Approfondimenti

La manovra del governo in deficit, l’ultimo decreto migranti a rischio incostituzionalità e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 30 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Nella “nota di aggiornamento al documento di economia e finanza” il governo annuncia un nuovo deficit di 23,5 milarti in tre anni; l’ultimo decreto-migranti finisce davanti al tribunale di Catania; un anno fa la dichiarazione di annessione di alcune regioni ucraine da parte della Russia; 5 milioni e mezzo di slovacchi al voto per rinnovare il parlamento.

Una manovra economica all’insegna del profondo decifit

(di Andrea di Stefano)

23,5 miliardi di deficit aggiuntivo in tre anni, il numero sostanziale della prima vera manovra economica del governo Meloni emerge nella relazione che accompagna la Nadef, depositata al Parlamento. Le parole scelte dal ministro dell’economia e delle finanze sono significative: “La situazione economica e di finanza pubblica è più delicata di quanto prefigurata in primavera – ha scritto Giancarlo Giorgetti – in una situazione in cui la finanza pubblica è gravata dagli oneri di incentivi edilizi, dal rialzo dei tassi di interesse e dal rallentamento del ciclo economico internazionale è necessario fare scelte difficili”. Ma la difficoltà per il governo è principalmente quella di rispettare alcune promesse fatte agli elettori perché negli interventi delineati non si vede traccia di alcuna misura che possa intervenire in modo strutturale né sulla dinamica industriale né sulla contrazione dei consumi delle famiglie. Quasi metà del deficit aggiuntivo è prodotto dal taglio del cuneo fiscale e dalla flat tax per le partite Iva. Il resto del deficit servirà per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, in primis la sanità, e per il prossimo bonus famiglie. Si avviano a una progressiva cancellazione invece le misure per il caro energia, un altro azzardo del governo che potrebbe provocare un effetto recessivo nel 2024 qualora sparisse la misura di riduzione dell’Iva sul gas dal 22 all’attuale 5% e i prezzi dovessero rimanere ancora alti.

Migranti: decreto del governo a rischio incostituzionalità

Il Viminale impugnerà la decisione del tribunale di Catania, che ha accolto il ricorso di un migrante, sbarcato il 20 settembre a Lampedusa e portato nel cpr di Pozzallo, definendo il decreto del governo “illegittimo in più parti”. I giudici hanno visto nel provvedimento governativo violazioni alla legislazione internazionale e anche all’articolo 10 della costituzione, quello relativo al diritto d’asilo per gli stranieri a cui nei paesi d’origine non sono garantiti i diritti democratici. Nel caso specifico i giudici contestano la nuova procedura del trattenimento e della cauzione di 5mila euro da pagare per non essere trattenuti nei centri di detenzione. Sentiamo Riccardo Campochiaro, uno degli avvocati che ha presentato il ricorso…

Mentre il governo porta avanti la sua crociata contro i migranti, continuano gli sbarchi e i salvataggi in mare. Open Arms nel pomeriggio ha salvato 178 persone, su tre barche differenti, che rischiavano il naufragio. Ora la nave della Ong si dirige a Genova, porto assegnato, che dista almeno quattro giorni di navigazione. Un’altyra Ong, la Sea Watch, ha invece denunciato ocn un video che la cosiddetta guardia costiera libica avrebbe speronato un gommone carico di migranti per costringerlo a tornare in Libia. La stessa Ong ha risposto anche all’accusa di ricevere soldi dal governo tedesco. Sentiamo Giorgia Linardi, di Sea watch…

Putin istituisce la “Festa della riunificazione”, mentre Zelensky serra l’alleanza con gli Usa

Un anno fa Mosca annetteva 4 regioni ucraine alla Russia. Oggi Vladimir Putin si è congratulato con i cittadini che lo hanno reso possibile “Con il loro voto hanno permesso la riunificazione alla madrepatria delle regioni del Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson”, ha detto Putin, annunciando l’istituzione di una festa nazionale: la festa della riunificazione, appunto. Oggi poi il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha parlato di annettere nuove regioni alla Russia. 

“Non ci sono nuovi territori della Russia, esiste solo il territorio dell’Ucraina, compresa la Crimea” ha risposto su Telegram il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak. L’alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell, in visita a Odessa per riaffermare il sostegno a Kiev, ha detto che l’Unione Europea “sosterrà  l’Ucraina nella sua lotta per ripristinare l’integrità territoriale”.

Intanto il consigliere presidenziale ucraino Andry Yerma, ha annunciato la firma di un accordo tra Zelensky e il presidente Usa Joe Biden per una cooperazione tra i due Paesi per la produzione di sistemi di difesa aerea in Ucraina. Un tema di cui i due presidenti avrebbero discusso durante l’ultima visita di Zelensky a Washington. 

Slovacchia alle urne: soffia il vento sovranista

Si vota ancora fino alle 22 in Slovacchia,  dove 5,4 milioni di abitanti sono chiamati a votare per eleggere il nuovo parlamento. Un chiaro favorito non c’è, ma la maggior parte dei sondaggi prevede una vittoria del partito socialdemocratico Smer di Robert Fico, l’ex premier con simpatie sovraniste e putiniane che ha intenzione di interrompere l’invio di armi all’Ucraina. Nonostante la Slovacchia sia un piccolo paese, Bruxelles e la Nato guardano con attenzione le elezioni di oggi, perché la vittoria di Fico potrebbe portare un paese membro di Ue e Nato ad avvicinarsi a Mosca.

Fico è già stato premier nel Paese, dal 2006 al 2010 e dal 2012 al 2018. Sembrava uscito di scena dopo che nel 2018 si era dimesso dopo l’assassinio del giornalista Ján Kuciak e in seguito alle accuse sempre più pressanti per l’ascesa degli oligarchi nel paese. Ora, invece, ci riprova e – pare – con successo.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 27/12 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 27/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 27/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 27/12/2025

    A cura di Roberto Maggioni, Alessandro Braga, Luca Parena e Chiara Manetti. M7 è il settimanale di Metroregione, una trasmissione per raccontare Milano e tutto quello che le sta attorno. In ogni puntata un tema affrontato a più voci. M7 è in onda tutti i sabati dalle 10.35 alle 11. Per comunicare con la redazione, per segnalazioni o spunti: metroregione@radiopopolare.it

    M7 – il settimanale di Metroregione - 27-12-2025

  • PlayStop

    Detto tra noi di sabato 27/12/2025

    Conversazioni con la direttrice. Microfono aperto con Lorenza Ghidini.

    Detto tra noi - 27-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 27/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 27-12-2025

  • PlayStop

    Gli accampamenti alla Columbia University contro i fondi per Israele in un documentario

    Kei Pritsker, regista con Michael T Workman del documentario “The Encampments”, racconta ai microfoni di Radio Popolare i retroscena della protesta studentesca pro Palestina alla Columbia University. “Gli studenti della Columbia protestano da anni per la Palestina e per ottenere che l’università dismetta gli investimenti in Israele – spiega Pritsker. L’università ha un ingente fondo di dotazione che investe in ogni sorta di attività, molte delle quali riguardano aziende produttrici di armi, aziende manifatturiere che realizzano armamenti, motori per elicotteri, bulldozer e ogni tipo di attrezzatura utilizzata in queste operazioni”. “The Encampments” fa parlare i ragazzi e le ragazze di questo movimento studentesco che dall’aprile del 2024 ha montato le tende nel giardino del Campus per chiedere trasparenza, il ritiro del denaro dagli investimenti israeliani e l’amnistia per gli studenti puniti per le proteste. “Chiunque creda ancora a questa narrativa sull’antisemitismo nel movimento per la Palestina dovrebbe semplicemente guardare il film – assicura Kei Pritsker”. Al momento “The Encampments” ha una distribuzione indipendente che lo diffonde nei cinema più coraggiosi. L'intervista di Barbara Sorrentini per la trasmissione Chassis.

    Clip - 27-12-2025

  • PlayStop

    Manovre pericolose

    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede, purtroppo, in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

    Clip - 27-12-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 26/12/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 26-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 26/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-12-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 26/12/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 26-12-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 26/12/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 26-12-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 26/12/2025 delle 19:48

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 26-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 26/12/2025 - ore 17:34

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2025

Adesso in diretta