai 40 anni. “Dobbiamo tutelare il nostro Paese dentro un quadro internazionale che sta peggiorando. Viviamo in un solo pianeta” ha detto oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza facendo riferimento al preoccupante aumento di casi che si registra in tutto il mondo.
Per il secondo giorno consecutivo non si registrano morti in Lombardia. I nuovi casi in regione sono 79. Calano di 4 i ricoverati in terapia intensiva, ma aumentano di 4 i ricoveri complessivi. Le province di Cremona, Pavia e Sondrio non fanno registrare alcun nuovo contagio, ci sono invece 25 nuovi casi nella provincia di Milano, di cui 12 a Milano città, 19 a Bergamo e 16 a Brescia.

Attilio Fontana indagato per concorso in frode di pubbliche forniture

(di Claudio Jampaglia)

Concorso in frode di pubbliche forniture. Attilio Fontana è indagato da parte della Procura della Repubblica di Milano per la fornitura alla Regione di camici e set di protezione sanitari dalla società del cognato, partecipata dalla moglie. La vicenda è nota, un ordine dall’agenzia regionale acquisti per 513mila euro a metà aprile e un mese dopo, quando la trasmissione Report comincia a fare domande, il dietrofront: si trattava di una donazione, c’è stato un errore, restituiamo i soldi alla regione. Solo che i magistrati hanno scoperto che il giorno prima del dietrofront, Attilio Fontana provava a risarcire l’azienda del cognato con 250mila euro versati da un suo conto personale in Svizzera. Versamento a rischio di segnalazione antiriciclaggio alla Banca d’Italia che verrà sospeso. Non solo. Il cognato e la Dama S.p.A. da maggio ad oggi non completeranno mai la donazione alla Regione, anzi, i 25mila camici ancora da consegnare cercheranno di venderli a una casa di riposo di Varese. Un atteggiamento più business che non profit. Ma soprattutto Attilio Fontana mentiva quando il 7 giugno diceva: «Non sapevo nulla e non sono mai intervenuto in alcun modo». E se gli aspetti giudiziari li vedrà la Procura è quanto politicamente basterebbe per dimettersi. Ma non lo farà, Salvini ha dettato in mattinata la linea: è tutta malagiustizia. Quella delle Procure lombarde che hanno quasi 30 inchieste aperte che riguardano amministratori leghisti, molte per atti relativi alla pandemia, altre per distrazioni di fondi, nomine ed gestioni di enti pubblici che fotografano la distanza tra discorso pubblico e pratica amministrativa della Lega, ultimo partito della prima Repubblica.

Piacenza, gli interrogatori dei carabinieri arresti

(di Massimo Alberti)

A Piacenza continuano gli interrogatori di garanzia dei carabinieri arrestati, tra reticenze, giustificazioni, e “non sapevo”. Mentre la procura cerca di capire quante siano le persone arrestate ingiustamente dal gruppo della Levante. Davanti ai magistrati i carabinieri arrestati sembrano aver dimenticato i toni arroganti e spavaldi Delle intercettazioni. A sentire i loro avvocati, alle frasi ad effetto di colui che è considerato il capo, l’appuntato Giuseppe Montella che ai pusher che ricattava diceva “sono tutti sotto la mia cappella”, sono subentrate i non so, le reticenze, per qualcuno anche le lacrime. Salvatore Cappellano, il militare che il giudice definisce “l’elemento più violento della banda di criminali”, si è avvalso della “facoltà di non rispondere”. Giacomo Falanga, il carabiniere nella foto iconica con in mano le mazzette di soldi, ha detto che si partecipava agli arresti ma non sapeva quel che c’era dietro». Che quei soldi erano una vincita al gratta e vinci. E che lo spacciatore nigeriano tumefatto in caserma era caduto da solo. Nel pomeriggio è stata la volta proprio di Montella, interrogato per 3 ore e che sembra aver scelto una linea diversa. Il suo legale ha fatto capire che ci sarebbero state le prime ammissioni, parlando di collaborazione piena e totale. “si può sbagliare per ingenuità e vanità” ha detto l’avvocato. Ora il giudice dovrà decidere sulla loro scarcerazione. I magistrati avevano ritenuto necessario il sequestro senza precedenti della caserma per evitare inquinamenti di prove – gli indagati avevano trovato le microspie e sapevano di essere controllati – e cercare documentazione sui presunti arresti illegali. Sarebbero almeno una quarantina: Persone per le quali venivano costruite prove false e pestate perché tacessero, secondo l’accusa, e che nulla c’entravano ma servivano ad aumentare il fatturato degli arresti. Nel disinteresse dei superiori che anzi, potevano vantarsi dei risultati, fino al beffardo encomio per i meriti nella lotta allo spaccio.

USA, forze paramilitari per reprimere le proteste di Portland

(di Roberto Festa)

Per Ron Wyden, senatore dell’Oregon, l’uso di forze paramilitari per reprimere le proteste di Portland fa assomigliare l’America a un regime fascista. Per l’ex direttore dell’ufficio immigrazione degli Stati Uniti, Trump sta usando gli agenti federali come proprie, personali squadracce di sgherri. Si intensificano le critiche alla decisione dell’amministrazione di usare gli agenti federali per reprimere le proteste dopo l’omicidio di George Floyd. Testimonianze diffuse parlano di uso eccessivo della forza, di gas lacrimogeni lanciati contro dimostranti, ma anche di persone prese in custodia e detenute senza che gli agenti si qualificassero. Il fatto è che Trump, alla vigilia della campagna elettorale, ha scelto apertamente la strada della legge e dell’ordine. Accusa, senza alcune prova, Joe Biden di volere de-finanziare la polizia. E usa, cosa che non si faceva più dai giorni successivi all’attacco di Pearl Harbour, usa gli agenti federali, l’FBI, quelli del Dipartimento alla sicurezza nazionale, per controllare la protesta. La decisione di mandare le truppe federali anche a Kansas City, Albuquerque e Chicago, annunciata dall’amministrazione, è probabilmente destinato a innalzare ulteriormente il livello di tensione politica e sociale.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/09 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/09 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/09/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 18/09/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-09-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 18/09/2025

    In compagnia di Niccolò Vecchia telefoniamo ad Alessio Lega per ricordare, nel giorno della sua scomparsa, Fausto Amodei, un vero simbolo della canzone politica d’autore italiana. Segue mini live in studio con il giovane jazzista Francesco Cavestri in vista del suo concerto al Blue Note di martedì prossimo. Nella seconda parte siamo in compagnia di Piergiorgio Pardo, nostro ospite fisso per la rubrica LGBT, con cui parliamo del film “I segreti di Brokeback Mountain” e alcuni eventi del weekend. Concludiamo con una telefonata a Marina Catucci da New York, per commentare l’improvvisa sospensione dello show di Jimmy Kimmel dalla rete Abc, a seguito di una frase “scomoda” su Charlie Kirk detta dal conduttore in trasmissione.

    Volume - 18-09-2025

  • PlayStop

    Il drammaturgo Christopher Adams vince il Premio Annoni sfidando gli stereotipi della mascolinità

    Venison è il testo teatrale che si è aggiudicato il Premio Annoni per la Drammaturgia LGBTQ+ 2025 nella sezione in lingua inglese. Il suo autore, il drammaturgo angloamericano Christopher Adams, porta sulla scena una storia d'amore queer fra due giovani uomini, le cui vicissitudini professionali finiscono per scatenare dinamiche di competizione e predominio, tipiche di una mascolinità stereotipata. Il testo li consegna a una specie di resa dei conti nel cuore di una foresta, vicino a un capanno da caccia. Lo abbiamo intervistato mentre, a Londra, era appena uscito da un corso di tip tap. L'intervista di Ira Rubini.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-09-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/09/2025

    Ritorna la rubrica mensile con Stefania Ferroni e Riccardo Vittorietti di @Officina del Planetario di Milano sul cielo e gli animali. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-09-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/09/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Saul Beretta sui prossimi appuntamenti di La città che sale; Fondazione Feltrinelli organizza in tre quartieri di Milano e a Pavia la due giorni "L'isola che non c'è" dedicata ai giovanissimi; il drammaturgo angloamericano Christopher Adams ha vinto il Premio Annoni per la DRammaturgia LGBTQ+ 2025 per la sezione in inglese con il testo "Venison"; la rubrica di classica e lirica di Giovanni Chiodi...

    Cult - 18-09-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/09/2025

    Stati Uniti, la politica della guerra civile. Perchè l'assassinio di Charlie Kirk è una svolta in questa guerra civile? Le identità politiche della vittima e del suo assassino. Kirk era un "political performer". Tyler Robinson appartiene al mondo dei gamer online. Benvenuti "nel nuovo mondo", ha scritto l'ospite di Pubblica Mattia Diletti, sociologo politico, studioso della politica americana, autore di «Divisi. Politica, società e conflitti nell’America del XXI secolo», pubblicato da Treccani.

    Pubblica - 18-09-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 18/09/2025

    A cura di Sara Milanese. Puntata dedicata alla guerra in corso in #Sudan e alla situazione umanitaria; con #IrenePanozzo facciamo una fotografia del conflitto sul campo e degli interessi regionali; con #ClaudiaPagani di #Emergency raccontiamo la situazione a #Khartoum.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-09-2025

  • PlayStop

    Come voleva Silvio, la separazione delle carriere è (quasi) legge

    Il Senato approva in seconda lettura la riforma della giustizia della destra. Per Meloni serve a "liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia", mentre Antonio Tajani parla di "battaglia storica fatta non per Berlusconi, che ci guarda da lassù, ma per ogni cittadino italiano". In primavera il referendum confermativo della riforma. I magistrati si preparano a mobilitarsi per il “no”. Per le opposizioni lo scopo finale della riforma è mettere la magistratura inquirente sotto il controllo politico del governo. Sul modello Trump. Ai nostri microfoni il Vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, Marcello De Chiara: “Questa riforma cambierà l'assetto costituzionale del nostro Paese di fatto introducendo un quarto potere". Lo scopo finale della riforma non è togliere potere ai PM ma metterlo sotto il controllo politico per farlo diventare strumento delle politiche del governo. Come già fa Trump negli USA. L’intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 18/09/2025

    Separazione delle carriere in approvazione in seconda lettura oggi in Parlamento, la maggioranza porta a compimento la riforma della giustizia che voleva Berlusconi e l’Anm si prepara al referendum per dire "no" come ci racconta Marcello De Chiara vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati. il 21 settembre è giornata internazionale della pace e Filomena Grasso presidente degli scout Cngei ci presenta il progetto "La pace non si scioglie" che consegnerà 21 nodi ad altrettante ambasciate. Francesco Giorgini ci racconta la giornata di sciopero generale in Francia con manifestazioni e proteste un avviso al governo che non c'è.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 18-09-2025

Adesso in diretta