Approfondimenti

La nostra resistenza non violenta

In Palestina il panorama dei villaggi a sud di Hebron è simile a quello lunare. Tra rocce e terreni aridi compaiono all’improvviso agglomerati di case che sembrano disabitate ma che, invece, pulsano di vita. Sono vive, nonostante l’occupazione israeliana abbia, da anni, deciso che l’area in cui sorgono, contrassegnata dal numero 918, sia destinata alle esercitazioni militari e dunque deve essere evacuata completamente. Siamo nell’area “C” della Cisgiordania, quella parte di territorio palestinese che è sotto il controllo amministrativo e militare di Israele e della DCO, District Coordination Office.

At Tawani è uno dei piccoli villaggi che sovrastano Hebron dove dal 1999, da quando Israele ha deciso di cominciare a utilizzare militarmente l’area sgomberando e abbattendo i caseggiati della zona, si sono riunite tutte le persone del circondario, da Ma’On, Carmel e Susya. Proprio lì un gruppo di pastori ha deciso di non mollare e di fare contro l’esercito israeliano un’opposizione non violenta.

I palestinesi di At Tawani ogni giorno subiscono soprusi di ogni genere: le demolizioni, le sassate, gli animali trucidati e le poche terre coltivate che vengono incendiate. Ma a tutto questo non rispondono mai con la violenza. Hafez è il coordinatore del comitato per la resistenza pacifica ed è venuto fino a Milano per raccontare.

“Siamo stati spinti a fare un certo tipo di resistenza cioè una resistenza non violenta, una resistenza pacifica”, ha spiegato Hafez. “Abbiamo deciso di andare oltre gli abusi e le ingiustizie e di rispondere in maniera superiore, puntando solo sui nostri diritti, sulla comunicazione, per quanto possibile. Noi crediamo che questo sia l’unico modo effettivo per combattere e avere qualche chance di ottenere qualcosa. Senza dare agli occupanti la scusa per commettere ancora più ingiustizie e per usare ancora più violenza contro di noi”.

Certamente questo comportamento non ferma i coloni, tanto che spesso ai bambini viene impedito di andare a scuola, perché vengono presi a sassate e infatti da alcuni anni i soldati israeliani scortano i ragazzini a scuola con una navetta, ma spesso il pulmino non arriva oppure i soldati non fermano gli aggressori.

“Noi siamo organizzati per non rispondere mai e poi mai in maniera violenta – ha raccontato ancora Hafez – ma loro comunque rispondono in maniera violenta. Ci provocano colpendo la nostra umanità proprio per scatenare la nostra reazione aggressiva, però non ci cadiamo, anche se è molto difficile. Ma non dobbiamo dargli alibi per portare a termine il loro piano. Se reaggissimo in qualche modo, come la storia di tutti i giorni insegna, basterebbe poco per essere fucilati o essere uccisi. Con il tempo siamo diventati bravi”.

L’atteggiamento pacifico dei palestinesi delle colline di Hebron, infatti, è diventato un modello per tutta la Palestina e in particolare è diventato un esempio di forza. La prima a dare l’esempio è stata proprio la madre di Hafez che un giorno venne picchiata da alcuni soldati e tornando a casa ferita trovò la forza di bloccare il figlio intenzionato a reagire per difenderla e di inculcargli che, in questa situazione, bisogna lavorare per i propri diritti, non per soddisfare una fugace e vana sete di giustizia.

Ma la vita quotidiana resta molto difficile da sopportare, perché le provocazioni e le umiliazioni sono costanti. Come racconta anche Nasser, un giovane che vive a Susya, un altro villaggio vicino At Tawani. “E’ dura. Per esempio, se io voglio andare dal mio villaggio a un altro loro mi bloccano nei check point e possono tenermi lì una ventina di minuti così come delle ore, senza motivo. Lo fanno solo per sfiancarci, per costringerci a non lavorare, a non vivere e ad andare via, alla fine”.

La comunità di At Tawani è coesa e non è intenzionata a mollare e fortunatamente non è sola. L’associazione israeliana B’tselem supporta i cittadini aiutandoli nella gestione delle ricostruzioni, ogni volta che Israele demolisce, mentre l’associazione italiana Colomba aiuta per tutto il resto.

Nonostante le difficoltà, il movimento di resistenza non violenta ha permesso ad At Tawani e ai palestinesi che vivono in tutta l’area di ottenere importanti risultati. Il piano di Israele di evacuare la zona resta, ma intanto sono riusciti ad avere l’energia elettrica, una scuola e una cisterna per l’acqua potabile. Poche cose per noi, una grande risorsa per chi combatte per ogni più piccolo diritto sempre col sorriso sulle labbra.

  • Autore articolo
    Bianca Senatore
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 07/11 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 07-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 07/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 07-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 07/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 07-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 07/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 07-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 07/11/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 07-11-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 07/11/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 07-11-2025

  • PlayStop

    Manovra, Sabbadini: "La priorità doveva essere per i più fragili"

    Istat, Bankitalia, Corte dei Conti: bordate sulla manovra che aumenta le disuguaglianze e non fa nulla per ceto medio e poveri. Al microfono di Mattia Guastafierro, ospite del programma "L'Orizzonte", Linda Laura Sabbadini – statistica e studiosa dei cambiamenti sociali, già direttrice dell'Istat – commenta: "La priorità doveva essere per i più fragili".

    Clip - 07-11-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 07/11/2025

    Gli sportelli per il diritto alla salute; il personale medico della struttura complessa di Endoscopia digestiva autorizzato a operare in una struttura privata non accreditata; adolescenti e disagio; Gaza, oggi abbiamo il racconto di un medico.

    37 e 2 - 07-11-2025

  • PlayStop

    GRETA NICOLINI - IN RIVOLTA. MANIFESTO DEI CORPI LIBERI (libro collettivo di WeWorld)

    GRETA NICOLINI - IN RIVOLTA. MANIFESTO DEI CORPI LIBERI (libro collettivo di WeWorld) - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 07-11-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 07/11/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 07-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 07/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 07-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 07/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 07-11-2025

Adesso in diretta