Approfondimenti

I media filo russi e la propaganda M5S

Uno si aspetta che dietro la macchina della propaganda grillina ci siano raffinatissimi sistemi hi-tech, tecnologie ultra all’avanguardia, applicazioni delle più lucide analisi filosofiche relative alla rete e al mondo digitale. Se uno pensa così, poi è normale che rimanga deluso quando scopre che, nel caso del video con l’interpretazione taroccata delle parole dell’ex presidente dell’Eurogruppo, Dijsselbloem, al posto di un guru della Silicon Valley si ritrova ad avere a che fare con… Giulietto Chiesa.

Già corrispondente de L’Unità dal Cremlino ai tempi dell’Unione Sovietica, rimasto fedele alla linea e alla causa di Mosca anche dopo decenni dal crollo del regime, Chiesa è un fervente putiniano, perfettamente inserito nel sistema dell’informazione filo russa che ha buoni rapporti con la Lega e i 5 Stelle.

Ed è amico del nuovo presidente della Rai, Marcello Foa.

Oggi Chiesa spiega candidamente, in una intervista al Corriere della Sera, di essere stato lui, tramite Pandora Tv, a realizzare la libera, e manipolatoria, interpretazione delle parole di Dijsselbloem.

Quando ho visto quel video mi son detto ‘accidenti, è roba grossa, bisogna spararla’” dichiara Chiesa al Corriere. E quando gli viene fatto notare che le frasi attribuite a Dijsselbloem fossero inventate, Chiesa si difende: “Ma no, non abbiamo messo nessuna virgoletta, è chiaro che il nostro era un commento, l’implosione dell’Italia era una metafora e noi l’abbiamo interpretata”.

In che modo, hanno interpretato?  Nell’intervista alla tv Cnbc, Dijsselbloem afferma che la situazione italiana è diversa da quella greca perché i titoli di stato italiani sono detenuti in buona misura da banche e investitori italiani e questo “ha dei pro e dei contro: uno dei contro è che se ci sono problemi e l’economia implode, questo si ripercuote sull’intera economia. Il pro è che basta che l’Italia lo capisca, che i consumatori lo capiscano, e può iniziare un percorso dall’interno”. Una analisi politica, un appello al governo e ai cittadini italiani che può piacere o non piacere, come si dice. Può essere condivisa oppure può essere anche aspramente criticata.

Ma Chiesa la traduce così:

“Dijsselbloem invita apertamente i mercati a lanciare un attacco alle finanze italiane, spiegando loro anche come devono fare e cioè orchestrando un danno ai titoli italiani e facendo così salire gli interessi sul debito italiano. Non potendo usare il metodo Grecia perché lo Stato italiano ha da anni un avanzo commerciale migliore addirittura di quello francese e il Paese non dipende da finanziamenti esteri per le sue esigenze… Dijsselbloem spiega che l’unico modo è dare ordine a Draghi e alla Bce di far salire lo spread per portare al fallimento le banche italiane già riempite di titoli di Stato”.

Un totale stravolgimento.

In effetti, a ben vedere, uno doveva aspettarselo. Sarebbe stata sufficiente una osservazione attenta di quel video: a cercare di buttarla sul ridere si potrebbe fare notare che la scelta di usare una voce fuori campo che commenta le parole pronunciate in inglese da Dijsselbloem, invece che esercitarsi nella traduzione simultanea, riprende la tradizione che fu delle vecchie televisioni dell’Europa dell’Est quando invece che doppiare i film americani facevano il riassunto. È uno scherzo, e a voler continuare si potrebbe dire che esteticamente è un richiamo a quel mondo di cui alcuni hanno ancora oggi nostalgia.

Chi se ne frega, avrà pensato Giulietto Chiesa, se l’analisi politica e economica di Dijsselbloem viene tradotta in un ordine di attacco all’Italia dato ai mercati, alla Banca Centrale Europea e al suo governatore Draghi. Tanto, molti, moltissimi ci cascheranno. E questo è l’obiettivo di ogni propaganda.

E in tanti, in centinaia di migliaia, quel video lo hanno potuto vedere, soprattutto perché è stato gentilmente ripreso dai social del Movimento 5 Stelle in maniera del tutto acritica. Anzi: con una perfetta adesione politica e ideologica.

È la post verità, bellezza.

Cari grillini, Dasvidania!

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 17/11 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 17-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 17/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 17-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 17/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 17-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 17/11/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 17-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 17/11/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 17-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 17/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 17-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 17/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 17-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di lunedì 17/11 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 17-11-2025

  • PlayStop

    A COP 30 debutta la Dichiarazione per l’integrità dell’informazione Climatica

    Un nuovo impegno globale contro la disinformazione sul clima. Il giornalista ambientale Lorenzo Tecleme, intervistato da Alice Franchi, spiega perché verità e fake news giocano un ruolo cruciale nella Conferenza sul clima di Belèm.

    Clip - 17-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 17/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 17-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 17/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 17-11-2025

  • PlayStop

    Volume di lunedì 17/11/2025

    Le novità della settimana, il brano "muto" di Paul McCartney in segno di protesta contro l'AI e il nuovo disco della settimana "Compass Rosa" di Mina Tindle. Nella seconda parte, il mini speciale di Marcello Lorrai sull'artista sudanese Amira Kheir e quello di Alfredo Somoza su Bad Bunny che ha recentemente vinto 5 premi ai Latin Grammy Award. Concludiamo con il quiz sul cinema oggi dedicato a "Giovani Carini e Disoccupati" del 1994.

    Volume - 17-11-2025

  • PlayStop

    Jean Baptiste Del Amo nella notte horror di Tolosa

    Il genere horror governato con maestria, una suspense contagiosa, un ritmo sapiente che coinvolge lettori e lettrici di varia provenienza, ma non solo… “La notte devastata”, romanzo del celebre scrittore francese Jean Baptiste Del Amo, uscito da poco per Feltrinelli Gramma, si addentra nella mente e nelle fragilità di un gruppo di adolescenti di provincia, che vivono negli anni ‘90 in un sobborgo poco entusiasmante di Tolosa, e che cercano la sfida come strumento di auto autoaffermazione. Fino a esplorare una casa maledetta, un classico dell’horror, e ad assistere alla morte violenta di uno di loro. Sul sottofondo dei Nirvana e dei Metallica, Del Amo ci rivela un tempo e un luogo della Francia ancora poco esplorati dalla letteratura. Jean Paul Del Amo è stato ospite di Ira Rubini durante una delle dirette dal Castello Sforzesco di Radio Popolare a Bookcity 2025.

    Clip - 17-11-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 17/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 17-11-2025

  • PlayStop

    Eurallumina, operai in protesta sul silo a 40 metri

    In Sardegna quattro operai sono saliti per protesta su un silo a circa 40 metri di altezza, nel contesto della lunghissima vertenza che riguarda la Eurallumina di Portovesme, nel Sulcis. Cgil, Cisl e Uil di categoria sostengono l’iniziativa e spiegano che c’è stata un’assemblea ai cancelli dello stabilimento, dove è stato proclamato uno “stato di mobilitazione generale”. I sindacati chiedono lo sblocco di fondi pubblici che sarebbero necessari per far proseguire l’attività dell’azienda, controllata da una società russa e colpita dalle sanzioni legate all’invasione dell’Ucraina. Enrico Pulisci è uno dei lavoratori che si trovano a 40 metri di altezza.

    Clip - 17-11-2025

Adesso in diretta