Approfondimenti

Foodora e gli altri: ecco i lavoratori invisibili

In giro non se ne vedono più tante di felpe rosa che sfrecciano in bicicletta, perché i lavoratori di Foodora sono ancora in agitazione e forse non si aspettavano che la loro protesta facesse tanto scalpore. Il caso, invece, ha iniziato a far discutere, perché finalmente si è affrontato un aspetto cruciale della sharing economy, cioè quello che pesa sulle spalle dei lavoratori.

“Le aziende esternalizzano i servizi e provano a evitare le tutele del lavoro salariale ma non è una novità – racconta Guido Smorto, docente di Economia comparata all’Università di Palermo – Per Foodora c’è un collaboratore che non è un professionista e che mette a disposizione anche il mezzo, cioè la bici, ma ci sono i casi di Uber in cui usi la tua macchina o AirBnb per cui sfrutti la tua stessa casa. Per tutte queste situazioni, comunque, si tratta di lavoratori dispersi tra loro che hanno un alto tasso di invisibilità”.

Per il professor Smorto l’importanza della protesta dei collaboratori di Foodora sta proprio nel tentativo di far emergere i lavoratori come soggetti esistenti ma non è il caso più eclatante di dipendenti più invisibili. “Quelli di Amazon Mechanical Turk -spiega Guido Smorto – sono dei lavoratori veramente ignorati, perché svolgono dei compiti che la gente mediamente pensa facciano i computer, come ad esempio il riconoscimento facciale o l’analisi delle frasi per capire se siano ironiche oppure offensive. Questi lavoratori ci sono, esistono anche se sono dispersi ciascuno dietro un computer per conto suo”.

Ecco, quindi, che la protesta di Foodora ha riacceso i riflettori su una situazione molto diffusa e infatti, l’altro elemento che è stato sottolineato è l’assurdità della retorica del lavoro flessibile. “Un’opportunità per chi ama andare in bici, guadagnando anche un piccolo stipendio” hanno detto gli amministratori italiani, e suona quasi come una presa in giro. “E’ un modo per distanziare il soggetto dal mondo del lavoro mentre l’azienda si scrolla di dosso gli aspetti giuridici – ha spiegato ancora Smorto. – Purtroppo questa protesta di Foodora in Italia è solo un primo step e prima ancora che per la rivendicazione dei diritti e del salario, si lotta per emergere, come dicevo prima, come soggetti esistenti. E la reazione dell’azienda è stata tipica: delle persone fanno una protesta e di conseguenza vengono disattivate dal gruppo. E’ fin troppo chiaro e trasparente il passaggio tra azione e reazione”.

In generale, però, ci sono dei meccanismi molto più subdoli. Per esempio, la flessibilità in questi tipi di aziende è vera fino a un certo punto, perché nel momento in cui il sistema di remunerazione o l’ordine di chiamata avvenga in base alla mia disponibilità limita la mia libertà di dire di no. “C’è un algoritmo che regola il lavoro e funziona così, in base a quanto tempo tu decidi di voler impiegare. Nel caso di Uber, per esempio, se non avevi un certo punteggio venivi automaticamente eliminato, poi in seguito alle proteste il calcolo è stato modificato”.

Questa protesta di Foodora è stata importante anche perché ha ridato ai consumatori il potere di decidere di un’azienda, anche se questa cosa è vera solo in parte. “Non è proprio scontato che per la tutela dei lavoratori i consumatori rinuncino alla convenienza e infatti è stato dimostrato che la Corporate social responsabily non è sempre parte della scelta dei consumatori”.

  • Autore articolo
    Bianca Senatore
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 24/11 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 24/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 24/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 24/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 24/11/2025 - ore 17:36

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 24/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 24-11-2025

  • PlayStop

    Volume di lunedì 24/11/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 24-11-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 24/11/2025 - ore 15:01

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-11-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 24/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 24-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 24/11/2025

    Considera l'armadillo di lunedì 24 novembre 2025. Ospiti Danilo Baratti e Patrizia Candolfi, curatori e traduttori di Rosa Luxemburg, Un ardente desiderio di primavera. Erbe, animali e cielu nelle lettere dal carcere. Edizioni Casagrande, ma anche di @Oipa e la nave con 3000 bovini al largo della Turchia, di @The Jane Goodall Institute Italia e la commemorazione a Roma e di Ornella Vanoni e gli animali. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 24-11-2025

  • PlayStop

    Cult di lunedì 24/11/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Maurizio Porro ricorda Ornella Vanoni, di cui è stato intimo amico, e racconta aspetti della sua carriera spesso poco noti; Barbara Sorrentini in diretta dal Torino Film Festival 2025; Cristina Crippa, cointerprete e coregista di "Venivamo tutte dal mare", nuova produzione del Teatro Elfo Puccini; a Cuneo, al Complesso Monumentale di S. Francesco, la mostra "La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione"; la rubrica GIalloCrovi a cura di Luca Crovi...

    Cult - 24-11-2025

  • PlayStop

    Pubblica di lunedì 24/11/2025

    Voglia di Quirinale. Voglia di Palazzo Chigi. Voglia di Montecitorio e Palazzo Madama. L'attacco di Meloni a Mattarella si chiama «verticale del potere»: dall'alto al basso siamo tutti «fratelli d'Italia». Il premierato è utile, ma non è necessario per il progetto meloniano. Può essere sufficiente una «buona» legge elettorale che assicuri una maggioranza solida alla destra nelle elezioni del 2027 e spiani così la destra per un’ascesa al Quirinale di Meloni nel 2029. Pubblica ha ospitato la costituzionalista Alessandra Algostino e lo scienziato della politica Piero Ignazi.

    Pubblica - 24-11-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di lunedì 24/11/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 24-11-2025

  • PlayStop

    TONIA MASTROBUONI - LA PESTE

    TONIA MASTROBUONI - LA PESTE - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 24-11-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di lunedì 24/11/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 24-11-2025

Adesso in diretta